Titolo: Tower of Guns
Genere: FPS
Piattaforma: Xbox One
Sviluppatore: Grip Games
Publisher: Grip Games
Data di pubblicazione: 10 aprile 2015
Fermi, non cominciate a smaliziare subito. Nulla cui vedere con la bella seppur malsana idea che vi è balenata in mente. Si tratta solo di un ritorno agli FPS che tanto rullavano negli anni 90. Tonnellate di nemici e proiettili da schivare, saltando qua e la, scoprendo nuove armi e power up impossibili. Non c’è sosta, non c’è riposo e l’energia non si ripristina se ci si nasconde, s’imbraccia l’arma e si blasta tutto ciò che si muove, fino alla fine.
Ebbene si: casuale. La generazione delle stanze e dei nemici è dovuta a una routine che li crea in modo imprevedibile, forma le torri e le riempie d’inverosimili armamentari con un solo fattore comune: l’obliterazione dell’incauto avventuriero. Non credete che abbiamo saltato la trama a piè pari: non esiste il canovaccio. C’è solo una cosa da perseguire, raggiungere la cima della torre senza morire. Abbiamo solo una vita, terminata quella, si ricomincia tutto dall’inizio, con una nuova generazione del pinnacolo. Un titolo più indie di cosi, vi sfido a trovarlo… e non è detto che sia per forza un pro. Gli scontri a fuoco saranno furibondi e letali (per noi), termineremo la nostra scalata sempre anzitempo e, apparentemente, la molla che scatta e ci spinge a continuare potrebbe essere l’elevato numero di potenziamenti disponibili, nonostante siamo consci del fatto che sempre le torrette armate saranno i nostri nemici. La sola cosa che esula dalla non-trama è che troveremo altri personaggi che avranno il nostro stesso scopo, ma con motivazioni cosi assurde che nemmeno al grande fratello avrebbero potuto inventare scuse meno plausibili. Si, certo, ogni tanto si ride anche…cosi ci scordiamo dell’assenza dello storyboard.
E qui vi volevamo, almeno, qui volevamo gli anglofoni, che cadessero dal pero, e facessero confusione riguardo alla traduzione. Il cel shading richiama Borderlands, cosi come alcuni assurdi dialoghi ai limiti del non sense. Se a questo aggiungiamo i livelli confezionati com’era in voga troppi anni fa, otteniamo il pacchetto completo di Tower of Guns. Il design grafico è davvero all’altezza dell’adrenalinico titolo e sembra non soffrire minimamente del caos, delle esplosioni, degli effetti sconquassatori che intaseranno i nostri schermi che, seppur tenda a essere ripetitivo, non mostra (quasi) mai il fianco con rallentamenti dovuti all’eccessivo numero di “robe” contemporaneamente sui nostri monitor. Certo, le bizzarrie non mancheranno mai, siano esse relative alle ambientazioni che associate ai concorrenti anelanti la sommità della torre, ma, nonostante tutto abbiamo sempre l’impressione di trovarci all’interno di arene più o meno estese. Si ha sempre l’impressione di oggetti o architetture generate per occupare spazio più di un reale ambiente (per quanto possa esserlo pur con ovvi slanci fantasiosi); tutto sembra fine a se’ stesso, cioè arene in verticale, adatte al solo scopo di giungere in vetta.
Dicevamo, vecchie meccaniche di gioco frullate assieme a un nugolo di stanze e torrette da distruggere. Scelta la difficoltà, possiamo solo morire o salire la torre e vincere cosi il randomico gioco. Potenziamenti e una minima parte di perks-tuning completano questo cocktail indie dal sapore molto retrò. Sicuramente la maggior parte di noi è già avvezza alle (in)dimenticate dinamiche rese celebri dagli Unreal nel corso degli anni, ove la tattica è zero e tutta l’avventura è basata su riflessi ferrei salti e mortali ingaggi. Tutto è enfatizzato dal moderno engine per cui ci troviamo in mezzo a stanzoni pullulanti di mine e proiettili mortali e non serviranno le nostre abilità feline per giungere in vetta, bensì, spesso, una buona dose di cu...ehm…di fortuna tant’è confusionaria ed esplosiva la situazione. Pirotecnica anche riguardo alle sonorità e colonna sonora che, forse, definire tale è avventuroso ma fa il suo lavoro.
Titolo agrodolce, dedicato forse ai meno sofisti e agli amanti degli indie games. La base FPS fa il proprio lavoro e trova salde basi fondate sulla difficoltà e l’adrenalinica velocità (caos) che permea ogni area. La mancanza di trama e la “costruzione” dei livelli faranno storcere il naso a chi non è rimasto ancorato ai vecchi FPS e, anzi, vuole fortemente restare nel presente o, semplicemente cerca qualcosa di più di un mero schizzare a destra e a sinistra eseguendo strafe a più non posso. Il voto finale è la media di una valutazione tecnica e una data da un appassionato di videogiochi che fa della passione il proprio cavallo di Troia.
La recensione di Tower of Guns è stata scritta e curata da FranX per GameStorm.it, pubblicata il 09-05-2015
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