Titolo: LEGO Jurassic World
Genere: azione-avventura
Piattaforma: Xbox One
Sviluppatore: Tt Games
Publisher: Warner Bros. Interactive Entertainment
Data di uscita: 11 giugno 2015
Lo sappiamo, lo sappiamo. Stesso titolo usato per Lego Batman 3; ci ripetiamo perché lo sviluppatore è sempre il conosciutissimo Tt Games e il gioco segue, in ordine temporale, proprio quello dedicato al cavaliere oscuro in mattoncini, il quale, a sua volta segue la scia dei primi Lego games ormai conosciutissimi.
Finora i Traveller’s Tale hanno saputo sfruttare al meglio la scia cinematografica dei film dai quali attingevano idee e spunti; è anche vero che si è sempre trattato di pellicole con umani o quantomeno eroi antropomorfi. Dedicarsi anche al mondo animale può essere un’impresa non da poco perché di dinosauri si tratta: quali puzzle ambientali potranno essere sbloccati da un brachiosauro? Una colossale abbuffata di frasche? Le caratteristiche distintive dei vari sauri possono essere meno marcate rispetto a un personaggio che sputa il fuoco, uno che diventa invisibile e via dicendo. C’è una certa curiosità, comunque, non si discute; c’è anche una certa speranza di vedere le dinamiche rinnovate: è da ormai troppo tempo che ci trasciniamo la stessa giocabilità che, seppur immediata e divertente nel breve, alla lunga può essere stantia. Ora è il turno del successo al botteghino dedicato ai lucertoloni giurassici, Jurassic world, appunto. Joypad alla mano, scopriamo subito se il titolo ha il mordente delle creature del film o se si limita a graffiare e poco piu’.
Anche in questo caso, possiamo e vogliamo riesumare un titoletto. L’ennesimo. Il gameplay ricalca, com’era ovvio immaginare, tutti gli altri LEGO games; la trama è sotto gli occhi di tutti: si attesta su quella dei quattro film di Jurassic Park, compreso l’ultimo. La scelta del lungometraggio è tutto quello che dobbiamo fare, una volta terminata la presentazione. Non siate curiosi subito, prima di lanciarvi sul nuovo, dedicatevi a riscoprire le tre vecchie pellicole: troveremo tutte le parti topiche, riviste come solo Lego sa fare. Le scene salienti ci sono tutte, forse manca un po’ di personalità che emergeva dai precedenti titoli poiché sicuramente più eterogenei in termini di personaggi e novità introdotte e/o reale uso dei protagonisti. Diteci: si è mai visto un velociraptor costruire qualcosa? Si, certo, sempre di fantasia si tratta, però abbiamo trovato più funzionali gli eroi che non i grandi sauri. Filosofia a parte, il gioco non si discosta dagli altri, si tratta di percorrere tutte le aree e spaccare a più non posso, racimolando monetine (chiamiamole cosi), e particolari celati, per costruire nuove cose e sbloccare oggetti, opzioni e sezioni di gioco a più non posso, risolvendo i piacevoli enigmi che via via ci troveremo di fronte. Rispetto al passato, scopriremo che non ci saranno poi tante mischie con sgherri nemici, ma più che altro avremo tafferugli animaleschi gestiti come eventi in tempo reale (o QTE che dir si voglia). Il solito amabile gameplay, appena appena rivisto in ottica delle storie “raccontate” dai quattro film preistorici; si gira in lungo e in largo, si rompe ogni cosa possibile per poi accumulare le monetine in un processo compulsivo e quasi ipnotico e si ricreano nuovi oggetti incamerando le stesse per lo sblocco di opzioni/features.
Meno appeal dei supereroi, poco ma sicuro, tuttavia anche ora troviamo piccoli mondi creati come al solito in maniera efficace, distruggibili, interattivi e curati. Paesaggi fatti per essere scoperti, per essere ri-scoperti più e più volte; ogni volta utilizzando un “character” differente per sviscerare tutti i segreti nascosti. Isole coloratissime, vaste e ampie, trasudanti mattoncini da ogni pixel e caratterizzate da differenti scenari e costruzioni. E’ sempre piacevole osservare i mondi lego, proprio per la fantasia adottata nel crearli, quasi fossero reali; in questo caso, (ri)vedere bestioni ormai scomparsi all’opera, è sempre divertente, vuoi per le azioni che facciamo loro compiere, vuoi per la magia che c’è, da sempre, attorno al mondo ormai perduto. Questo, unito alle scene tratte dai film, riviste in salsa comica, non ci lascia indifferenti; come il fatto di poter intraprendere l’avventura con un amico anche se paghiamo dazio per via dello split screen dinamico che in alcune sessioni non è il massimo. La natura plasticosa di Lego Jurassic Park è fedelmente implementata e mossa senza fatica dall’engine grafico, cosi come le riproduzioni realistiche degli omini e sauri che “infestano” il gioco. Grugniti, barriti e versi animali oltre che dialoghi di qualità divertenti completano il pacchetto tecnico che vede il doppiaggio credibile seppur volontariamente comico.
Potremmo usare gli stessi commenti di tutti gli altri Lego videogames, ma vogliamo essere originali. Le dinamiche iniziano a scricchiolare, anche se piacevoli; chi non ha mai provato niente del genere passerà lunghi momenti in backtracking, i più sgamati lo finiranno e lo lasceranno lì. C’è sempre molto da scoprire ma la formula è stantia nonostante i Tt Games riescano di volta in volta a contestualizzare l’ottica Lego a seconda della saga cinematografica, mostrando sempre il loro valore. Non è un titolo noioso, anzi, diremmo divertente, soprattutto se giocato con qualcuno; è solo che vorremmo una vera ventata d’aria fresca (considerando il caldo che c’è in questi giorni, ne trarremmo doppi benefici).
La recensione di LEGO Jurassic World è stata scritta e curata da FranX per GameStorm.it, pubblicata il 20-07-2015
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Agente G
Beh allora è scritta male :P