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Recensione di Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno

Titolo: Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno
Genere: Action JRPG
Piattaforma: PlayStation 4 (testata), PC
Sviluppatore: Level-5
Produttore: Bandai Namco Entertainment
Data di uscita: 23 marzo 2018

Il destino di una serie

La saga di Ni No Kuni nasce in Giappone nel 2010 per Nintendo DS grazie alla collaborazione tra Level-5 e il famoso Studio Gibli. La ben più conosciuta versione per PlayStation 3 arriva, sempre in terra nipponica, un anno più tardi, per poi essere a disposizione di tutto il mondo nel 2013, e conosciuta in Italia come Ni No Kuni: La Minaccia della Strega Cinerea.

Sin dai primi momenti, il titolo ha diviso critica e pubblico per via di una realizzazione artistica incredibile (grazie all’aiuto del già citato Studio Ghibli), alcuni spunti interessanti nel gameplay, ma anche per una trama principale poco accattivante.

L’intenzione del publisher Bandai Namco, è quella di cambiare il malcontento generato dal primo capitolo, dimostrando grandi velleità con l’attuale Ni No Kuni II giunto nei negozi dopo un’enorme campagna marketing e alcuni rinvii che il team di sviluppo ha chiesto per perfezionarne al meglio tutti gli aspetti. I cambiamenti sono diversi rispetto al passato, sia per quanto concerne la trama sia per il gameplay, senza tralasciare l’aspetto tecnico/artistico, doveroso anche in seguito all’abbandono di Studio Ghibli.

Dopo questa doverosa introduzione, è giunta l’ora di buttarsi a capofitto nell’avventura.

La rinascita di un regno

La trama di Ni No Kuni II ha il suo incipit nel turbolento viaggio di Roland: nelle veci di un presidente del mondo reale, rimane coinvolto in un’esplosione durante il tragitto verso un meeting politico.

Subito dopo la deflagrazione, la scena si sposta nella camera del giovane Evan, il nuovo Re di Gatmandù. Evan è in attesa della cerimonia di ufficializzazione, perché suo padre è deceduto prematuramente lasciando vacante il trono.

Improvvisamente e inspiegabilmente, Roland si ritrova nella camera da letto di Evan, il quale, spaventato dall’intrusione, decide di chiamare le guardie. L’aria però è molto tesa, in quanto è in corso un colpo di stato architettato dall’esponente dei roditori Ratoleon, che aveva anche pianificato la morte del padre di Evan per conquistare il regno dei gatti. Dopo diversi momenti concitati, i due protagonisti riescono a fuggire dalle grinfie dei nemici che, in loro assenza, si sono però impossessati del regno.

Ha così inizio l’avventura di Evan: il protagonista decide di partire per un lungo viaggio in modo da riconquistare il proprio reame; lo farà assieme a Roland che lo affiancherà costantemente nel ruolo di consigliere personale.

Senza perderci in troppi spoiler, la trama di Ni No Kuni II si può tranquillamente definire una fiaba, specialmente per il contesto nel quale si trova. Pur trattando alcuni temi interessanti, però, la storia principale è molto elementare e si mantiene, quindi, sul livello “carino ma non eccezionale” del primo capitolo.

Alcuni passaggi sono affrontati in maniera frettolosa e superficiale, inoltre, la caratterizzazione dei personaggi non è approfondita come, invece, ci si aspetterebbe in un simile gioco di ruolo.

Per quanto concerne i contenuti, il titolo si dimostra molto ampio e ricco di attività. Per completare l’avventura principale, infatti, sono necessarie circa 40-50 ore che raddoppiano al raggiungimento del 100%. Le mansioni sono tante e comprendono missioni secondarie, battaglie in campo aperto, gestione del Regno, ricerca dei Cioffi, esplorazione e il classico looting di equipaggiamento di vario tipo.

La magia dell’azione

Ni No Kuni II abbandona il sistema di combattimenti a turni per incentrarsi sull’azione che, fortunatamente, si traduce in un maggior divertimento.

Per accedere agli scontri sono presenti due modalità:

- Esplorando la World Map, il personaggio principale è in forma chibi e, una volta intercettati i nemici, lo schermo passa alla grafica Cel-Shading.

- Nei Dungeon, invece, il tutto è ancora più immediato, poiché sono abbandonati i chibi, e quindi non avviene la transizione combattimento/esplorazione.

Durante le battaglie il controllo del personaggio è libero; è, inoltre, possibile switchare i membri del gruppo composto da un massimo di tre combattenti. La particolarità consiste nella gestione di tre armi per il corpo a corpo, selezionabili durante la battaglia a cui se ne aggiunge una dedicata al combattimento a distanza.

Le armi a corto raggio possiedono una barra di carica che si riempie e viene indicata in percentuale: per riempirla basta effettuare attacchi e maggiore è quest’ultima più potenti saranno le mosse effettuabili con quadrato e triangolo.

L’arma a distanza si attiva premendo R1, ed è possibile compiere un attacco singolo potente o più deboli ma a ripetizione.

Attraverso R2 si è in grado di aprire il sottomenù delle abilità, attivabili, a questo punto, con quadrato, triangolo, croce o cerchio. Naturalmente tutti questi aspetti possono essere gestiti attraverso i diversi menù nel gioco libero, in maniera da creare stili di combattimento personalizzati in base alle esigenze e allo stile di gioco. Sono inoltre presenti le classiche mosse come salti, schivate e parate. Il sistema di controllo si dimostra molto divertente e appagante ma, se proprio si vuole trovare il pelo nell’uovo, è presente comunque un problema che crea non pochi grattacapi: sebbene offra la possibilità di lock-on dei nemici, la telecamera saltuariamente fa le bizze, incastrandosi in alcuni elementi dello scenario o penetrando all’interno degli elementi rocciosi.

A fare da supporto ai personaggi ci pensano i Cioffi: delle divertenti creature che raffigurano le varie forze della natura. Oltre a rappresentare un valido aiuto in battaglia, si dimostrano utili per superare alcuni ostacoli disseminati nei vari scenari. Durante gli scontri assistono i personaggi con abilità passive, oppure raggruppandosi per preparare un attacco particolare dopo la pressione del tasto croce all’interno del loro raggio d’azione. Esistono moltissimi tipi di Cioffi, e ottenere un più alto numero di queste creature garantisce una più ampia varietà di opzioni strategiche.

Per migliorare i propri personaggi è necessario ricorrere all’equalizzatore, una particolare funzione che consente di spendere i punti esperienza acquisiti. Attraverso il suo utilizzo, è possibile cambiare le varie affinità del team prima dei combattimenti. In questo modo si è in grado di decidere a quali tipi di mostri infierire un maggior danno, stabilire le resistenze elementali e, addirittura, il quantitativo di premi ricevuti in caso di vittoria degli scontri.

Questa feature permette di aggiungere un tocco di tattica al proprio stile di gioco, andando quindi a rendere l’esperienza ludica molto varia e personale. L’unico punto a sfavore risiede in una bassa difficoltà. Molte volte, infatti, il titolo risulta semplice andando quindi a rendere le personalizzazioni più una pura pratica di curiosità che una vera e propria esigenza.

Un Re che si rispetti, però, non può vivere solamente di combattimenti, ed è qui che entra in scena uno degli elementi più importanti. Come avviene per i titoli gestionali, infatti, è possibile dare vita al proprio Reame, costruendo edifici o strutture atte alla produzione di beni primari. Naturalmente, questa meccanica non è tanto profonda quanto quelle dei giochi dediti solo a questo tipo di mansioni, ma la riteniamo comunque un’aggiunta intelligente finalizzata, principalmente, all’ottenimento di oggetti ed equipaggiamento di vario tipo.

Dipende dall’abilità strategica del player l’assegnazione dei giusti talenti agli edifici più appropriati, in modo che possa trarne il massimo beneficio. In generale, però, sarebbe stato meglio implementare qualche funzione in più, in modo da rendere il giocatore più partecipe a questa meccanica.

Le mansioni del Re non finiscono qui, infatti, deve scendere sul campo di battaglia insieme alle proprie truppe, in modo da eliminare chi minaccia il suo territorio; ecco, allora, Le Battaglie Campali, ovvero scontri brevi che consistono nella sfida tra due schieramenti, con quello alleato posto a difesa di Re Evan. Il controllo è molto basilare, e si sintetizza in alcuni semplici comandi atti a ruotare le truppe a difesa di Evan e agli attacchi.

Un regno in Cel-Shading

Come accennato in sede d’introduzione, Ni No Kuni II vede l’assenza dello Studio Ghibli nelle fasi di sviluppo. Level-5 è però riuscita a carpire i segreti del team nipponico di Miyazaki e Takahata, rendendo l’opera anche migliore del primo capitolo. Da un punto di vista puramente visivo, il gioco è strabiliante, con un’ottima grafica Cel-Shading accompagnata da una regia diretta in modo magistrale. Tutto questo è supportato da un ottimo comparto tecnico, che riesce a garantire un frame-rate stabile a 60 fps (salvo alcuni rari cali leggeri) e una quasi totale assenza di bug e glitch.

Su un livello altrettanto alto si piazza la colonna sonora curata da Joe Hisaishi. Le musiche molto suggestive e a tema con il mondo di gioco, catturano sin dai primi istanti il giocatore, e sono capaci di garantire la giusta immersione nel titolo. Sotto quest’aspetto l’unico appunto da fare è una leggera ripetitività di alcuni brani, anche se si parla comunque di rari casi.

In sintesi:

Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno riesce a migliorare diversi aspetti del predecessore come il gameplay e il già ottimo reparto artistico. Il rammarico è il riproporsi di una trama poco coinvolgente, a cui si aggiunge una caratterizzazione dei personaggi che non convince pienamente. In generale è uno dei migliori Action JRPG presenti attualmente sul mercato, e merita una chance non solo dagli appassionati del genere, ma anche da tutti i giocatori.

Pregi:

  • Tantissimi contenuti ma…
  • Gameplay divertente e ricco ma…
  • Artisticamente sublime.

Difetti:

  • … la trama non è abbastanza accattivante.
  • … il livello di difficoltà è troppo basso.
  • Alcune meccaniche sono poco approfondite.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8,5

La recensione di Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno è stata scritta e curata da Albert91 per GameStorm.it, pubblicata il 05-04-2018

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Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno

  • Immagine della copertina del gioco Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno per PlayStation 4
  • Data di uscita:
    22-03-2018
  • Categoria:
    giochi di ruolo
  • Disponibilità per:
    PS4
  • Popolarità:
    0.81 %

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