GameStorm

News del 6 giugno 2017

Rockstar parla del finale controverso di Red Dead Redemption


 

Probabilmente non è il capitolo di Red Dead Redemption di cui volete sentire parlare, ma dato che Rockstar ha toccato l’argomento delicato del finale del gioco durante una lezione tenutasi alla Cité des Sciences et de l’Industrie a Parigi, non potevamo non parlarne. Inutile dire che seguono spoiler massicci sul finale del gioco, e se non l’avete giocato, non leggete oltre. Sul serio, non volete rovinarvelo.

Bene, veniamo a noi. Se ancora non vi siete ripresi dal finale del gioco e dalla morte di John Marston (scontata per alcuni, inaspettata per altri), benvenuti nel club. Sappiate che dietro questa decisione ci sono Christian Cantamessa (Lead Game Designer e sceneggiatore) e Sam Houser (co-fondatore di Rockstar Games). La scelta di uccidere il protagonista viene descritta come “fondamentale ai fini della storia”, ma anche “estremamente problematica” per vari motivi, uno di questi è la caratteristica dei titoli “alla GTA” che permettono di continuare a giocare anche dopo aver concluso la storia principale. Da qui l’idea di dare un figlio a John.

Purtroppo per Rockstar, questa scelta portava ad un nuovo problema, sia monetario che pratico, dato che avrebbe dovuto aprire il portafoglio per creare nuove animazioni per i mini-giochi e le cutscene, ma anche per doppiare nuove battute per chiunque interagisse con Jack, figlio di John. Cantamessa elogia Rockstar per “aver avuto le palle” di fare una cosa del genere e dargli corda, quando avrebbe semplicemente potuto ignorare la sua idea, convincerlo a tenere in vita il protagonista originale ed evitare di spendere soldi extra.

È quello che meritate per aver fatto fuori John, cara Rockstar.

Link di riferimento: http://www.dualshockers.com/red-dead-redemption-ending-controversial-decision-rockstar/

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