GameStorm

Recensione di Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost On

Titolo: Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. Maxi Boost ON
Genere: Picchiaduro
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Bandai Namco Entertainment
Publisher: Bandai Namco Entertainment
Data di uscita: 30 luglio 2020

I quarantenni di oggi, i quali con ogni probabilità sono cresciuti a suon di pane e catoni animati dei più classici robottoni, non possono non ricordare i vari Mazinga, Daitarn 3 e Gundam che hanno popolato i piccoli schermi specialmente negli anni ’80, periodo storico in cui hanno riscosso l’apice del loro successo.

Come spesso e volentieri la storia ci insegna, a fronte di un successo mediatico sul piccolo (o grande) schermo corrisponde spesso e volentieri un abbinamento videoludico che consente agli appassionati (o fanatici, che dir si voglia) di ripercorrere le gesta dei propri beniamini semplicemente impugnando il joypad.

Non fa eccezione Gundam, che si è trovato spesso a ricoprire il ruolo di protagonista di varie serie videoludiche caratterizzate da alterne fortune, tanto che oggi siamo qua ad accoglierlo con questo Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. Maxi Boost On, la conversione di un cabinato uscito qualche anno fa in Giappone e trapiantato letteralmente su PS4, vediamo con quale risultato finale.

Poca varietà

Il gioco vi accompagna per mano alla selezione tra modalità in single player piuttosto che il multiplayer, che in ogni caso si tramuta in uno scontro tra due coppie di mecha in quello che è una sorta di picchiaduro arricchito da armi a lungo raggio che si aggiungono ai classici attacchi melee.

Ognuno dei 185 mecha disponibili (molti delle quali sono solo varianti cromatiche) è caratterizzato dalle proprie movenze, armi e quanto altro, caratteristiche utili per tentare di avere il sopravvento dei componenti della squadra avversaria, che ovviamente risulta essere l’obiettivo degli scontri.

Tra le modalità di gioco figurano le Branch Battle, che corrisponde a una serie di match da affrontare su diverse ambientazioni con un livello di difficoltà via via crescente, mentre le missioni Maxi Boost prendono la forma di una scacchiera che vi porterà, giunti al vertice, a sfidare il classico boss finale. In ogni caso si tratta nulla altro che i soliti scontri senza alcuna variante, se non quelle proposte dalle modalità break missioni e time attack, davvero troppo poco per poter parlare di innovazione.

Tecnicamente sufficiente

Gli scontri avvengono in ambientazioni varie all’apparenza, ma tutte contraddistinte da una struttura simile e da uno scarso livello di interazione con l’ambiente. È vero che potrete abbattere alcuni elementi (come i palazzi nelle ambientazioni cittadine), ma tali sembrano più che altro rare eccezioni all’interno di una piattezza generale disarmante.

Di livello superiore risultano essere, per fortuna, i modelli poligonali dei mecha, così come gli effetti luminosi che avrete modo di apprezzare durante gli scontri, il tutto ancorato su 60 fps costanti.

Il sonoro, dal canto suo, fa il suo lavoro nell’accompagnare l’azione, ma scordatevi la localizzazione in italiano dei testi, per i quali conoscere la lingua britannica è fondamentale.

Scarsa longevità

Se a tutto ciò si aggiunge la totale mancanza di una trama che tenti di fare da legame tra uno scontro e l’altro, così come un quantitativo di contenuti scarno, si capisce come la longevità di questo titolo sia minata alla base, a meno che voi non apparteniate alla nicchia di superappassionati della serie Gundam oppure che non vi appelliate alla modalità multiplayer, che tuttavia ha manifestato alcune difficoltà nell’organizzare scontri online, causata dall’infrastruttura del titolo.

A tutto ciò aggiungiamo la totale mancanza di tutorial che introducano il giocatore meno esperto alle meccaniche del gioco, mentre a dare il colpo di grazia ci pensa una mappatura dei comandi che sembra essere stata violentata nel passaggio dal cabinato al joypad della vostra PS4. Il risultato è un gameplay minato da una struttura di gioco forzata su un nuovo contesto che mostra tutti i suoi limiti e la necessità di essere affinato.

In conclusione

Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. Maxi Boost On, al cospetto di un interminabile titolo, si propone come una trasposizione su console del gioco apprezzato nei cabinati delle sale giochi giapponesi, ma apparentemente il lavoro di adattamento al Dualshock si è portato dietro eccessive problematiche, che si riflettono sul gameplay.

Un comparto tecnico deficitario, una scarsa varietà di fondo e qualche problema di troppo rendono il gioco tutt’altro che da ricordare.

Pregi

  • La serie Gundam con il suo fascino
  • Effetti luminosi appariscenti

Difetti

  • Gameplay e controlli da rivedere
  • Comparto tecnico deficitario
  • Scarsa varietà

VALUTAZIONE COMPLE​SSIVA: 6.5

La recensione di Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost On è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 13-08-2020

Commenti sulla recensione (0)

Ultimi commenti degli utenti

lascia un tuo commento


Scrivi un commento

Commenti
Messaggio non inserito o troppo corto.
 
 

×

Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost On

Per effettuare questa azione occorre essere registrati.

×

Valutazione del gioco N/D

Valutazione personale N/D

Dai la tua valutazione a Mobile Suit Gundam Extreme VS. Maxiboost On
 

Elenco degli utenti collegati in questo momento su gamestorm

×