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Recensione di Hunting Simulator 2

Titolo: Hunting Simulator 2
Genere: Simulazione/FPS
Piattaforma: Xbox One
Sviluppatore: Neopica
Publisher: Bigben Interactive
Data di uscita: 25 giugno 2020

Preparate le birrette, si parte

L’immagine che abbiamo noi della caccia è quella vista nei numerosi film americani, ove un manipolo di improbabili cacciatori si cimenta in battute venatorie con il classico frigo box pieno di birre. Ci saranno anch’esse nella nuova fatica di Neopica? Scopriamolo…

Un beagle, un bracco tedesco e un labrador

Tre fedeli compagni dell’uomo non avrebbero mai potuto mancare, senza di loro saremmo perduti. Le tracce risulterebbero impossibili da scorgere e cosi il doverle seguire. In un titolo che ovviamente è privo di trama, è il nostro fido amico peloso che ci prenderà per la zampa e ci accompagnerà a inseguire i vari animali da cacciare per monti e valli. Un riassunto veloce della simulazione ci vede alle prese con animali da cacciare per trofeo o vendita e la costante ricerca di avere nuove licenze di caccia, ottiche migliori e fucili più indicati per le differenti bestie da braccare. Non c’è molto altro da dire e le motivazioni per prolungare l’arte venatoria digitale potranno essere solo auto indotte, magari stuzzicando la nostra curiosità in merito o il piacere di fare una scampagnata per i boschi con il nostro affezionato cane, rinsaldando al contempo il legame tra noi e lui. La partenza è dal più classico dei capanni per cacciatori ove avremo il nostro battesimo del fuoco e relativa introduzione riguardante le dinamiche di quest’avventura lenta. Fatto ciò ci sposteremo nella nostra casa, l’hub vero e proprio di Hunting Simulator 2 dal quale potremo spostarci tra i trofei, una libreria che funge da Wikipedia per la caccia, agli acquisti dei materiali o, ancora, al poligono per testare il feedback delle diverse armi e, cosa più importante alla partenza della battuta di caccia.

Adagio, con calma

Fregiandosi della parola “simulatore”, il titolo, già in partenza ha evitato di indulgere con il dinamismo e la velocità. Il compassato approccio al genere non poteva che essere più rilassato di così: il braccare gli animali e seguirne le invisibili tracce non concede molte variazioni al tema; la maggior parte del tempo lo trascorreremo in cammino o acquattati o a carponi per evitare di far fuggire la bestia che stiamo cacciando. Ci saremo solo noi, il nostro cane e la caccia per un’esperienza che, grazie al cielo è forse meno simulativa del previsto con concessioni arcade circa il realismo e alcuni frangenti balistici; semplificando le hit box delle creature con abbondante dose di approssimazione. E’ però più una sensazione, la nostra, che avvicina il prodotto agli FPS…giusto per abbandonarlo in un secondo tempo quando torniamo a macinare chilometri a passo d’uomo o chinati per non allertare gli animali seguiti. Lo diciamo subito, il gioco è immersivo e i cacciatori digitali ne andranno fieri ma, come detto, lontano dagli stili di combattimento a cui siamo abituati; dinamiche calme agevoleranno il sonno e porteranno l’abbandono di Hunting Simulator 2 proprio per la poca pazienza che contraddistingue noi gamer assetati di adrenalina. Scelte tecniche potranno influire sull’esito delle caccie alla selvaggina, come la scelta dell’arma in primis: se per risparmiare ci teniamo quella di default, sarà parecchio ostico abbattere un cervo poiché a medie lunghe distanze disperde un po’. Accenniamo al default perché il titolo è punitivo “finanziariamente”: ci sono tantissime licenze per le quali sprecare denaro o armi o equipaggiamento; la scelta sbagliata rischia di lasciarci in braghe di tela.

Rimettiamoci i pantaloni e facciamo attenzione a cosa calpestiamo

Come dicevamo si va a caccia di tracce che il nostro compagno scorgerà molto prima di noi; ricordiamoci di apprezzarne la fatica, coccolandolo. Ci si può orientare magari aprendo la mappa e piazzando segnalini come un puntaspilli, ma a che pro? In fondo, stiamo praticando uno sport che fa della pazienza uno dei propri cavalli di battaglia per cui impariamo a perderci e a lasciare che il cane da caccia faccia il lavoro sporco. Noi passiamo il tempo a fingerci interessati e a bearci dell’ambientazione fornitaci dagli sviluppatori; certo, siamo lontani dalle vette della tripla A, però finche’ la pazienza ce lo concede è bello andare per boschi, tirare qualche colpo e immergersi nella natura facendo sempre attenzione a cacciare prede delle quali abbiamo licenza. Le aree sono liberamente esplorabili e per gli appassionati ci sarà modo di provare i numerosi fucili a disposizione, con relativo feedback di utilizzo, anche a seconda dei proiettili in uso. Ci si potrà sbizzarrire con i vari richiami e altri ammennicoli utili ai cacciatori, per aggiungere un ulteriore grado di realismo al gioco. Una volta stanchi di andar per valli e monti potremo tornare a casa, una bella baita, e vendere il frutto del nostro sparare o tenerlo in bella mostra come trofeo. Non tutti gli animali saranno facili da trovare e abbattere, anzi, soprattutto durante le prime ore ci si innervosirà non poco perché la preda adocchiata ci ha sentito ed è fuggita a gambe levate. Musichette soft e in tema, schiamazzi animaleschi compresi completano e arricchiscono il titolo che riguardo l’aspetto tecnico, come detto, non è da AAA ma non dispiace nel suo insieme.

Polveri bagnate

Il titolo meriterebbe i voti dati da appassionati di simulazioni e/o cacciatori da mediare con quelli forniti da tutti i gamer. E’ difficile da inquadrare, la dinamica compassata non aiuta molto a far decollare un gioco che già in partenza, dal nome, dal contenuto fa fatica a ritagliarsi spazio sotto il sole. Pur tentando di mantenere un’ottica imparziale è stato difficile apprezzare (appieno) Hunting Simulator 2: buona la realizzazione, piacevole la scampagnata tra i boschi e laghi ma la mancanza di stimoli che una storia avesse potuto fornire ha quantomeno ridotto il nostro approccio al titolo che per molto tempo ci ha visti combattere tra i costi delle licenze (con penalizzazioni varie, qualora avessimo sbagliato preda) e armi. Manca quel quid in più che avrebbe potuto far fare il salto di qualità a questa simulazione di caccia; resta troppo nell’ombra della nicchia.

Pro

  • Tecnicamente buono
  • Immersivo e quasi rilassante
  • Adatto agli appassionati…

Contro

  • …i non appassionati ne staranno alla larga
  • Molto lento, simulazione da nicchia

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6,5

La recensione di Hunting Simulator 2 è stata scritta e curata da FranX per GameStorm.it, pubblicata il 19-07-2020

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