bin laden ha scritto:
Bene eccomi con una storia locale:
Qualche anno fa, un ragazzo (Alessandro) stava guidando in strada per tornare a casa dopo esser stato in discoteca, durante il viaggio di ritorno sul lato della strada vede due ragazzi fermi, immobili che stanno proprio sul margine della strada. Alessandro si ferma per vedere se c'erano problemi e loro gli dicono che semplicemente "non sapevano come andarsene" , visto che sembravano ragazzi tranquilli decide di accompagnarli. Entrano in auto e uno dei due è a maniche corte e faceva abbastanza freddo, allora gli dá una giacchetta che aveva nel cofano, durante il tragitto parlano di varie cose, ogni tanto Alessandro chiede "dove vi devo lasciare" e rispondono di continuare sempre avanti lungo la strada. A un certo punto mentre parla, Alessandro si accorge che i due "passeggeri" non sono più in auto, si agita, ma visto che aveva un pò bevuto, pensa che sia stata la sua immaginazione. Torna a casa, e il giorno dopo ancora scosso dall'evento, racconta quel che è successo la notte prima alla madre, la madre gli dice che sará stato il fatto che ha bevuto, tuttavia quando fá i nomi dei due ragazzi, la madre rimane perplessa, gli dice di seguirlo in macchina, la madre guida e lo porta al punto dove Alessandro aveva trovato i ragazzi, e quest'ultimo chiede spiegazioni alla madre. La madre senza dire nulla prosegue più avanti, va davanti a un cimitero, si pareggia, entrano, e porta Alessandro davanti due tombe, dove c'erano i nomi dei due ragazzi morti, e solo allora la madre dice al figlio che il punto in cui l'ha trovato è dove quei due ragazzi sono stati investiti da un auto anni prima. Accanto a una delle due tombe c'era la giacchetta che aveva dato al ragazzo la sera prima.
questa è una storia di Edgar Allan Poe, solo che non c'erano né Alessandri né discoteche, ma una giovane ragazza che poi si scopre essere morta