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Recensione di Crysis 3

Titolo: Crysis 3
Genere: FPS
Console: Xbox 360
Sviluppatore: Crytek
Publisher: EA
Data di pubblicazione: 21 febbraio 2013

New York 2.0

Ci siamo. L’ora X è scoccata, dopo essere stati sommersi da virali a più riprese, su diversi canali mediatici, finalmente anche noi siamo entrati in possesso della nuova fatica Crytek, Crysis 3! L'acquolina non c'è di certo mancata perché i video e le immagini di gioco ci hanno fatto pregustare meraviglie visive, immergendoci in una metropoli ormai in rovina e assorbita dalla foresta. Un ritorno alla natura che non dispiacerà ai più. 

Bene, indossiamo l’endemica tuta aliena ancora una volta e torniamo ad essere il predatore supremo, il re della giungla di questa New York 2.0 (Psycho docet). Non più Alcatraz, si torna all’originale: Prophet.

NYc

Ciò che ha portato la razza umana a subire il declino tratteggiato dalle lussureggianti rovine di NYc non è stata soltanto l’opera dei malvagi Cef, risvegliati da noi stessi, ma è anche farina del nostro sacco. La corporazione CELL, anziché sigillare la tecnologia aliena dopo la loro sconfitta, ne ha sfruttato i segreti agendo nell’ombra, fino a controllare l’intero pianeta. 

Non c’è più Alcatraz questa volta, ma il ritorno di Prophet che dopo un sonno indotto di sei anni, viene destato da un gruppo di sovversivi, affinché aiuti il pianeta a tornare libero dalle influenze di pochi, avidi, eletti. 

Il capo dei rivoltosi, Psycho, torna nuovamente a far coppia con il detentore della nanotuta, dopo la sua liberazione attuata presso una mastodontica struttura marina della CELL. Chi si fosse perso i due prequel, non tema, un’esaustiva intro riassumerà le vicissitudini nostre, del genere umano e dei Cef; una trentina d’anni riassunti in cinque minuti ove tornerà d’attualità un vecchio tema mai sopito, la simbiosi tra organismo e tecnologia, che orienterà la trama secondo cliché hollywoodiani nemmeno troppo scontati.

Re della giungla

Un vecchio ma nuovo eroe è sorto, con una vecchia ma nuova nanotuta in un vecchio ma nuovo campo di battaglia; tutto torna al passato, eccetto il nemico che ora è della nostra stessa specie: il genere umano.

Il risveglio è stato brusco e dopo il ritorno alla vita (se cosi si può dire) scopriamo che le cose sono cambiate, ma per tornare ad essere le stesse di sempre. Il bene che ha bisogno di un nuovo paladino, contro il male strisciante che ha lentamente corrotto la società moderna.

Spezzato il lungo sonno, ci troviamo fin da subito immersi in una nuova realtà al fianco di un vecchio amico; dobbiamo quindi (ri)apprendere le potenzialità fornite dal materiale che riveste il nostro corpo che  fin da subito appare più mastodontico che in passato.

In qualche modo la tuta si è evoluta e fusa con noi, com’è possibile notare dal visore che questa volta appare meno “arzigogolato”, con nuove funzioni quali mappe in tempo reale o la possibilità di taggare avversari nascosti o, ancora, l’hacker-mode di torrette nemiche, serrature e…ben altro. 

Ogni funzionalità della nostra nanotuta è atta ad una perfetta integrazione ambientale, potremo sfruttare ogni elemento a nostro vantaggio, sia esso di natura strategica oppure tecnica. Non temete, gli eventi, come l’azione sono incalzanti e la parte tattica ridotta all’essenziale; non perderemo troppo tempo per passare da un approccio stealth  ad uno meno ragionato puntando ad eliminare ogni cosa in movimento. Non saranno icone più ricche di informazioni a modificare la nostra indole bellicosa e ci “berremo” letteralmente i sette livelli che costellano la nostra avventura. 

Sfruttare le enormi potenzialità di cui siamo dotati, è sicuramente più appagante che limitarci a sparacchiare senza criterio:  sarà certamente divertente costringere al muro i nemici per po sparire in uno “sbuffo di fumo” grazie ad un arco ipertecnologico, potenziato all’inverosimile e di sicuro impatto emotivo.

Crysis 3 ci mette a disposizione il mezzo per diventare il cacciatore supremo, il re della giungla, grazie ai corposi update della nanotuta che troveremo sparsi per i livelli e che ci aiuteranno a massimizzare alcune caratteristiche della stessa, rendendoci sempre più letali, agendo sulle differenti unioni dei power up permettendo di  sfruttarne al massimo quattro contemporaneamente. 

Se le particolari combinazioni forniteci dai poteri della nostra nanotuta ci supporteranno appagandoci pienamente in battaglia, certo non si può dire che l'IA nemica farà altrettanto con i membri del CELL, che al massimo appronteranno tattiche di assalti frontali o laterali e difficilmente ci  sorprenderanno alle spalle mediante strategie di accerchiamento. Più intelligenti sono sicuramente gli alieni Cef che sempre presenti e più arzilli che mai, ci distrarranno per poi tentare di sorprenderci alle spalle oppure direttamente nel nostro angolo cieco. Alla lunga, la mancanza di una IA di alto livello, seppur migliorata rispetto ai precedenti capitoli, può non contare per via della varietà delle situazioni e della giocabilità che strizza l’occhio al genere sand box; ovviamente senza dimenticare  il comparto multigiocatore che minimizza tutte queste mancanze.

Cacciatore o preda?

Naturalmente tutti noi vorremmo rappresentare il vertice della catena alimentare, la risposta è quindi ovvia, cacciatore! la dozzina di mappe a disposizione ci permetteranno di perpetrare i nostri bellicosi scopi in differenti ambientazioni ed ovviamente modalità incarnando il cacciatore o la preda. La scelte è peraltro uno standard ad esclusione guarda caso dell’opzione Hunter, dove alcuni sfortunati giocatori fungeranno da carne da macello CELL ed altri saranno i cacciatori, sulle loro tracce, con arco frecce e…nanotute! 

Forse, a ben vedere, anche quest’ultima non è proprio una novità per il genere, ma con piacere, fingiamo che lo sia. Come ogni altro titolo dedicato all’online avremo tonnellate di personalizzazioni disponibili, oltre che upgrade vari di cui dotare la nostra tuta (da leggere come i più canonici dei perks o skills si voglia), e una scelta tra le quattro classi di partenza di cui incrementeremo le potenzialità dopo averle sbloccate…avviene un po come per la maggior parte dei titoli che sfruttano la rete, è prevista  la crescita del giocatore dotandolo di skills più incisive man mano che si effettuano i vari scontri live. 

Le modalità di gioco offerte da Crysis 3, oltre alla sopra citata modalità Hunter,  troviamo le canoniche sfide come le varianti dei Deathmatch o catch the flag o, ancora, CELL contro Ribelli. Le varie fasi di matchmaking sono indolore, cosi come gli effetti di sporadici lag; l’unico pericolo della rete sono alcune armi forse troppo esagerate, come volume di fuoco e i “camperisti” che usano l’invisibilità per colpire a tradimento, sfruttando al massimo le asperità del terreno e degli ambienti. 

Crysis 3, introduce un meccanismo che penalizza chi colpisce esclusivamente dalla distanza perché non contano solamente le uccisioni per incrementare i vari bonus bensì le dog tags, ovvero delle piastrine di riconoscimento che premieranno i cacciatori più dinamici. I giocatori dinamici sono quelli che, operandosi nell'area di gioco, riusciranno a godere anche di un parco armi notevolmente migliorato riuscendo a comporre un proprio arsenale formato da una ventina di pezzi, sia umani che alieni; con alcuni “giocattoli” nettamente più potenti di altri. E' bene studiare minuziosamente i livelli  da affrontare in modo da  non farsi cogliere impreparati.

Per gli amanti dei numeri e delle statistiche, Crysis 3 offre un sistema statistico Xbox Live più o meno utile che mostrerà l'andamento delle nostre battaglie in rete  

Welcome to the jungle

La paventata libertà di gioco, ci regalerà spettacolari, cinematografici scorci panoramici nei quali torreggiano fatiscenti grattacieli ormai in rovina, assorbiti dall’ambiente circostante; giusto per riagganciarci al cappello d’apertura, lo abbiamo considerato come un ritorno alla natura, un’involuzione del genere umano dovuta però a cause esterne. L’acqua cristallina e la lussureggiante vegetazione invogliano alla continua ricerca, quali novelli Tarzan, delle nostre prede, con la costante speranza di scorgere nuovi emozionanti paesaggi che, infatti non mancheranno. Troppe volte ci siamo soffermati affascinati nella giungla urbana, osservando tartarughe o cerbiatti sgambettare tra carcasse di auto sparse qua e la; altrettanto tempo lo abbiamo speso a scrutare infiniti particolari che sottolineano la cura posta in questo progetto dagli sviluppatori. 

Difficilmente vedremo sangue rosso, ma godremo di meravigliosi effetti particellari di alcune armi e pirotecniche esplosioni una volta colpite le “cose” giuste;  leggermente approssimativa risulta tuttavia la fisica applicata al gioco, non è raro osservare persone balzare scompostamente anche se appena leggermente colpite.

Per quanto riguarda il comparto sonoro di Crysis 3 , esso segue pari passo la narrazione, sottolineandone i passaggi significativi con cambi di tonalità e musiche più cupe fino a letteralmente esplodere  nelle situazioni più concitate delle battaglie.  La colonna sonora richiama vagamente quella del precedente capitolo, ma a nostro avviso leggermente inferiore alla precedente risultando leggermente sotto tono non esprimendo un giusto senso di epicità. Una nota va comunque fatta per soundtrack ed effetti speciali che necessitano  di un piccolo ritocco ai volumi perché’ a tratti le musiche sovrastano i dialoghi dei personaggi, un piccolo neo in pratica trasparente che per nulla influisce sulla trama o sul piacere che si prova ascoltando i dialoghi maturi, convinti e convincenti, che s’instaurano tra i protagonisti di questo Crysis 3

Concludendo

Sicuramente tutti avremo lo stesso identico pensiero: stupefacente! No, no, nulla a che vedere con droghe psichedeliche d’indubbia natura, ma è il primo commento che ci viene in mente di fronte alla maestosità tecnica di Crysis 3. Pochi dettagli sono bastati a farci sgranare gli occhi: avete mai visto ruscelli più veri di questi? Vien sete solo ad avvicinarsi alle chiare e fresche dolci acque; oppure agli steli d’erba che creano verdeggianti oceani dai quali spuntano spezzoni di grattacieli in sfacelo. Solo questo basta ad evidenziare una maniacale cura per i dettagli che trapela a più riprese lungo la corta cavalcata verso il Cef Alfa. Ebbene sì, purtroppo il titolo non è lunghissimo, se giocato in singolo. Otto, nove ore bastano per terminare l’impresa ma le stesse tenderanno all’infinito se affrontiamo le competizioni, in multi giocatore. Abbiamo apprezzato anche la trama che si srotola senza intoppi cervellotici ed è funzionale alla nostra cavalcata verso l’inferno alieno. Come abbiamo scritto per Far Cry 3, facciamo lo stesso ora con Crysis 3: è una figata!

Pregi

  • Tecnicamente eccelso
  • Giocabilità e trama
  • Stupendi paesaggi apocalittici
  • Differenti IA, migliorata
  • Doppiaggio

Difetti

  • Longevità
  • Fisica “rag doll” rivedibile
  • IA migliorabile

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 9

La recensione di Crysis 3 è stata scritta e curata da FranX per GameStorm.it, pubblicata il 07-03-2013

Commenti sulla recensione (1)

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Commenti
avatar di Andrem_Dusy
11-10-2019
Andrem_Dusy

Un passo indietro rispetto al secondo Crysis, praticamente l'ho completato usando solamente l'arco... per il resto, i poteri della nanotuta, soprattutto il visore per ''taggare'' i nemici, servono quasi a nulla... Buoni i livelli (ampi) in cui si guida quella specie di mezzo corazzato

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Crysis 3

  • Immagine della copertina del gioco Crysis 3 per Xbox 360
  • Data di uscita:
    21-02-2013
  • Categoria:
    sparatutto
  • Disponibilità per:
    X360 PS3
  • Popolarità:
    0.67 %

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Valutazione del gioco 6.3

L'ultimo voto è stato 6 dato da Andrem_Dusy

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