Ormai lo sapete, non c’è pace per BioWare ed EA, che fin dal debutto di Anthem, si ritrovano a gestire critiche da parte della community. Dopo essere stati sommersi da richieste di rimborso dagli utenti PS4 che hanno riscontrato blocchi e brick alle proprie console, BioWare è stata accusata di aver avuto un comportamento scorretto per aver mostrato delle feature che non sono poi state inserite nella versione completa del gioco.
A rispondere a queste accuse su Reddit, ci ha pensato il lead producer, Ben Irving, che sostiene di esser stati fin troppo trasparenti con la community, e la cosa gli si è ritorta contro: “Il prezzo della trasparenza è che le cose cambiano. Abbiamo fatto del nostro meglio per mostrare quanto più possibile del nostro percorso, ma sapevamo che qualcosa sarebbe cambiato. C’è chi sarebbe stato felice e chi no. Purtroppo è il prezzo dell’onestà”.
Irving non si ferma qui, dichiarando che: “Lo sviluppo di un gioco è fatto di cambiamenti. Ci sono milioni di motivi per cui un’idea si evolva e cambi col tempo, succede con ogni gioco. Abbiamo condiviso quanto più possibile, ma qualcosa cambia sempre. L’onestà ha un prezzo, e la motivazione per cui alcune cose di cui avevamo parlato non sono state realizzate, non è la disonestà, ma l’evoluzione delle cose durante lo sviluppo”.
Per quanto le parole di Irving possano essere condivise, vogliamo fare l’avvocato del diavolo e chiedere come mai, se l’onestà e la trasparenza sono così importanti per lo studio canadese, non sono state divulgate queste modifiche almeno prima del lancio?
Link di riferimento: http://gamingbolt.com/anthem-developer-speaks-out-about-missing-features-in-final-release-we-were-transparent-not-dishonest
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