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News del 19 maggio 2017

Fumito Ueda ci parla dei suoi progetti passati e futuri


 

Di recente, Fumito Ueda, noto soprattutto per i giochi Ico, Shadow of the Colossus e il recente The Last Guardian, ha partecipato alla Nordic Game Conference, e ha parlato sia dei progetti passati, che di quelli futuri.

Vi siete mai chiesti come sono nati i giochi da lui creati? Ad esempio, sapevate che Ico è partito dall’idea di un ragazzino che prendeva per mano e guidava una ragazza? O che per The Last Guardian è partito tutto dall’immagine di Trico seduto su una sporgenza, e un ragazzino che stava sotto di lui, appeso? Ueda dichiara: “Erano solo idee di base. Per Ico sapevo che i due si conoscevano e che lei aveva perso la memoria, ma alla fine del gioco si sarebbe ricordata di lui? Questo non è il finale canonico, ma quello che mi ero immaginato durante lo sviluppo, che poi è cambiato a causa di limitazioni tecniche e gestione delle risorse”.

Per quanto riguarda i suoi metodi narrativi, Ueda confessa che i dettagli della storia non sono la parte più importante, ma che alcune cose devono essere lasciate all’immaginazione, e a tal proposito cita gli haiku, che funzionano alla stessa maniera.

Infine, il game designer ci anticipa qualcosa sul suo prossimo progetto: “Non posso dire molto, ma dopo essere passato da un gioco a mondo chiuso (Ico), ad uno open-world (Shadow of the Colossus), mi sono chiesto se volessi nuovamente lavorare ad un altro open-world, o se volessi tornare ad un ambiente più circoscritto. È così che è iniziato The Last Guardian, e ora che l’ho completato, forse potrei tornare ad un ambiente più simile a quello visto in Shadow”.

Sembra proprio che dobbiamo aspettarci un nuovo open-world da parte sua. La cosa vi piace?

Link di riferimento: http://www.dualshockers.com/fumito-ueda-talks-next-project-narrative-approach-open-world/

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