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Articolo videogiochi del 29-12-2015

StarCraft II: Legacy of the Void

E' arrivato StarCraft II: Legacy of the Void, una espansione standalone del popolare gioco di Blizzard Entertainment

Titolo: Starcraft II: Legacy of the Void
Genere: RTS
Piattaforma: PC
Sviluppatore: Blizzard Entertainment
Publisher: Blizzard Entertainment
Data di uscita: 10 novembre 2015

Da oltre un decennio la serie Starcraft II ha tolto letteralmente il sonno a una vastissima community che ha gioito e penato per vittorie (e le immancabili sconfitte) in uno dei titoli strategici in real time più apprezzati sulla rete.

Dopo i primi due capitoli, intitolati rispettivamente Wings of liberty (dedicato alla razza Terran) ed Heart of the Swarm (con gli Zerg come protagonisti), in questo Legacy of the Void la campagna in single player è ora centrata sulle vicende dei Protoss e in particolare sulle gesta di Artanis, carismatico leader di una popolazione esiliata che tenterà di riconquistare il pianeta natale.

Va detto immediatamente che la trama è raccontata in modo egregio da filmati in CG, i quali colpiscono nel segno donando spessore e coinvolgendo il giocatore nelle vicende narrate. Potrete inoltre scommettere che la narrativa colmerà ogni quesito lasciato aperto dagli episodi precedenti.

A staccare ulteriormente col passato ci pensa anche l’impostazione, in questo caso maggiormente focalizzata sulle vicende di un’intera popolazione piuttosto che concentrarsi sui singoli personaggi come accaduto nell’ultimo episodio, il tutto in perfetta sintonia con le caratteristiche della razza Protoss, umanoidi evoluti che basano la loro forza sull’energia psionica.

Single player

La modalità in single player inizia, come si suol dire, col botto con l’invasione di alcune legioni Zerg susseguita da una serie di eventi cruciali che si susseguiranno a ritmo incalzante, fino a giungere agli scontri finali che hanno un che di leggendario. Encomiabile la progressione del gioco lungo le 19 missioni della campagna, che partirà accompagnandovi per mano durante le prime fasi, consentendovi quindi di affinare le tecniche adeguandovi alla complessità dei Protoss, per poi abbandonarvi a una difficoltà via via crescente, fino a un livello di tutto rispetto.

Tra le novità figura la lancia di Adun, l’astronave madre che farà da hub per la selezione delle missioni, ma non solo: con il Concilio di Guerra avrete modo di selezionare le truppe da mandare in battaglia, mentre con il Nucleo Solare potrete investire la preziosa solarità in aiuti da utilizzare in battaglia.

Multiplayer 

Ma è nel multiplayer che si vede tutto il potenziale di questo titolo. Oltre a quanto già apprezzato nelle precedenti versioni, in questo episodio è stato aumentato il numero di unità di lavoratori inizialmente disponibili, mentre è stato ridotto il quantitativo di gas vespene, il tutto nella dichiarata intenzione degli sviluppatori di costringere i giocatori ad utilizzare tecniche aggressive gestendo più basi ed espandosi più velocemente nelle fasi iniziali, il tutto al fine di ridurre il più possibile i tempi morti. Va detto che in questo modo saranno penalizzati i giocatori con meno esperienza, i quali però potranno avvantaggiarsi delle missioni cooperative affiancandosi a giocatori più esperti. Nella modalità Arconte, infatti, due giocatori si divideranno tra la gestione delle attività produttive della base e la conduzione dell’esercito in guerra, dividendosi così i compiti per una perfetta cooperazione.

Le altre novità della modalità online riguardano le nuove unità: i Terran sfoggeranno il Ciclone, una sorta di drone con un utilissimo sistema di mira automatico e il Liberatore, un’unità utile come contraerea o per attaccare truppe terrestri. Gli Zerg, invece, si avvantaggeranno del Laceratore, una versione più resistente della blatta, particolarmente efficace nella fase di attacco, e della Criptolisca, una sorta di dèja vù (una versione evoluta della già nota Idralisca) che può causare danni ingenti da postazioni sotterranee.

Per i Protoss, infine, ci saranno l’Adepte, un’unità terrestre dotata di teletrasporto e il Disgregatore, particolarmente pericoloso negli attacchi di gruppi di nemici compatti.

Episodio conclusivo

Il tutto, come confermato dagli stessi sviluppatori durante la recente BlizzCon, sarà costantemente supportato da ulteriori DLC per coprire eventuali necessità che possano essere evidenziate dalla community online nei prossimi mesi, oltre che per proporre missioni e contenuti aggiuntivi.

Tecnicamente il gioco si pone ai vertici del genere: l’audio si erge ad altissimi livelli grazie a una colonna sonora spettacolare e ad effetti sonori egregiamente studiati. Peccato solo per il doppiaggio in italiano, non sempre incisivo come ci si potrebbe attendere.

Graficamente, infine, si nota qualche modello e delle textures non certo innovative, ma l’effetto generale è davvero impressionante grazie a una resa su schermo che sfoggia decine di unità in azione. Lo spettacolo mostrato non mancherà di lasciarvi a bocca aperta mentre magari ammirerete il nemico mentre annienta le vostre unità. 

In conclusione

Starcraft II: Legacy of the Void conclude la saga di tre episodi con un titolo questa volta stand alone (non serviranno i precedenti episodi per giocare a questo Legacy of the Void) con quello che si preannuncia uno dei migliori strategici in tempo reale per schermaglie online.

Oltre alla dozzina di ore necessarie per completare la campagna in single player vi troverete a perdere il sonno per interminabili partite nella community online, dove tra l’altro il gioco dona il meglio di sé. Oltre alle immancabili nuove unità che ampliano la varietà degli schieramenti, in questo Legacy of the Void apprezzerete anche le modalità cooperative come Arconte e il nuovo equilibrio di gas vespene e unità lavoratori, i quali rendono le partite più dinamiche e con minori tempi morti.

Chiude un comparto tecnico all’altezza, forte di una colonna sonora epica e una grafica di tutto rispetto.

Pregi

  • Gameplay collaudato ed affinato
  • Interessanti novità come la modalità Arconte

Difetti

  • Qualche lacuna nel doppiaggio

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 9,5

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