"Sogni e Ansia" - Awkward Dimension Redux disponibile su Steam

"Tutto quello che desidero nella vita è di essere compreso, e di comprendere meglio me stesso".

I sogni sono misteriosi, imprevedibili e tendono a ripetersi. Ci invogliano a cercare un'interpretazione, eppure non è per niente facile capirli.

Awkward Dimension Redux è un gioco basato sui sogni, e riesce benissimo a riprodurre quella stranezza e quell'intimità che li caratterizza. Si tratta di un ammasso di idee che superano la logica e qualsiasi tentativo di comprensione.

Questa simulazione di una camminata, dura circa un'ora, e presenta 18 brevi sezioni. Le interazioni possibili si limitano al camminare, saltare, ispezionare e raccogliere oggetti. Sono inoltre presenti dei puzzle elementari, oltre ad alcune sezioni nelle quali il giocatore ha poco, o niente, controllo su quello che succede.

Creato da Steven Harmon, un liceale residente a Denver, il gioco è in parte un'esplorazione surreale, e in parte un progetto artistico di un adolescente abituato a convivere con l'ansia. Esplora l'angoscia della vita, così come le terribili meccaniche delle relazioni tra ragazzi.

Proprio come in “That Dragon, Cancer”, spesso le metafore nascondono messaggi importanti, ma, al contrario dell'epico gioco creato dalla famiglia Green su un bambino che convive con un cancro terminale, la realizzazione di questo gioco è stata molto più semplice.

Awkward Dimension Redux uscirà su Steam il 21 ottobre, e ambisce a raggiungere i livelli di umorismo visti in The Beginner's Guide e Thirty Flights of Loving, il tutto condito occasionalmente da tecniche cinematografiche presenti anche in Virginia. Ecco le parole di Harmon:

"In origine, il gioco era un insieme di sogni che avevo riportato nel diario che tengo vicino al letto e che aggiorno non appena mi svegli. Una volta create le ambientazioni e rimesso in scena il sogno, avrei potuto viverlo un'altra volta. Sarei stato in grado di viverlo in modo lucido, e avrei potuto perfino psicoanalizzarmi attraverso la mia personale interpretazione di quello che accade nel mio subconscio."

Il percorso scolastico di Harmon prevede anche lo studio di recitazione e psicologia, due fattori che hanno una grossa influenza sul suo lavoro.

"Il gioco è diventato un mezzo per affrontare il significato dei sogni, le mie aspirazioni nella vita e le paure che ne susseguono, invece dei sogni stessi. È la rappresentazione di un periodo della mia vita dove chiunque, se guarda attentamente, può spiare quello che succede nella mia testa, imparare tutto quello che c'è da sapere su di me relativo a quel periodo, e poi andarsene."

Awkward Dimension Redux tende ad illustrare i sogni come se fossero un videogioco.
In uno di questi, ad esempio, si deve attraversare una strada molto trafficata, in un altro, invece, ci troviamo dentro ad un labirinto.

Queste ambientazioni tipiche dei videogiochi, però, sono spesso presenti nei sogni e indicano uno stato d'ansia. I giochi ci permettono di sconfiggere l'ansia legata ai rompicapo e alle sfide, cosa che invece nei sogni non ci è permessa. Il creatore del game ha poi dichiarato:

"I sogni hanno una bellezza particolare. Non ha a che fare con la loro natura surreale, ma piuttosto col fatto che sono un sistema perfetto di loro stessi e all'interno di loro stessi. I sogni non seguono le nostre regole, perché hanno un set di regole tutto loro. Il giocatore casuale non sarà in grado di comprendere il gioco, né di vedere il filo conduttore che lega un sogno all'altro... ma la cosa non è un problema, perché si tratta di una conversazione."

Harmon confessa che completare il gioco era diventata una sorta di ossessione, anche durante il proseguo della sua carriera scolastica.

"Tutto quello che desidero nella vita è di essere compreso, e di comprendere meglio me stesso, e penso che i videogiochi siano l'unico mezzo per riuscirci".