E3 Sony - Analisi e considerazioni su God of War

Post conferenza E3 di Sony arrivate tantissime informazioni sul gioco che ha riscosso tanto impatto, ovvero il nuovo God of War.

Si tratta sostanzialmente di un reboot, se non dal punto di vista del plot narrativo sicuramente da quello tecnico e stilistico. Lo studio aveva intenzione di eliminare tutto quello che non funzionava e che non si sarebbe potuto sposare con una visione più intima della vita del guerriero Kratos.

Il contesto mitologico non tratta precisamente l’era Vichinga ma quella pre-migrazione, un’epoca nella quale si pensava che gli Dei si trovassero sulla terra, tra gli uomini.

Il bambino presente nel gameplay mostrato in conferenza dovrebbe essere il figlio di Kratos. Il "padre" non capisce la lingua del luogo in cui si trova, quindi resta da capire come il celebre guerriero sia finito in quelle terre.

Kratos, deve sforzarsi per accettare la sua nuova “mansione” di padre e “forgiatore” di un nuovo guerriero. Mostra frustrazione nel dover plasmare un giovane che ancora fatica a cogliere quali siano le effettive priorità. Nel filmato mostrato in conferenza si può anche apprezzare, sul finale, un cedimento del “Dio della Guerra” che pare voler abbracciare il proprio allievo. In tal senso è evidente la scelta del team di sviluppo di conferire al game un’impronta più matura.

Santa Monica pare non abbia ancora intenzione di rivelare il nome del bambino. La trama si baserà molto sulle tematiche del rapporto padre-figlio, su come la paternità possa cambiare l’essenza intrinseca di un uomo. Kratos potrà interagire, tramite l’apposito tasto, con il ragazzo sia in fase di combattimento che di enigmi ambientali.

Da quanto trapelato, sarà presente anche una sorta di struttura RPG e un albero abilità.

Cosa ne pensate di queste informazioni? Vi affascina il nuovo God of War?