Sebbene ormai impieghi gran parte del mio tempo da videogiocatore nei giochi multiplayer online, la mia attitudine resterà sempre il videogioco 2D, singleplayer, e magari in 8bit anziché 16. Nell'ultimo periodo ho ripreso giochi che avevo finito in passato, ma continuano ad essere aggiornati gratuitamente a distanza di anni e questo è praticamente il contrario di quello che accade nel mercato dei videogiochi odierno. E' così che mi sono ritrovato a giocare a Shovel Knight - King Of Cards (espansione che aspettavo da tempo, ma poi quando è uscita, gli impegni e le produzioni AAA più recenti mi hanno distratto). Mi ritrovo anche ad esplorare ancora una volta l'immensa mappa di Blasphemous a seguito dell'aggiornamento crossover Strife and Ruin.
Risultato? Non mi accorgo del tempo che passa quando gioco a queste perle, impegnative come la merda, ma sempre genuine e oneste. La stessa esperienza che mi regalò anni fa Cave Story, altro gioco dal cuore grande e praticamente ancora gratuito per chi lo desidera.
Sarà la mia devozione per la pixel art e la chiptune? O forse i giochi 2D avranno sempre un magnetismo che non riscontro più nelle nuove costosissime produzioni? Una cosa è certa, il videogioco è una cosa più intima e affascinante di quello che sta uscendo negli ultimi anni. E non è un'affermazione populista, perché supporto e aspetto con ansia ogni titolo AA o AAA che sia, ma il piacere di imparare dai propri Game Over ed essere ogni tentativo sempre più vicini alla perfezione, è qualcosa di così diverso dai Battle Royale F2P o a pagamento che siano.