Bloodborne è aperto a tutti, parola degli sviluppatori

Jun Yoshino, impiegato nel team di Bloodborne, si è recentemente espresso riguardo la difficoltà del gioco ai microfoni di PlayStation Community. Della proverbiale difficoltà della saga ne siamo già tutti a conoscenza (visto e considerato come Bloodborne sia un vero e proprio seguito spirituale della saga di Dark Souls), ma per quanto riguarda i giocatori meno esperti? Avranno loro la possibilità di goderne? L'intervista è piuttosto lunga (e la trovate al link in basso), e quello che vi proponiamo è un estratto piuttosto interessante.

"Certo, anche i meno abili potranno giocarci. Dopotutto, c'è la co-op", ha infatti detto Yoshino. "Per alcuni potrebbe essere come imbrogliare, ma principalmente è lì per permettere a tutti di aiutarsi a vicenda. Saper giocare è importante, ma ciò non significa che solo gli hardcore gamer possano fruire del nostro gioco"

"Mi piacerebbe moltissimo vedere un classico giocatore di Little Big Planet fare streaming su Twitch di Bloodborne, ad esempio. Sarebbe davvero interessante. Il mio desiderio sarebbe quello di vedere anche i casual giocare al nostro prodotto, magari in compagnia di giocatori più bravi!"

Vi ricordiamo infatti che, come i Souls, anche Bloodborne permetterà la cooperativa con altri giocatori, ma in una maniera molto meno criptica di quella vista in passato. Interrogato riguardo alle ispirazioni artistiche del gioco, Yoshino ha confermato alcuni dei "modelli" presi in considerazione durante lo sviluppo.

"Come abbiamo già detto, il gioco è ispirato a romanzi e film del calibro di Dracula e Van Helsing. Miyazaki, però, preferisce i romanzi ai film, così che possa crearsi sempre un immaginario tutto suo. Quindi, sì, c'è anche Van Helsing tra le principali ispirazioni".

Vi ricordiamo come il gioco sia previsto per fine Marzo esclusivamente su PS4. 

Link di riferimento: http://community.eu.playstation.com/t5/PS4-Games/Bloodborne-Exclusive-Interview-with-Jun-Yoshino/td-p/23062300