Nathan Drake, protagonista della storia, è un giovanotto brillante, che ha deciso di seguire il lavoro di ricerca cominciato secoli prima da un suo antenato, Sir Francis Drake, cacciatore di tesori, che secondo alcuni documenti rinvenuti, era alla ricerca della mitica El Dorado. Cosi Drake, aiutato dalla bella e intraprendente Elena, una giornalista pronta a rischiare tutto pur di realizzare il servizio del secolo, e dall’amico arrivista Sully, un’imbroglione ossessionato dai soldi e dai debiti, decide di iniziare questo viaggio alla ricerca del tesoro di El Dorardo. La storia, per quanto banale o scontata possa sembrare, mantiene per tutta la durata del gioco un ritmo incalzante, ricco di adrenalina e suspense.
Se Uncharted è un titolo dal ritmo fortemente accattivante lo si deve soprattutto alla giocabilità, davvero di altissimo livello. Eccezionale la gestione dei controlli che risultano semplici ed immediati anche nelle circostanze di maggiore confusione, come nelle sparatorie o nelle fasi di guida dei mezzi. Utilissima si è rivelata la scelta di un tasto di aiuto, L2, quale suggerimento in casi di difficoltà, in modo da rendere poco frustanti anche le situazioni più complicate. Ma la cosa che colpisce maggiormente è la fluidità di movimento del nostro protagonista che in situazioni come salti da una rupe ad un'altra, o da un muro ad un altro, mostrerà una fisicità e delle movenze simili a quelle reali.
Un particolare plauso inoltre va fatto alla Naughty Dog per la realizzazione delle sparatorie, le quali daranno davvero la sensazione di trovarsi in un conflitto a fuoco. Ottima è stata la realizzazione della meccanica di gioco, che permette con facilità ed immediatezza di ripararsi dietro rifugi occasionali, di esporsi per sparare, di fare fuoco di copertura, insomma sparatorie degne dei migliori sparatutto in circolazione. Buono anche l’arsenale di armi a disposizione di Nathan che sul posto potrà dotarsi di numerose armi tra cui pistole (anche una revolver), uzi, fucili a pompa, mitra, e perfino fucili di precisione.
Minore importanza è stata data invece agli enigmi da risolvere, da sempre alla base dei giochi del genere action-adventure. Pochi e abbastanza semplici, gli enigmi risulteranno bazzecole rispetto a quelli complicatissimi e rompicapo tipici della serie Tomb Raider.
Immancabile poi l’utilizzo in alcune sessioni di gioco di mezzi di trasporto come jeep, acquascooter, che interromperanno il ritmo offrendo una simpatica alternativa alle sessioni di esplorazione a piedi. Da segnalare infine l’utilizzo sporadico del controller SIXASIS in alcuni fasi di gioco, nelle quali il povero Nathan si troverà in condizioni di precario equilibrio.
La grafica è sicuramente di forte impatto visivo, ben curata in tutti i dettagli. Le ambientazioni sono realizzate con cura e denotano un utilizzo eccezionale delle texture; gli effetti di luce inoltre rendono il tutto davvero realistico, con una proiezione di ombre che rasenta la perfezione. Una giungla che a tratti sembra viva, con il vento che muove l’erba e i rami, e l’acqua di ruscelli o stagni che sembra vera. Molto ben realizzato poi proprio l’effetto bagnato che si ha su Drake quando esce da uno specchio d’acqua, davvero bello da vedere. Anche i personaggi son realizzati in maniera egregia: buona fisica facciale e buona scioltezza nei movimenti rendono Nathan e soci davvero unici nel loro genere.
L’atmosfera di gioco è poi intensificata dalle musiche scelte come sottofondo, sempre idonee e mai fuori luogo; musiche dai tratti esotici, tipiche dei luoghi primitivi, che ci accompagneranno nei diversi livelli di gioco. Ottimi anche i dialoghi, mai atoni e sempre caratterizzati da una forte espressività, in grado di fornire quel tocco di in più di veridicità.
Unica nota stonata forse è la longevità: a livello medio ci vogliono meno di 10 ore per finirlo, nonostante l’inserimento di obiettivi alternativi come il ritrovamento dei tesori disseminati lungo tutto il percorso. La storia si divide in 22 capitoli, di cui il primo è rappresentato da una specie di tutorial, e l’ultimo da uno scontro finale. Il consiglio è di giocarlo a livello difficile, in modo da aumentare oltre che la difficoltà, anche il tempo da impiegare per terminarlo.
Possiamo concludere affermando che Uncharted: Drake’s Fortune è davvero un gran bel titolo. Un gameplay eccezionale, una fisicità dei personaggi unica nel suo genere, e una grafica di altissimo livello lo proiettano nell’olimpo dei migliori giochi per ps3 fin qui realizzati. Un action-adventure in grado di far dimenticare la belle Lara, ricco di adrenalina e suspense, dove il ritmo di gioco è l’elemento portante. Peccato per la longevità, un po’ limitata come accade spesso per alcuni titoli di successo. Nel complesso è un titolo certamente da non perdere, capace di regalare emozioni e ore di sano e puro divertimento videoludico. Superconsigliato a tutti.
Comparto grafico di alto livello, sia per quanto riguarda le ambientazioni, sia per quanto riguarda i personaggi. Ottimo utilizzo delle texture.
Musiche esotiche e un parlato dei personaggi molto espressivo, fanno da contorno ad un’atmosfera unica nel suo genere.
Giocabilità eccezionale, fluida, scorrevole, immediata, semplice, insomma difficilmente riuscirete a staccarvi.
Unico difettuccio il poco tempo che ci vuole per terminare questa avventura. A livello medio meno di dieci ore, più si sale di livello qualche oretta in più ci impiegherete.
La recensione di Uncharted: Drake's Fortune è stata scritta e curata da ocean84 per GameStorm.it, pubblicata il 15-03-2008
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Sheva76
bello il gioco, voglio comprarmi il secondo capitolo, sperando che sia altrettanto bello, ma leggendo i commenti non ho dubbi che lo sia....voi che dite????? L'unica nota stonata secondo me è il fatto che i nemici durante il percorso sono un pò tutti uguali e alla fine mi stufano un pò....ma comunque piaccc