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Recensione di Puppeteer

Titolo: Puppeteer
Genere: Platform
Console: PlayStation 3
Sviluppatore: SCE Japan Studio
Publisher: SCEE
Data di uscita: 11 settembre 2013

La generazione attuale sta per volgere al termine. Nonostante l'attenzione sia già rivolta in gran parte alle nuove console next-gen, PS3 sta vivendo davvero un periodo d'oro. Sarebbe del tutto sbagliato abbandonare adesso la propria console nell'attesa di acquistare una PS4. Difatti, titoli del calibro di Puppeteer meritano davvero di essere giocati.

Puppeteer è un platform tradizionale per certi aspetti, ma unico ed originale per altri. La storia si ispira esplicitamente al Bunraku, stile di teatro Giapponese. Il nostro protagonista, rapito come tante altre marionette da un tiranno cattivo, ha perso la testa. Nel vero senso della parola! Senza più testa non gli rimane molto da vivere. Fortunatamente, sparse per il lugubre castello si nascondo svariate teste: a forma di panino, a forma di teschio, a forma di ragno e chi più ne ha più ne metta. Armato di queste strambe teste, girerà il castello in lungo e in largo per riprendersi la propria capoccia e fuggire dal cattivo di turno. Puppeteer prevede quasi sempre una meccanica di gioco platform tradizionale, a scorrimento 2D, ma la trasforma in qualcosa di unico grazie alla varietà di situazioni in cui incapperemo. Per meglio descrivere il gioco potremmo fare un richiamo a Little Big Plantet. Infatti, i due titoli sembrano quasi identici per atmosfere e meccaniche, salvo che Puppeteer si concentra unicamente su una meccanica platform.

Dopo poche sessioni di gioco, che verranno suddivise in “atti” e “scene”, riusciremo ad acquisire scudi e una potentissima forbice. Grazie a queste armi potremo sbarazzarci di nemici, potenti boss e avanzare nei vari livelli. La forbice ci permette di tagliuzzare i nemici e di interagire con molti elementi di gioco, mentre lo scudo ci permetterà di respingere e rimandare al mittente molti attacchi. Se da questo punto di vista stiamo sempre parlando di un platform bidimensionale a scorrimento laterale, dobbiamo parlare di una grande innovazione: la possibilità di guidare sempre e comunque due diversi personaggi contemporaneamente. Difatti, le due levette analogiche serviranno per muovere, rispettivamente, il protagonista e la fata che ci accompagna. La fata può interagire con il background e andare alla ricerca di nuove teste, che rappresentano la nostra barra energia. Ogni qual volta verremo colpiti da un nemico perderemo la testa, che se non recuperata immediatamente sparirà del tutto. Perdendo tutte le teste a nostra disposizione scadremo nel più classico dei game over. Ogni testa ha una abilità speciale, che potrà essere attivata in determinati punti dello stage per ottenere bonus e portare alla lue sezioni nascoste.

La bellezza di Puppeteer è la varietà. I livelli sono continuamente in movimento e gli oggetti di scena appaiono e scompaiono come tirati da carrucole o altri meccanismi. La sensazione è quella di vivere un gioco del tutto nuovo, mai visto prima su console o PC. Ma la varietà non termina qui. Livello dopo livello acquisiremo abilità particolari, che ci porteranno ad affrontare le scene con nuove meccaniche e strategie. Dapprima la forbice, che ci consente anche di svolazzare per aria mentre eseguiamo tagli; poi arriva lo scudo, poi l'uncino e poi....Tutti elementi che cambiano il mondo di affrontare i livelli ed interagire. Alle volte avremo a che fare anche con piccoli, ma piacevoli, Quick Time Event, soprattutto durante le battaglie con i boss. Dopo aver scovato il loro punto deboli e averne neutralizzato le armi principali, ci troveremo a premere una sequenza di tasti con il giusto ordine e il giusto tempismo.

La grafica è magnifica ed intelligente allo stesso tempo. Intelligente perché ispirandosi al bunraku non ha bisogno di mostrare particolare raffinatezze e texture eccellenti. Il gioco appare visivamente stupendo e amorevole, anche senza virtuosismi particolari. A questo, si aggiunge una miriade di elementi scenici che si alterneranno a schermo. Il tutto è poi condito da un doppiaggio italiano davvero convincente e carico di pathos. 

Per avere un gioco così originale e mai visto prima abbiamo dovuto tutti attendere la fine di quest'era videoludica. Spero proprio che i videogiocatori non siano troppo presi dalla nuova next-gen per farsi sfuggire un titolo del genere. Non c'è nulla di paragonabile a Puppeteer sul mercato e gli amanti dei platform game non possono assolutamente mancare all'appuntamento con un'avventura del genere, ancor di più se si pensa che il titolo è disponibile ad un prezzo di molto inferiore rispetto alla media dei giochi PS3 e Xbox 360. E' una rappresentazione teatrale che trascina il giocatore dall'inizio alla fine, che lo rende partecipe della trama e che gli permette di vivere davvero un'esperienza unica. Insomma, non resta che giocarlo tutto d'un fiato e alla fine, quando calerà il sipario sulla scena, alzarsi in piedi e applaudire!

Pro

  • Originale
  • Vario
  • Graficamente eccellente
  • Prezzo
  • Gameplay fresco e innovativo

Contro

  • Davvero nulla, o quasi!

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 9

La recensione di Puppeteer è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 06-10-2013

Commenti sulla recensione (1)

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Commenti
avatar di QUATTROLBAI
23-04-2014
QUATTROLBAI

L'ho praticamente scoperto ora che è uscita la lista dei giochi del PS Plus, non vedo l'ora di provarlo!

0
Messaggio non inserito o troppo corto.
 
 

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Puppeteer

  • Immagine della copertina del gioco Puppeteer per PlayStation 3
  • Data di uscita:
    11-09-2013
  • Categoria:
    platform
  • Disponibilità per:
    PS3
  • Popolarità:
    0.03 %

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Valutazione del gioco 8.3

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