GameStorm

Recensione di Ride 4

Titolo: Ride 4
Genere: Racing
Piattaforma: Xbox One
Sviluppatore: Milestone
Publisher: Milestone
Data di pubblicazione: 8-10-2020

Al mondo ci sono sostanzialmente due tipologie di persone che guidano una moto: coloro che la usano come mezzo di trasporto, e i motociclisti. Non è difficile distinguerli: mentre i primi si limitano a descrivere il loro viaggio con frasi del tipo “oggi sono andato a lavoro in moto”, un membro appartenente alla seconda categoria si esprimerà invece elencandovi quante curve a destra e quante a sinistra ha affrontato lungo il suo tragitto, vi racconterà di come avrà perso l’aderenza della ruota posteriore durante quella determinata staccata, così come non mancherà di imitare l’urlo del motore nel momento in cui ha eseguito quel determinato sorpasso, anche se alla fine di tutto ciò continuerete a chiedervi quale fosse la meta della scorribanda appena raccontata.

Ed è proprio a quest’ultima categoria di persone che è particolarmente dedicato Ride 4, ennesima espressione della passione motoristica del team milanese di Milestone, capace di far la felicità degli appassionati delle moto, ma anche di intrattenere ci si avvicina per la prima volta a questo mondo.

Modello di guida scalabile

Si comincia, al solito, con la selezione delle fattezze del pilota tra i profili disponibili, quindi dovrete scegliere lo stile di guida che vi accompagnerà abilitando talune particolari animazioni del vostro pilota, quindi verrete gettati nella mischia per un primo test atto a identificare il mix di aiuti alla guida più adatto a voi.

Non mancherà, ovviamente, la scalabilità del modello di guida a cui ci ha abituato la serie Ride (così come la “cugina” MotoGP), tra cui TCS, ABS, il tasto rewind, cambio automatico, la gestione del peso del pilota, la traiettoria ideale e così via, che potrete customizzare successivamente sulla base delle vostre necessità. Il risultato è, al solito, un titolo capace di plasmarsi ad ogni esigenza, a partire dal neofito che si avvicina per semplice curiosità al mondo delle due ruote così come a chi è appena sceso dalla propria 1098 e, in letterale crisi di astinenza, vuole continuare a girovagare ai comandi virtuali della rappresentazione 3D della propria moto.

Verrete quindi accolti dal menu, che vi permetterà di scegliere tra le gare in singolo, il multiplayer e la carriera.

Modalità principale

La carriera è sicuramente il cuore pulsante di Ride 4: si parte scegliendo quale tra le tre leghe regionali affrontare (forse chiamarle continentali sarebbe stato più corretto) tra quella europea, americana e asiatica. Ciascuna di esse vi metterà alla prova con qualche test per ottenere la patente, per poi lasciarvi sfogare a vostro piacimento tra gli eventi previsti divisi in tipologie di gare come sfide sorpasso, track day, prova circuito, gare classiche, campionati a punti e time attack. In ogni caso il livello di sfida si rivela quanto meno impegnativo e dovrete sudare le canoniche sette camicie già solo per ottenere il pass (la patente) per le gare successive, costringendovi più e più volte a ricominciare quel maledetto time attack e quella snervante attesa del caricamento della schermata di selezione.

Procedendo a suon di piazzamenti avrete modo di accumulare punti ed esperienza, permettendovi quindi di potenziare la vostra moto attuale, piuttosto che decidere di acquistarne una più performante per gareggiare ad armi pari nelle categorie superiori.

Una volta completata la lega regionale potrete quindi accedere a quella mondiale, per poi coronare la vostra carriera accedendo alle leghe finali: Superbike ed Endurance.

Completa il quadro una serie di eventi monomarca, che attiverete semplicemente incrementando l’affinità con taluni costruttori continuando a gareggiare con uno dei loro prodotti.

La struttura della carriera si rivela essere standard senza acuti di sorta, ma riesce nell’intento di coinvolgere, anche se alla lunga potrebbe trasudare la sensazione di monotonia.

In alternativa…

Scegliendo invece le gare veloci avrete modo di selezionare tracciato, modello di moto, numero ed aggressività degli altri piloti, condizioni meteo, ora del giorno e quanto altro per permettervi di consumare le gomme della vostra moto preferita. Allo stesso modo il multiplayer fa capolino con le sue opzioni che vi consentiranno di sfidare i vostri amici su server dedicati, così come la modalità Race Director in cui vi potrete districare nei panni di direttore di gara.

Tra le righe del precedente paragrafo gli appassionati della serie avranno notato le novità importanti introdotte da questo quarto episodio, ovvero l’alternanza del giorno e della notte, il meteo dinamico, il consumo degli pneumatici e del carburante, il tutto per supportare appieno le gare di Endurance dove diventa protagonista la strategia dei box.

Ciascuna di queste novità è piuttosto ben ricreata, a partire dall’effetto bagnato e dai riflessi delle moto visibili sull’asfalto, senza dimenticare di come cambia il gameplay costringendovi a calibrare con il velluto i grilletti di acceleratore e freno per evitare di ruzzolare nelle vie di fuga. Anche il ciclo giorno/notte è editabile a vostro piacimento per quanto riguarda l’orario di partenza, ma soprattutto il ritmo con cui evolverà al fine di riuscirne ad apprezzarne l’evoluzione anche in gare dalla lunghezza non proibitiva.

Maratone motoristiche

Un ultimo commento sulle gare di Endurance, le quali vi vedranno inizialmente schierati da un lato della pista con le moto dall’altra parte del nastro asfaltato, pronti a correre in sella proprio come imposto dal regolamento, per poi impegnarvi per un minimo di 20 minuti fino a 24 ore, introducendo anche la strategia dei pit stop.

Il gameplay conferma quanto di buono già ampiamente apprezzato nei vari prequel, con gli affinamenti del caso che migliorano un modello sempre più convincente, che privato degli aiuti alla guida mostra quanto sia votato al realismo.

Anche l’AI fa il suo lavoro grazie all’implementazione di ANNA, il sistema a reti neurali sviluppato da Milestone per i suoi titoli racing che a fronte delle 16 milioni di ore di autoapprendimento non mancherà di darvi del vero e proprio filo da torcere, esibendosi peraltro anche in errori e tentennamenti tipicamente umani, ma anche di tanto in tanto cadute incomprensibili. Ma ai livelli superiori di difficoltà apprezzerete l’assenza dei tipici trenini che ci hanno accompagnato per troppe generazioni di racing games.

Luci e ombre

Tecnicamente il gioco è assimilabile alle montagne russe, caratterizzato dalla bellezza estrema delle motociclette ricostruite con laserscan, mentre le ambientazioni denunciano una certa povertà di poligoni, rivelandosi particolarmente spogli e statici. A lasciare l’amaro in bocca sono soprattutto alcune textures sgranate, così come le pixellose immagini riflesse negli specchietti e le animazioni dei piloti che di tanto in tanto si esibiscono in manifestazioni non troppo convincenti, specialmente nelle cadute.

Il sonoro fa il suo ottimo lavoro grazie alla rappresentazione del nitrito meccanico dei cavalli del motore, anche se i rumori ambientali si rivelano pressoché assenti.

Concludiamo con i contenuti, in contrazione rispetto al prequel, con poco meno di 180 moto disponibili al lancio (ma che verranno estese fino a 240 tramite DLC) con numerosi tagli delle categorie più piccole, specie le due tempi, ma anche defezioni di vere e proprie pietre miliari della storia motociclistica mondiale, mentre i tracciati sono ora 31, dislocati tra 16 locations collocate in giro per il mondo.

L’editor, infine, fa il suo lavoro nel consentirvi di personalizzare la livrea di moto, tuta e casco, così come di condividerle con la comunità.

In conclusione

Ride 4 riprende il cammino tracciato dai prequel aggiungendo l’alternanza del giorno e della notte, il meteo dinamico, il consumo di carburante e pneumatici, il tutto ideato per supportare la vera novità, ovvero le gare di Endurance.
La carriera è piuttosto ben congeniata, rivelandosi articolata e complessa, anche se alla lunga potrebbe rivelarsi monotono.
Graficamente il gioco non eccelle, con splendidi modelli poligonali delle moto alternati a scenari piuttosto spogli e poveri di dettagli.

Pregi

  • Novità importanti a supporto delle gare Endurance
  • Trasuda di passione per il mondo delle 2 ruote

Difetti

  • Graficamente migliorabile
  • A lungo potrebbe portare a monotonia

La recensione di Ride 4 è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 25-10-2020

Commenti sulla recensione (0)

Ultimi commenti degli utenti

lascia un tuo commento


Scrivi un commento

Commenti
Messaggio non inserito o troppo corto.
 
 

×

Ride 4

  • Immagine della copertina del gioco Ride 4 per Xbox One

Per effettuare questa azione occorre essere registrati.

×

Valutazione del gioco 8

L'ultimo voto è stato 8 dato da ozzo

Valutazione personale N/D

Dai la tua valutazione a Ride 4
 

Elenco degli utenti collegati in questo momento su gamestorm

×