Titolo: La-Mulana 1 & 2: Hidden Treasures Edition
Genere: Platform-adventure (Metroidvania)
Piattaforma: PlayStation 4 (versione testata), Nintendo Switch, Xbox One
Sviluppatore: Nigoro, Pygmy Studio Co.,Ltd., GR3 Project
Publisher: NIS America
Data di pubblicazione: 20 marzo 2020
Era l'ormai lontano 2005 quando il primo La-Mulana faceva il suo esordio in territorio nipponico come gioco freeware per PC. Il titolo sviluppato da GR3 Project riuscì ad arrivare qui in Occidente grazie a qualche patch di traduzione amatoriale, ma per una reale distribuzione mondiale bisognerà attendere alcuni anni, precisamente quando Nigoro decide di realizzare un rifacimento totale del prodotto per WiiWare, uscito nel 2011-2012 e per PS Vita nel 2014-2015.
Insieme al suo sequel uscito nel 2018 a seguito di una buona campagna Kickstarter, La-Mulana è una graziosa coppia di metroidvania di difficoltà molto elevata, riconosciuta come masocore (uno di questi esponenti è Super Meat Boy, per capirci). I due titoli trovano infatti la loro ispirazione nei grandi classici del passato, in particolare dalla scena 8 bit, riproponendo una formula di gameplay tipica di quegli anni con alcune riletture figlie del suo periodo. Quando si gioca a La-Mulana ci si sente un po' come in un Castlevania classico, ibridato però ai capitoli nati dalla mente di Koji Igarashi come il celebre Symphony of the Night. Un po' come se il classico incontrasse il nuovo.
In La-Mulana controlliamo infatti Lemeza, un archeologo armato di frusta intento ad esplorare antiche rovine e scovare preziosi tesori. Nel sequel impersoneremo invece sua figlia, Lumisa, che decide di seguire le orme del padre misteriosamente scomparso e il suo obiettivo in La-Mulana 2 consiste proprio nel ritrovarlo. Gli espedienti narrativi non sono comunque che dei meri pretesti per cimentarsi in queste due splendide avventure, di recente approdate con una versione collection rilasciata su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch che le comprende entrambe: La-Mulana 1 & 2.
I due La-Mulana sono prodotti molto simili tra loro, sia dal punto di vista tecnico ed estetico, sia nel puro gameplay. Le differenze non sono quindi così abissali, sebbene cambino un po' gli approcci al gioco e alcune scelte di design, tralasciando tutte le rifiniture e le piccole aggiunte di La-Mulana 2 che de facto migliorano comunque sostanzialmente l'esperienza. Laddove il primo rende infatti alcune azioni un po' frustranti, il secondo snellisce svariati aspetti dando quindi alla giocabilità una bella ventata di freschezza. Stesso dicasi in termini di pura difficoltà, in quanto il primo risulta sulle prime decisamente più difficile a causa di una programmazione non sempre equilibrata (talvolta anche artificiosa) e per un sistema di controllo più rigido rispetto al suo sequel. Quest'ultimo però, nonostante un primo impatto maggiormente permissivo e ludicamente più accessibile del suo predecessore, si rivelerà in realtà ancora più complesso ed intricato in termini di map design e struttura di gioco.
Se dunque il primo La-Mulana si rivela essere un prodotto più ostico in termini di puro gameplay, aggressività di nemici e ostacoli bastardissimi, il secondo sceglie la via meno hardcore pura, ma non per questo sarà una passeggiata avventurarsi nelle cripte di La-Mulana 2 (tutt'altro) ed essendo un metroidvania ancora più complesso il tasso di sfida verte in altro, pur non sacrificando comunque tutti i crismi del prequel. Un'esperienza più coinvolgente ed appagante in linea di massima rispetto a quella del primo La-Mulana, seppur quest'ultimo, abbracciando una filosofia ancora più hardcore, vanta un fascino di indiscutibile bellezza; Peccato solo per qualche imprecazione dovuta dall'artificiosità di alcune situazioni! ma fortunatamente l'intera avventura risulta comunque godibile in termini di pura sfida, soprattutto proseguendo e trovando gli appositi potenziamenti e upgrade.
In La-Mulana (entrambi) ritroviamo il concetto più puro di metroidvania: esplorazione, backtracking, intuito, logica. Una vera e propria succulenta ricetta che crea un mix esplosivo di situazioni di gioco fantastiche ed appaganti, risvegliando l'avventuriero che è in tutti noi, ma anche l'hardcore gamer sopito a causa di produzioni ormai sempre più accessibili. Qualcuno potrebbe obiettare menzionando un Dark Souls qualsiasi, ma vi assicuriamo che il tasso di sfida pura e difficoltà riscontrate in La-Mulana siano per certi versi decisamente più alti. In queste due opere bisogna stare perennemente con gli occhi aperti per scrutare un indizio, scampare a numerose insidie, scovare un passaggio segreto e per schivare le offensive nemiche e contrattaccare di conseguenza (o scappare, in talune circostanze).
Oltre alla frusta il titolo mette nelle mani del videogiocatore una vasta gamma di accessori utili in battaglia e non solo, i quali apriranno numerosi scenari ludici, svelando percorsi prima inaccessibili, misteri nascosti e segreti di ogni tipo ed avremo persino un PC portatile utile per leggere la posta ed eseguire numerose altre funzioni (ma occhio alla memoria). Ogni attimo è intriso di pathos e atmosfera, graziati soprattutto da una colonna sonora fantastica che enfatizza al meglio ogni ambientazione che ci ritroveremo ad esplorare nel corso della nostra escursione archeologica alla ricerca di tesori. Non da meno dal punto di vista estetico, dove entrambi i La-Mulana mostrano una succosa varietà stilistica con tanti luoghi tutti diversi e caratteristici da esplorare. Di buon livello pure la caratterizzazione del vasto bestiario e soprattutto dei boss, realizzati con grande cura nei dettagli, per non parlare delle battaglie stesse in cui saremo contro di loro coinvolti. L'unica nota stonata è non aver fatto nulla per riadattare i due giochi alla massima risoluzione, dandoci quasi come l'impressione di giocare ai titoli retro presenti nelle svariate e apposite collection ad essi dedicate con tanto di bande laterali, nonché la mancanza (seppur marginale) di una traduzione in italiano. Trattasi pur sempre di produzioni molto di nicchia, quindi è più che comprensibile la decisione di lasciare esclusivamente la lingua inglese senza investire per altri adattamenti.
La-Mulana 1 & 2 è un vero e proprio inno all'avventura, ma anche al concetto nudo e crudo di hardcore gaming. Un conglomerato galvanizzante di stilemi di gameplay puro appartenenti ad un passato ormai sempre più lontano (e a volte compianto). Al netto di alcune lievi sbavature e un equilibrio non sempre perfetto (soprattutto nel primo) con questa raccolta si ha tra le mani la possibilità di rivivere due piccoli gioielli del genere metroidvania, arricchiti da uno stile artistico accattivante ed una colonna sonora di rilievo che sapranno regalarvi un'esperienza non di certo all'ordine del giorno, nemmeno nella scena indie. Ora come ora, non lasciateveli assolutamente scappare.
La recensione di La-Mulana 1 & 2: Hidden Treasures Edition è stata scritta e curata da Isma92 per GameStorm.it, pubblicata il 04-04-2020
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