Titolo: The Crew
Genere: Racing open world MMO
Piattaforma: Xbox One
Sviluppatore: Ivory Tower, Ubisoft Reflections
Publisher: Ubisoft
Data di pubblicazione: 2 dicembre 2014
Gli amanti delle corse clandestine, fuori legge e underground apprezzeranno certamente The Crew, titolo automobilistico di Ubisoft, che per certi aspetti strizza l'occhio ai Need For Speed più classici, quelli in cui non si corre all'interno di circuiti tradizionali e dove le regole spesso non contano poi troppo. Alla guida di molteplici bolidi, circa 50 su licenza ufficiale, The Crew porterà il giocatore all'interno di una storia non troppo originale, ma comunque apprezzabile, che sfiora tutti i cliché tipici del genere. Il protagonista è rimasto ingiustamente implicato nell'omicidio del fratello e deciderà di mettersi alla guida per ripulire il suo nome e scrollarsi di dosso le accuse che lo infamano; per questo motivo deciderà di collaborare con l'FBI. Inizia così l'avventura di un agente sotto copertura, storia già raccontata al cinema parecchie volte con Fast & Furious. Insomma, non c'è originalità alla base del prodotto, ma in ogni caso la trama non deve considerarsi come elemento cardine della produzione, dato che siamo in fin dei conti di fronte ad un classico racing game.
Ciò nonostante, la natura specifica di gioco è quella di un Open World, con una mappa vastissima, probabilmente la più grande vista in un videogioco. Le infinite missioni proposte dal titolo si stagliano su un territorio che riproduce il territorio continentale degli USA e, a detta degli sviluppatori, si impiegheranno parecchie ore per giungere da una parte all'altra dell'area di gioco. Ovviamente, si tratta di una prova che difficilmente potrà trovare riscontro pratico, dato che il territorio è intervallato da molteplici sfide e nessuno mai si cimenterà nel raggiungere la parte opposta della mappa di gioco per verificare la veridicità delle affermazioni del team Ubisoft. Ad ogni modo, la mappa di gioco è davvero estesa, tanto da rappresentare uno dei punti più riusciti del gioco. Attraverso appositi menù il giocatore potrà spostarsi facilmente da un luogo all'altro e senza il ben che minimo caricamento. Questa fluidità è certamente uno degli aspetti di gioco più riusciti.
Altro elementi positivo di The Crew è quello dedicato alla personalizzazione delle autovetture. Il garage permette al giocatore di modificare il proprio veicolo nei minimi particolari e da questo punto di vista il titolo Ubisoft non ha davvero nulla da invidiare ai concorrenti. Dalle customizzazioni estetiche si passa a quelle funzionali, con effetti di montaggio e smontaggio a sottolineare il tutto davvero incisivi. Sarà un piacere modificare la propria auto e renderla completamente unica; per questo motivo saranno davvero tante le ore che si deciderà di impiegare in questi menù di briefing prima di scendere in pista. Dopo aver iniziato le varie gare, ci si renderà subito conto di come il reparto più riuscito dell'intera produzione sia proprio relativo al garage.
Mani al volante il giocatore sentirà subito di non trovarsi a proprio agio. Si parte con una guidabilità dei veicoli non troppo curata, laddove ogni mezzo tenderà a slittare in continuazione sulle due ruote posteriori. Il problema inizialmente giustificabile per via di una macchina non troppo performante, non va affatto ad attenuarsi quando si entra in veri e proprio bolidi che invece dovrebbero garantire maggior presa sull'asfalto. Insomma, non è un problema legato a questa o a quell'autovettura, piuttosto un contro a livello di giocabilità in generale. Insomma, non ci si sente a proprio agio alla guida di una qualsiasi auto di The Crew. Questa problematica, comunque, può essere corretta con molta pratica, ma ciò che veramente risulta insufficiente è la fisica di gioco. Salti, sbandate, e sportellate con le altre autovetture risultano assolutamente al di sotto della media. Gli impatti non restituiscono assolutamente sensazioni di crudo realismo e qualche bug e glitch alle volte offre scene da fantascienza, dove l'auto viene completamente sballottata in aria o in linea orizzontale senza apparente motivo. A ciò si aggiunga una IA degli avversari davvero insufficiente e un mal riuscito effetto elastico nelle gare, che dovrebbe in linea teorica mantenere vive le gare fino alla fine, ma che si rivela essere un espediente imbarazzante e non all'altezza delle aspettative.
Oltre alle gare in cui lo scopo principale è tagliare per primi il traguardo, molte delle quali serviranno per avanzare nella campagna principale, The Crew è costellato da infinite sfide, tutte molto varie e valide. Si tratta di prove molte veloci in cui sarà richiesto di mantenere traiettorie ideali, compiere slalom e altro ancora. Oltre a fornire una valida alternativa alle gare tradizionali e mantenere alta l'attenzione del giocatore, queste gare secondarie permetteranno di ottenere potenziamenti per le vetture, spesso necessari per poter primeggiare nelle quest principali. Affrontare queste prove, allora, diventa quasi un obbligo, più che una scelta dell'utente.
Anche a livello tecnico The Crew presenta delle incertezze da non sottovalutare. Da un lato è sicuramente doveroso un plauso al team di sviluppo per aver offerto al giocatore una mappa esplorabile davvero infinita. Riprodurre l'intero suolo americano non deve essere stato facile, soprattutto quando è possibile esplorarlo da costa a costa senza il minimo caricamento. D'altra parte, però, per raggiungere un simile risultato non si è badato troppo a particolari. Del tutto insufficienti gli elementi secondari di gioco, come la flora ai bordi delle strade, con un risultato solo sufficiente per quel che concerne i veicoli. Il motore di gioco sembra quello di fine generazione scorsa, con effetti di luce e mole poligonale non troppo sorprendente. A livello di panorami è difficile trovare uno scorcio d'America che lasci davvero il fiato sospeso al giocatore e il colpo d'occhio generale è solo sufficiente, ma non certamente all'altezza delle aspettative. Particolarmente ispirati, invece, risultano gli effetti correlati ad alba e tramonto. In questi frangenti il cielo si colora di luci che, pur non essendo massimamente realistiche, rendono un'atmosfera particolare e l'intero reparto grafico sembra rinvigorirsi. A queste eccezioni qualitativamente interessanti, si contrappone un livello grafico dei palazzi, nei panorami cittadini, piuttosto scadente e non certamente consono alla nuova generazione videoludica. La vista rimane appagata solo nei panorami all'aperto, come nei vari deserti.
The Crew è un racing open world MMO che non riesce ad ingranare la marcia. Elementi positivi di gioco sono, senza ombra di dubbio, l'ampiezza della mappa esplorabile e la immensa quantità di contenuti offerti: dalle gare (offline e online) alle personalizzazioni dei veicoli. Peccato solo che questi elementi non siano supportati da giocabilità e qualità visiva, che risulta assolutamente altalenante. Non è un titolo che passerà alla storia del genere racing, ma comunque un prodotto sufficiente, che terrà il giocatore incollato allo schermo per parecchie ore, a patto di superare i problemi di guidabilità dei veicoli e di fisica degli impatti.
La recensione di The Crew è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 22-12-2014
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ozzo
anche io mi aspettavo qualche cosa di più. Putroppo anche dalla recensione si evince che il gico non è proprio il massimo. Bello esteso come mappe ma carente in qualità! la cosa grave, che tuttavia vorrei verificare, è la scarsa manovrabilità delle auto! G-PqV... quando lo prendi fammelo sapere così me lo presti ahahahah