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Recensione di State of Anarchy: Master of Mayhem

Titolo: State of Anarchy: Master of Mayhem
Genere: Azione, Sparatutto
Piattaforma: PlayStation 4 (testata), Xbox One, PC, Nintendo Switch
Sviluppatore: Lapovich
Produttore: Sometimes You
Data di uscita: 1 agosto 2018 (PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch)

È tempo di Anarchia!

Quella che giunge oggi nelle console di tutti i giocatori, è solamente l’ultima versione di State of Anarchy. In origine, infatti, il gioco fu rilasciato esclusivamente su PC nel 2016 e, tra l’altro, riuscì a ottenere un ottimo consenso di critica e pubblico. Quello che colpisce del lavoro svolto dal team Lapovich, è che State of Anarchy: Agents of Mayhem è un prodotto molto immediato, con pochi fronzoli e tanta azione.

Questo fattore si nota sin dall’incipit dell’avventura: il protagonista, un cittadino come tanti, vive in una città ormai stravolta dal caos più totale. Ha uno scopo? Sì, ed è “semplicemente” quello di farsi strada a suon di sparatorie, eliminando tutti i rivoltosi e gli alieni che interrompono il suo cammino.

La storia, inoltre, viene raccontata attraverso uno stratagemma particolare, ovvero sfruttando delle immediate e didascaliche slides, volte a sottolineare le diverse fasi narrative, che mantengono il medesimo stile visivo delle fasi di gameplay. Tale espediente potrebbe non risultare accattivante ma, rapido e diretto, si mantiene in linea con l’idea del “senza fronzoli” che vi abbiamo menzionato sopra… di certo non stiamo parlando di un media che punta ad emozionare per una narrazione memorabile.

A livello di contenuti gli sviluppatori non si sono comunque risparmiati: più di 60 armi, oltre di 100 nemici differenti, quasi 50 livelli e 9 veicoli utilizzabili.

Il risultato è un prodotto che offre tantissime ore di gioco e, soprattutto, riesce a divertire.

Non pensare, spara!

Tralasciando una storia non esattamente da Oscar, è il gameplay ad essere l’elemento cardine di State of Anarchy. I più attenti potranno certamente notare la somiglianza con i primi Grand Theft Auto, un po’ per via della visuale dall’alto, ma anche per delle similitudini nelle fasi di shooting.

In realtà si presenta meno articolato rispetto ai vecchi GTA: il proseguire degli eventi è semplicemente legato al raggiungimento della zona di missione, individuabile grazie a una freccia e ad un indicatore di distanza; giunti, quindi, nell’area, si spara a più non posso tentando di completare il relativo livello.Sin dalle prime fasi di gioco risulta palese come l’azione sfrenata sia il filo conduttore del titolo, trend che si mantiene fino alla fine.

I nemici sono molto numerosi così come le modalità per affrontarli. Sfruttando i movimenti del personaggio, tramite l’analogico sinistro, in combinazione con la mira libera del destro (meccanica tipica dei dual-stick shooter), si da vita a varie combinazioni di fuoco, spostandosi e sparando contemporaneamente  per eliminare il maggior numero possibile di avversari.

Inoltre, è concesso di spostarsi e sparare attraverso i veicoli in modo da avere una velocità di movimento maggiore e una difesa superiore garantita dalla corazza della vettura.

Coloro che amano le sfide ostiche, con State of Anarchy: Master of Mayhem non resteranno delusi. Pur selezionando la difficoltà normale, il gioco si presenta molto impegnativo, soprattutto per via delle sezioni con molti nemici a schermo, durante le quali è facile essere presi dalla frenesia e colpire alla rinfusa. Questi frangenti possono essere parecchio frustranti, soprattutto quando si rimane eccessivamente esposti e poiché, talvolta, il sistema di controllo non riesce ad essere abbastanza reattivo.

Un altro fattore che fa storcere il naso è la gestione delle armi. Alla sconfitta di ogni boss di livello, infatti, è possibile ottenere una nuova arma ma questo avviene in maniera totalmente casuale, e nel caso di una sconfitta successiva e di un riavvio di partita, non è possibile riavere lo stesso equipaggiamento. Fortunatamente a bilanciare la situazione ci pensano i Punti Abilità e i Soldi. Grazie ai primi è possibile potenziare il proprio personaggio, mentre con i secondi si migliorano i parametri relativi alle armi.

Anarchia su tela

Da un punto di vista puramente visivo, il gioco non fa gridare al miracolo, ma presenta comunque uno stile piacevole e curioso. Tutti gli elementi visibili sulla mappa, infatti, sembrano disegnati a mano e, a differenza di quello che si potrebbe pensare inizialmente, gli “oggetti solidi” hanno una loro fisicità; questo permette di eliminare quella sensazione di muoversi su un semplice fondale piatto.

La combinazione dei colori, inoltre, è molto azzeccata e solamente nelle fasi più concitate, per via della maggiore confusione a schermo e della ricca effettistica, si avverte un minimo di pesantezza visiva.

Sono presenti alcuni piccoli bug: è capitato alcune volte, infatti, di non visualizzare più l’indicatore per procedere nel livello, che ha portato al  riavvio obbligato del gioco.

In generale, alla lunga, lo stile grafico potrebbe stancare e non è raro trovarsi in alcune situazioni che, purtroppo, sanno di già visto.

Per quanto riguarda il comparto sonoro, il lavoro svolto dal team Lapovich è molto buono. Gli effetti delle armi, e più in generale da guerriglia, permettono di immedesimarsi profondamente nello stile del gioco. In particolare, le varie uccisioni ed esplosioni, sembrano la perfetta trasposizione dei suoni onomatopeici dei fumetti.

In aggiunta a questo, il protagonista di tanto in tanto pronuncia delle brevi frasi, rendendo il tutto ancora più divertente.

 L’ultimo cenno va fatto per una soundtrack capace di mescolare diversi stili per permettere al giocatore di godersi al meglio le variazioni di ritmo del gameplay.

In Sintesi:

State of Anarchy: Master of Mayhem è un gioco molto divertente che fa della pure azione il suo cavallo di battaglia. I numerosi contenuti, inoltre, permettono di dilettarsi con tante ore di gioco. Purtroppo, sono da segnalare alcuni problemi nel sistema di controllo, qualche piccolo bug e delle situazioni ripetitive ma, in generale, si tratta di un buon indie. In relazione al prezzo proposto, quindi, non possiamo fare altro che consigliarlo.

Pregi:

  • Molto divertente.
  • Ricco di contenuti.
  • Ottimo per chi adora le sfide.
  • Lato artistico curioso e affascinante.

Difetti:

  • Trama molto scarna.
  • Sporadici problemi nel sistema di controllo.
  • Qualche bug di troppo.
  • È un po’ ripetitivo.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7,5

La recensione di State of Anarchy: Master of Mayhem è stata scritta e curata da Albert91 per GameStorm.it, pubblicata il 11-08-2018

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