L'ennesimo capitolo della saga Ubisoft è approdato da qualche giorno sulle nostre console. Trama interessante, innovazioni sicuramente degne di nota... ma il novello Origins sembra comunque non convincere al 100%, sono molte le critiche che vengono rivolte nei suoi confronti.
Ad ogni modo, che il gioco sia piaciuto o meno, ciò che realmente interessa il giocatore è rispondere a tale quesito, ed è un problema che ci portiamo avanti dall'inizio della saga: questo Ac Origins può essere considerato l'ennesima COMMERCIALATA o è finalmente un gioco realizzato col cuore, un tentativo di portare una boccata d'aria fresca nel panorama videoludico?
Utilizzo questa terminologia in onore dei noti critici videoludici Di Donato Carlo e Camerino Marco, che per primi hanno posto a tema il problema di cui vogliamo discutere. Il primo sosteneva la palese natura di "commercialata" di tutti i capitoli successivi al secondo, portando come argomentazione i tempi di sviluppo troppo veloci, i combattimenti costantemente troppo legnosi e poco realistici, e in generale la poca cura profusa da parte di Ubisoft nello sviluppare il gioco, che risulta un prodotto di scarsa qualità rilasciato sul mercato solo per far soldi. Camerino invece ha sempre difeso la saga dell'Assassino insistendo sull'ottima qualità della trama in ogni titolo, sulle innovazioni sempre presenti e sulla necessità di inserire così tanti capitoli "riempitivi" per dar senso all'impalcatura narrativa.
Voi cosa ne pensate? Il dibattito si riapre.