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Recensione di The Elder Scrolls V: Skyrim - Special Edition

Titolo: The Elder Scrolls V: Skyrim - Special Edition
Genere: RPG
Console: Xbox One
Sviluppatore: Bethesda Game Studios
Publisher: Bethesda Softworks
Data di pubblicazione: 28 ottobre 2016

Il Sangue di Drago

Un vecchio, bellissimo racconto è stato restituito alla luce dopo anni di polvere e ragnatele. Varrà la pena mettersi a rileggerlo, oppure, sarà meglio relegarlo in un posto dorato nelle nostre memorie? Skyrim in versione potenziata con tutti i suoi DLC approda sulle nuove "librerie", le nostre console, ma la domanda iniziale resta immutata: ne vale ancora la pena?

C’era una volta

Tutto ebbe inizio nella provincia settentrionale di Tamriel, Skyrim, appunto, 200 anni dopo Oblivion.
Correva l'anno 201 della IV Era e, in seguito all'omicidio del re Torygg causato da Ulfric Manto della Tempesta, si scateno' la guerra civile. Il focolaio è stato appena attizzato e il preambolo è solo il "mite" inizio che presenterà a tutti la nuova minaccia che incombe su Skyrim: il Divoratore di Mondi sta per giungere; chi potrà fermarlo? Molto brevemente il “tomo” è riconducibile a quanto espresso pocanzi; fortunatamente però, le cose non saranno cosi lineari e le pieghe che la stessa nasconde sono più numerose degli eventi narrati dalla storia principale. Tonnellate di personaggi, mostri e ore di gioco sono sicuramente uno degli aspetti che si possono quasi toccare con mano, tant’è cresciuto Skyrim nel tempo, arricchendosi di volta in volta di DLC che aggiungevano nuove gesta da raccontare. La favola medievale che Bethesda ha rilanciato si perde nella notte dei tempi del 2011 e l’allora Xbox 360 calcava il proscenio mondiale. Ora la versione speciale, comprensiva di DawnguardHeartfire Dragonborn torna sulle console con un adattamento rinnovato seppur mantenga inalterate le quest di allora, la mitologia sviluppata cinque anni fa e le varie corporazioni o gilde cui potersi affiliare rimaste immutate. L’open world che conoscevamo è sempre lo stesso, cosi come le leggi ludiche e ruolistiche che reggono lo stupendo mondo fantasy. Chi ha giocato la vecchia versione, saprà già cosa lo aspetta, quali sono i nemici e dove sono, conoscerà ormai a menadito l’alberatura delle abilità da apprendere e come impostare la propria condotta per migliorare le proprie skill di base con lo sviluppo della propria crescita che è basato sulla progressione delle varie capacità e dell’esperienza legata ad esse che maturerà secondo le azioni eseguite. Volendo possiamo toccare fugacemente anche il sistema di combattimento, ormai conosciutissimo, che deputa un tasto per l’attacco con l’arma destra, uno per la sinistra (o la parata) che possono essere sostituiti dal lancio di magie. Scatto e Urlo saranno attivabili con altri tasti. Ci sarebbe un’infinità di cose da dire a riguardo, ma forse è meglio fermarsi qui per concentrarci su un aspetto che proprio non ci ha convinto, quello tecnico.

Sussurri e Urla

Prima di arrivare alle note dolenti, vorremmo toccare un tasto parecchio bistrattato: la colonna sonora. Leggiamo ovunque news inerenti una non proprio ottimale conversione dei file audio, di conseguenza le sonorità, i brani soprattutto, parrebbero più ovattati rispetto al passato. Chi sta scrivendo ha giocato la vecchia versione di Skyrim per PC, onestamente non ci si palesa questa differenza abissale; anzi, veniamo ancora rapiti dal soundtrack epico come fosse la prima volta! Campionatura “ammorbidita” dalla compressione del formato o meno, non ce ne rendiamo conto, come una colonna sonora hollywoodiana, trasuda ancora la maestosità di un tempo, ci rimane in testa, ci scopriamo a fischiettarla spesso e il crescendo dell’intensità durante le fasi più concitate c’inorgoglisce, quasi, di essere nuovamente al cospetto di The Elder Scrolls. Il resto del comparto audio è fortunatamente doppiato in italiano con il giusto pathos, cosi come clangori ed esplosioni varie seguono il ruolino di marcia di una produzione importante (ok, ok, a volte il sonoro gracchia, ma sono casi).

Un mondo sconfinato

La creatura di Bethesda, è ora all’ennesima potenza, con, in più, la possibilità di sfruttare buona parte delle numerose MOD presenti, anche per le console. Queste modifiche spaziano dall’aggiunta di mere side quest a migliorie grafiche, ma, ahinoi, ci fanno perdere gli obiettivi. Si capisce che non siamo mai stati appassionati di mod, infatti, ne menzioniamo la possibilità d’uso e la facilità (previa iscrizione sul sito della software house) e poc’altro. Vogliamo però parlare del comparto che prima di ogni altro si palesa: quello tecnico. A prim’acchito, come potete costatare dalle foto, le differenze rispetto al passato non si notano, seppur permane quell’aura epica che già all’epoca ci fece sussultare. Purtroppo, testato con mano, troviamo (quasi) i medesimi pixel che si muovono ancora macchinosamente, nonostante tutte le migliorie grafiche pubblicizzate dagli sviluppatori. Il campo visivo è più ampio, questo sì, ma avvicinandosi alle cose appaiono evidenti diverse texture poco moderne ed effetti luce non cosi “fighi”; ad esempio, avendo la mano fiammeggiante, non illumineremo le aree di conseguenza, avremo lo stesso effetto ottico di avere le mani…in tasca. Certo, le superfici saranno più smussate, grazie agli shader, i paesaggi risulteranno immersivi e magnificamente evocativi (come un tempo), l’acqua gode di effetti quasi realistici, però non c’è stato questo salto grafico che ci aspettavamo; siamo rimasti un po’ delusi poiché i bug sono anch’essi rimasti inalterati.

Edizione speciale

La più famosa favola ludica è tornata nuovamente a mostrarsi, ancora una volta. Purtroppo il comparto tecnico non ha subito il restyling che ci aspettavamo: spesso ci scopriamo tornati indietro di cinque anni. Graficamente, pur essendo stabile e fluido, sembra soffrire il peso dell’età, con animazioni un po’ legnose e poligoni non smussati come dovrebbero. L’epicità è rimasta immutata, il fascino e la colonna sonora sono sempre le stesse poderose colonne che contribuirono a reggere il titolo all’epoca e fanno il loro importante mestiere ancora una volta. L’aggiunta di tutti i DLC a un gioco già eterno di per se, e le varie MOD ci legheranno al joypad per tantissimo tempo. I vecchi fan non ce ne vogliano per il voto forse troppo basso: l’impatto grafico ci ha spiazzati, ma tutto il resto può quasi competere con i più moderni RPG. Buon divertimento!

Pregi

  • longevità infinita
  • colonna sonora epica
  • caricamenti veloci

 

Difetti

  • tecnicamente vecchio con i soliti bug
  • prezzo forse elevato, il titolo mostra qualche ruga

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7,5

La recensione di The Elder Scrolls V: Skyrim - Special Edition è stata scritta e curata da FranX per GameStorm.it, pubblicata il 09-11-2016

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