Era il 2015 quando Until Dawn debuttò su PlayStation 4, diventando uno dei titoli horror più apprezzati dalla community, anche grazie alle variegate opzioni di scelte e finali a disposizione del giocatore. Tornato sulla bocca di tutti grazie al servizio PlayStaion Plus che lo ha messo a disposizione dei propri abbonati, è aumentato il coro di voci che chiedono un sequel.
A rispondere ci ha pensato Pete Samuels, CEO e produttore esecutivo dello studio Supermassive. Gli sviluppatori sono nel pieno dello sviluppo del primo dei cinque capitoli che comporranno la serie antologica The Dark Pictures, che si aprirà con Man of Medan: “Quest’antologia nasce dal desiderio di accontentare i fan, e di fare quello che ci piace, ossia creare storie e personaggi senza dover aspettare uno o due anni per farlo. Questa è l’opportunità perfetta per lavorare con un nuovo tema, un nuovo genere e personaggi che si possono sviluppare appositamente per questa storia. Non sei legato a personaggi già esistenti che devi coinvolgere per forza”.
E in un gioco pieno di scelte e finali multipli come Until Dawn, un sequel sarebbe stato effettivamente problematico a causa delle tante varianti: “Se avessimo fatto un sequel, non avremmo saputo chi sarebbe sopravvissuto. Avremmo potuto analizzare i salvataggi di tutti i giocatori, ma la nostra intenzione non era lavorare ad un seguito, ma creare una storia diversa con nuovi personaggi”.
Se ancora non avete giocato Until Dawn, vi ricordiamo che è disponibile nel catalogo di PS Now. Per quanto riguarda invece il nuovo progetto di Supermassive, The Dark Pictures Anthology: Man of Medan sarà disponibile nell’estate 2019 su PS4, Xbox One e PC.
Link di riferimento: http://www.gameinformer.com/2019/05/07/why-supermassive-hasnt-made-until-dawn-2
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