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Recensione di Ary and the Secret of Seasons

Titolo: Ary and the Secret of Seasons
Genere: Action-Adventure in terza persona
Piattaforma: PlayStation 4 / Xbox One (Testato) / PC / Switch
Sviluppatore: eXiin, Fishing Cactus
Produttore: Modus Games, Maximum Games
Data di uscita: 1 settembre 2020

Dal produttore di Degrees of Separations.

Ary and the Secret of Seasons non è il primo titolo prodotto da Modus Games che, negli ultimi tempi, abbiamo avuto il piacere di analizzare su queste pagine. Chi, tra i lettori, segue assiduamente Gamestorm sa che, nel corso del 2019, siamo riusciti a mettere mano a Degrees of Separations, un ottimo platform 2D che ruotava quasi interamente intorno alla possibilità di controllare due protagonisti (tanto in giocatore singolo quanto in modalità cooperativa), ciascuno in grado di canalizzare, rispettivamente, il potere dell’estate e dell’inverno per risolvere diversi enigmi ambientali e proseguire attraverso il mondo di gioco.

Ebbene, quest’anno Modus Games pone sul nostro banco di prova Ary and the Secret of Seasons, un titolo action-adventure in terza persona sviluppato da eXiin e Fishing Cactus che sembra pescare a piene mani dal concept già esplorato in Degrees of Separations (l’uso di particolari poteri, volto alla manipolazione del clima), applicandolo però ad una struttura di gioco quasi agli antipodi. Il titolo abbandona i ristretti spazi in 2D e si tuffa in un vasto mondo aperto, con tutti gli elementi tipici del genere. Prima di procedere all’analisi del titolo, è necessaria una premessa di fondo estremamente doverosa: il target demografico di Ary and the Secret of Seasons consiste, principalmente, di giovanissimi in prima infanzia.

Forze della natura, a noi!

E proprio questo aspetto del titolo è il primo a palesarsi senza troppi problemi, fin dai primissimi momenti della trama principale. Quest’ultima ci vedrà vestire i panni di Aryelle, una giovane ragazza di Yule il cui fratello è scomparso mentre si avventurava nel mondo di Valdi, un tempo ritenuto pacifico. Figlia di Gwenn, Guardiano dell’Inverno, nello svolgere alcune commissioni Ary finisce per assistere ad un evento che ha del misterioso: la caduta di alcuni cristalli rossi dal cielo scatena un putiferio, cambiando il clima di Yule dal frigido inverno alla rigogliosa primavera.

Nel tentativo di scoprire come porre rimedio a tutto ciò, Aryelle indossa le vesti del fratello scomparsi, si taglia i capelli e si impadronisce della Sfera dell’Inverno, potendo così invocare la stagione fredda in piccole aree. Dopo aver avuto notizia della caduta degli altri tre Guardiani delle Stagioni, ai quali è stata sottratta la rispettiva Sfera, Aryelle attraverserà l’intero mondo di Valdi per unirsi ai Guardiani delle Stagioni, trovare il fratello scomparso e, infine, salvare il mondo.

Prevedibilmente, la trama di Ary and the Secret of Seasons è raccontata con toni leggeri e con poca gravitas, evitando di trattare tematiche eccessivamente complesse o argomenti crudi: si tratta, pur sempre, di un titolo destinato al pubblico più giovane possibile. La trama fa ciò che deve, raccontando una storia piuttosto semplice da seguire e facendo da sfondo per il gameplay, forse la parte più interessante dell’intera esperienza.

Congela il laghetto, scongela il laghetto.

Il titolo si sviluppa come il classico open world d’azione, offrendo al giocatore diverse main quest e molte quest secondarie da portare a termine. Il giocatore sarà guidato da una minimappa con bussola nel cercare il prossimo obiettivo da portare a termine. Al giocatore sarà richiesta l’esplorazione delle aree circostanti e il combattimento – piuttosto basilare – contro i nemici che popolano il mondo di Valdi. Il sistema di combattimento è particolarmente intuitivo: il giocatore potrà attaccare, schivare e parare gli attacchi dei nemici.

Il fulcro dell’esperienza di gameplay proposta da Ary and the Secret of Seasons è racchiuso nella possibilità, per Aryelle, di controllare le stagioni a proprio piacimento. Nel corso dell’avventura, la protagonista recupererà le diverse Sfere delle Stagioni, potendo dunque influenzare il clima entro una piccola area. Ciò si traduce, ad esempio, nell’utilizzare il potere dell’inverno per congelare un laghetto immerso nel clima estivo, potendo così attraversarlo in assenza di un ponte. O, per converso, nell’utilizzare il potere dell’estate per rimuovere un blocco di ghiaccio che ci ostacola il cammino. In aggiunta al classico dualismo estate-inverno, già sperimentato in Degrees of Separations, il clima primaverile fa crescere dell’edera, su cui Ary potrà arrampicarsi per superare determinati ostacoli, mentre quello autunnale farà riempire le valli di acqua piovana, così che Ary possa attraversarle con relativa facilità.

L’uso alternato dei quattro poteri consentirà al giocatore di risolvere gli enigmi ambientali proposti dal gioco, condizione necessaria al proseguimento dell’avventura. Le sezioni in cui è necessario risolvere enigmi per proseguire sono sicuramente le più interessanti del gioco, proponendo un livello di sfida che, seppur non altissimo, supera di gran lunga quello offerto nelle fasi esplorative e di combattimento, affrontabili in diversi momenti anche ad occhi chiusi. Di nuovo, questa è l’eredità del target di Ary and the Secret of Seasons. Inspiegabili sono invece alcune magagne tecniche, come i tempi di caricamento biblici (addirittura necessari per entrare e uscire dagli edifici), i problemi di pop-in delle texture e un sistema di collisioni non sempre precisissimo, che finiscono per minare un po’ l’intera esperienza.

Un film animato Disney ancora da rifinire.

Sul fronte grafico, Ary and the Secret of Seasons spinge sull’acceleratore nelle cutscene che, in alcuni tratti, potrebbero benissimo essere scambiate per qualche film Disney-Pixar in CGI di qualche anno fa. I colori sono molto accesi, i personaggi hanno un design piuttosto ispirato e i cambi di stagione fanno la loro figura.

I difetti più gravi, però, non tardano a saltare all’occhio nel corso del gameplay: al già menzionato pop-in delle texture (che, a loro volta, non sembrano provenire da un titolo per Xbox One X a fine generazione) si affianca una gestione un po’ troppo parsimoniosa delle ombre (in alcuni tratti praticamente assenti), che contribuisce a rendere l’immagine poco profonda. Ultimo, ma non meno grave, problema riguarda il framerate, fin troppo ballerino per quello che è l’output a schermo.

Si tratta di tanti difetti per cui il videogiocatore medio dovrebbe fare un certo sforzo di volontà, teso al loro superamento, per godere di un’esperienza di gioco che è nel complesso piuttosto grezza, ma soddisfacente, quando funziona a dovere. Potrebbe trattarsi di un buon titolo per quel che è il target demografico, considerato soprattutto il prezzo di lancio di 39,99€. Va però detto che, a quel prezzo, sono disponibili diversi titoli sulla stessa ammiraglia Microsoft (come New Super Lucky’s Tale) che, pur non ricalcando lo stesso genere, non soffrono degli stessi difetti di Ary and the Secret of Seasons e potrebbero, dunque, risultare più fruibili.

In Sintesi:

Ary and the Secret of Seasons è un action-adventure in terza persona chiaramente ispirato a titoli del calibro di The Legend of Zelda, che però deve fare i conti con il target estremamente giovanile. Il gioco propone una lunga avventura attraverso il regno di Valdi, minacciato da eventi sinistri che rischiano di minarne l’equilibrio meteorologico. Ary, che si ritrova a controllare il potere dell’Inverno, dovrà attraversare l’intero regno allo scopo di riportare l’equilibrio tra le stagioni e ritrovare il proprio fratello scomparso.

Il titolo propone il tipico gameplay dei titoli action-adventure open world, ma con un twist: la protagonista può controllare il clima in un’area ristretta, in modo tale da risolvere gli enigmi ambientali che la ostacolano e proseguire nel suo viaggio attraverso Valdi. Il gameplay, in queste sezioni, è piuttosto stimolante, risultando però blando ed eccessivamente semplificato nelle fasi di combattimento.

Il comparto grafico del titolo presenta diversi alti e bassi, così come la trama ed il gameplay. Probabilmente la paternità del titolo, figlio di uno studio indipendente, ed il suo essere indirizzato ad un pubblico giovanissimo sono i motivi principali dietro ad un prodotto valido sotto alcuni aspetti, ma piuttosto acerbo sotto diversi altri. Considerato anche il prezzo di lancio, non si tratta di un titolo che consigliamo a cuor leggero. Vale la pena aspettare, però, qualche offerta sui diversi Store digitali per fare una gradita sorpresina a vostro figlio, vostro nipote o al vostro cugino più piccolo.

Pregi:

  • Interessanti le meccaniche legate al cambio di stagione.
  • Fasi di gameplay legate ai puzzle molto interessanti…

Difetti:

  • …accompagnate da fasi di combattimento semplicistiche.
  • Framerate altalenante e glitch grafici.
  • Tempi di caricamento troppo lunghi.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 5,8

La recensione di Ary and the Secret of Seasons è stata scritta e curata da KentuckyFriedG per GameStorm.it, pubblicata il 28-09-2020

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