GameStorm

Articolo videogiochi del 25-05-2016

Recensione di Far Harbor, il terzo DLC di Fallout 4

Questa volta ci siamo! qualche ora di gioco nuovo per Fallout 4

Titolo: Fallout 4
Genere: RPG
Piattaforma: Xbox One
Sviluppatore: Bethesda Game Studios
Publisher: Bethesda Softworks
Data di pubblicazione: 19/05/2016

Cogli l’Atomo fuggente

Finalmente! Eravamo stanchi dei DLC fuffa che ci sono stati sciorinati nei mesi precedenti; qualcosa di più corposo e interessante è pura manna. Il terzo e ultimo contenuto scaricabile ci porta su una misteriosa isola per la risoluzione di un nuovo caso, capitato tra le mani di una delle nostre spalle, il detective Valentine.

L’agenzia Valentine ha un nuovo caso

La segretaria di Nick (Valentine) ci ha sottoposto il nuovo problema sul quale indagare: una ragazza è scomparsa da casa, avventurandosi verso nord per raggiungere Far Harbor e i genitori, i Nakano, si sono prontamente rivolti all’agenzia per chiedere di perorare la loro causa. Se n’è andata per volontà propria o plagiata da qualcuno? Cosa la lega alla sorte dei sintetici? Accompagnati dall’investigatore, facciamo cosi rotta verso il misterioso, mefitico atollo a nostra volta. Comincia cosi, l’ultima espansione di Fallout 4, avente come meta un avamposto “sgarrupato” immerso in nebbie radioattive, in mezzo all’oceano Atlantico. Nuove storie, vite e fazioni accolgono l’incauta Kasumi e, in seguito, il duo investigativo; troveremo, infatti, i nativi del posto che si contrappongono ai sintetici che dimorano sull’isola poiché immuni alle radiazioni e, soprattutto, lontani dall’Istituto. Come se non ci fossero abbastanza attori, l’ultima comunità che bazzica Far Harbor è costituita dai fanatici Figli dell’Atomo, estremisti, discepoli delle…radiazioni e veneratori dell’atomo. L’atmosfera è tesa, palpabile e malsana; parecchio oscura, per chi è abituato al titolo principale (e non ha giocato ad Automatron). I toni fumosi e tetri sembrano tipici dei vecchi noir, ove il protagonista delle storie è un detective. Come potremo notare, la missione principale è differente da quelle svolte per Fallout 4, poiché si differenzia innanzitutto per le ambientazioni che ci immergeranno in un nuovo mondo, quasi avulso dal precedente sia per atmosfera, sia per l’ambiente offerto.

L’isola misteriosa

Il canovaccio narrativo, mantenendo il cuore “falloutiano” strizza l’occhio al noir (soprattutto per via del companion che ci seguirà, esclusion fatta per Old LongFellow), come detto, con un nuovo mix di generi che fanno da contorno al DLC dell’epico gioco di ruolo. L’azione e le scorribande non mancheranno assolutamente, ma il taglio è stato indirizzato verso i dialoghi, le interazioni tra noi e gli NPG; osserviamo, infatti, un tessuto conversativo più ricco che nel titolo principale e probabilmente più bilanciato “moralmente”, che ci permetterà di scoprire l’isola e tutti i misteri che aleggiano e permeano l’atollo e tutti gli interessanti abitanti a partire dalla nebbia radioattiva. Senz’ombra di dubbio è la caratterizzazione grafica che più si mostra, quasi a farci dimenticare le lande desertiche dell’apocalisse nucleare che si è abbattuta sul mondo. Forse l’orpello estetico di maggior spicco, che conferisce un indubbio fascino oscuro che si discosta da quanto visto finora. La qualità del motore grafico rimane sempre la stessa, tuttavia, con i vari rallentamenti dell’engine che si possono ancora rilevare nelle diverse sessioni di gioco, per nulla immutate rispetto l’originale e la suggestività del titolo, più che all’implementazione, è dovuta all’atmosfera che si è creata attorno Fallout. Nonostante l’eredità tecnica altalenante, possiamo dire che il design quasi lugubre e oscuro, con le malevole nebbie che nascondono nuove aberrazioni marinare come i Gulpers, i Lupi e i Fog Crawlers, ci è piaciuto particolarmente; con la direzione artistica che ha puntano forte nel tratteggiare gli avamposti delle tre fazioni e la manciata di nuove armi e armature di stampo acquatico oltre che, come accennato, i mostri mutati, incroci tra Deatclaws, calamari giganti, granchi e mantidi, mai visti prima.

Le nebbie si diradano

Finalmente il DLC che aspettavamo; certo il prezzo è alto, forse troppo, ma abbiamo tra le mani un nuovo gioco che ci catturerà per una dozzina di ore riportando l’asticella a un livello più alto di dov’era sprofondata con i primi due contenuti scaricabili. L’isola è un universo a parte, dimentico del clima torrido e assolato del Commonwealth e con un habitat tutto proprio, malsano e fumigante. Le atmosfere evocative (con il nuovo mondo di stampo marinaresco implementato quasi ex-novo), create grazie a una storia convincente e “immersa” nelle nebbie, il consueto, coinvolgente, gameplay di Fallout, oltre che un parco personaggi interessante hanno ridestato la nostra curiosità, anche se i gamers con un alto livello d’esperienza se lo berranno tutto d’un fiato poiché la difficoltà sembra rivolta più a giocatori di livello 20 o giù di li…a parte una noiosetta quest di DiMA (chi sarà mai, costui?) che per il periodo della missione ha “ridotto” il gioco a un puzzle game con le dinamiche delle Officine incrociate a Tetris 3D.

Pregi

  • atmosfere intriganti
  • storia principale molto coinvolgente
  • un mondo, nebbiosamente, tutto nuovo

Difetti

  • DLC caro  
  • “vecchi” rallentamenti conosciuti

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8

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