Titolo: Knack
Genere: Platform
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: SCE Japan Studio
Publisher: Sony
Data di pubblicazione: 29 Novembre 2013
Quando per la prima volta venne svelato Knack, non ci fu un vero e proprio grido di stupore, che solitamente accompagna le grandi produzioni. Purtroppo si era capito sin da subito che, per quando affascinante, questo robottone Sony non avrebbe reso i giusti onori alla nuova ammiraglia Sony. Si tratta di un action platform game in tre dimensioni, che purtroppo non riesce ad essere incisivo, né per reparto grafico, né per struttura e contenuti. Il sistema di combattimento alla base del gioco risulta essere davvero povero e le dieci ore che separano il giocatore dai titoli di coda, sembrano scorrere quasi esclusivamente tra una manciata di pugni e qualche capriola, utile per contrattaccare i nemici.
La storia non è tra le più incisive, ma non è nemmeno il tallone d’Achille della produzione. I goblin si sono evoluti e stanno attaccando il piccolo villaggio a suon di robot e macchine da guerra. Knack è una creatura composta da varie reliquie, che lo rendono potente, anche se non troppo agile. I movimenti del protagonista, infatti, risultano leggermente macchinosi e per quanto la pesantezza sia giustificata dalla struttura del robot, pad alla mano sembrerà di guidare un peso piuttosto che un poderoso eroe. Proprio per questa pesantezza del personaggio risulta difficile trovare quel breve lasso di tempo che il nemico apre le proprie difese ai nostri colpi, così che i game over si susseguiranno rapidi sullo schermo. Contrattaccare e iniziare la serie di pugni con il giusto tempismo, questo è in estrema sintesi il gameplay di gioco. La capriola poteva essere un valido alleato per variare l’esperienza di gioco, ma questo diverso attacco dall’alto viene il più delle volte vanificato dalla mancanza di un lock sul nemico. La capriola, il più delle volte, non colpisce nel segno. Tanto per capirci, il team di sviluppo avrebbe dovuto inserire un sistema di lock sul nemico, come in Sonic. La mancanza di questo elemento rende davvero difficile attaccare e colpire con la capriola, così che ancora una volta il giocatore sarà costretto a ricorrere ai pugni, pugni e ancora pugni. Anche quando ingloberemo alcuni materiali raddoppiando di fatto la barra energia del personaggio, i poteri del nostro Knack non varieranno e saranno sempre limitati ai pugni. Esistono alcuni attacchi d’aria, ma anche questi nell’economia di gioco risultano limitati e poco incisivi. Nessun potere particolare, in grado di caratterizzare le varie forme che assume il personaggio. Questa mancanza di varietà nei combattimenti si affaccia verso una struttura dei livelli altrettanto ripetitiva. Le ambientazioni, almeno inizialmente risultano molto evocative, ma ogni stage è composto da un corridoio da affrontare e da un’arena chiusa all’interno del quale iniziare una serie sterminata di pugni. Knack è, dunque, ripetitivo.
Come già anticipato poche righe più su, Knack fallisce anche nel tentativo di stupire sotto il punto di vista grafico. Solo il protagonista è bene dettagliato e risulta davvero particolare la sua modellazione poligonale. Le reliquie che lo avvolgono risultano un’idea carina e originale. Peccato che attorno al personaggio non ruoti un comparto di texture degno di questa nuova generazione. Siamo ancora agli inizi e, senza ombra di dubbio, questo elemento pesa sull’aspetto tecnico. Eppure, altri titoli come Killzone hanno saputo già mostrare i muscoli dal punto di vista della grafica, proponendo panorami mozzafiato. In Knack manca anche questo elemento e purtroppo il titolo non riesce a brillare neppure in questo settore. Se paragoniamo questo titolo ad una delle ultime produzioni apparse su PS3 la differenza non è poi troppa. Inoltre, alcuni cali di frame rate fanno davvero storcere il naso e risultano inconcepibili: un titolo che non spreme certamente la console, mostra rallentamenti nelle fasi più concitate dell’azione.
Knack non è un titolo che lascerà il segno in questa nuova generazione. Il personaggio poteva essere carismatico e in grado di allettare il pubblico, per via di una costruzione originale. Purtroppo il sistema di combattimento ripetitivo rende l’azione di gioco non troppo incalzante e anzi finisce per essere davvero noiosa. Il plauso va fatto per la longevità, che supera la media delle produzioni odierne e si aggira sulle 10 ore circa.Per questi motivi il titolo merita a mala pena la sufficienza, certi che Japan Studio recupererà in futuri titoli. Knack è un titolo che potremmo consigliare solo ad un prezzo budget, ma non vale certamente i quasi 70 euro richiesti attualmente.
La recensione di Knack è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 14-01-2014
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leon_mello
A vederlo non mi sembrava cosi bello, adesso che ci ho giocato mi è piaciuto un saco, tiene viene volglia de giocare e giocare finche non arrivi alla fine.. non è un videogioco perfetto ma é da giocarci!!