GameStorm

Recensione di Ghostbusters

Titolo: Ghostbusters
Genere: TPS
Console: xbox one
Sviluppatore: FireForge games
Publisher: Activision
Data di pubblicazione: 15/07/2016

Non incrociate i flussi

Il nostro primo (e ultimo) titolo sui Ghostbusters risale a quando il C64 era LA macchina per i videogiochi. Ce ne sono stati altri, dopo di esso, l’ultimo, in particolar modo mediamente apprezzato dalla critica, ma il nostro passo è dal primo, strano e incasinato gioco a questo, cui abbiamo messo sopra le grinfie, forse attratti dalla mancanza di un prodotto realmente valido (o, più probabilmente, perché è da tantissimo tempo che necessitiamo di qualcosa in orbita acchiappafantasmi).

Zaini protonici

Non si tratta di un vero e proprio tie-in, piuttosto un modo per sfruttarne il (ri)lancio cinematografico. Il TPS ci può vedere impegnati assieme ad altri tre elementi per sessioni di co-op locali e potremo scegliere tra ben quattro diversi (per caratteristiche) acchiappafantasmi. La storia parte dopo la narrazione filmica, per cui state tranquilli, chi dovesse giocarlo prima della pellicola non dovrà temere spoiler. Per fortuna non facciamo parte del quartetto del film (scusate, siamo nostalgici e le nuove interpreti non ci acchiappano) e la nostra squadra è un insieme di un paio di tizi e tizie diversamente assortiti e scialbi. La quaterna di donzelle si sta concedendo una vacanza, dopo il reboot di Ghostbuster, cosi chi chiamerai? Gli apprendisti citati poc’anzi che, muniti di shotgun, gatling gun e pistole (non chiedeteci il motivo delle armi) oltre agli zaini protonici e le celle di contenimento verranno tirati in ballo per sopperire ai momentanei ruoli vacanti delle titolari per la caccia e il recupero delle entità soprannaturali. Si beh, detta cosi fa pena, in pratica è peggio!

Gozer il gozeriano

Dimentichiamoci anche Gozer. Scusateci, ma siamo moralmente vincolati a piazzare ricordi piacevoli nell’ectoplasmatica recensione. Alla guida del nostro team, dopo il piacevole riscontro della grafica fumettosa ci troveremo in mano uno shooter con visuale dall’alto (uno shooter? In Ghostbusters? Non ricordiamo usassero armi) ove dovremo semplicemente annichilire le progenie spettrali che incontreremo cammin facendo, lungo i 10 livelli di gioco. Detto cosi può sembrare un Ikari Warriors fantasmatico, purtroppo non saremo altrettanto fortunati: sia in co-op sia da soli (coadiuvati da spalle virtuali) la lentezza con cui ci faremo largo nelle schiere nemiche ci farà dubitare di essere in possesso di una Xbox One; tradotto in soldoni, saremo in mezzo a mostri e ridurremo il titolo a uno spara-spara a “capocchia”, preoccupati di continuare a pigiare sul tasto del joypad, piuttosto che cercare di dare un’impronta nostra alle dinamiche di gioco. Gli eventi in QTA? Dimentichiamoli, per favore: aiutano solo a spezzare la già carente dinamica. Il level design, non aiuta a sbrogliare la matassa poiché è caratterizzato da un’ampia superficie sulla quale muoverci, ma priva di mordente; s’incede raccattando bonus sparsi, blastando nemici e catturando fantasmi per sbloccare il prossimo stage. I collezionabili passano in secondo piano poiché la nostra unica preoccupazione sarà di portare a termine le nostre gesta e dimenticare questa funesta rappresentazione nel più breve tempo possibile. Riprovare il livello con un diverso acchiappafantasmi non introduce alcuna novità tangibile a parte armi diverse, tuttavia è trascurabile, anzi vi consigliamo di evitare il re-play proprio per non morire di noia; cosa che nemmeno l’IA aiuta a scongiurare perché spesso troviamo i nostri amici incastrati in qualche strano meandro della mappa. Non abbiate paura, comunque: la difficoltà del titolo è pensata per un bimbo di 6 anni, per cui anche i boss saranno battibilissimi anche con una mano legata dietro la schiena; anche avanzare di livello e potenziare i nostri “beniamini” sortirà effetto pari a zero nel gameplay…e la noia continua.

I nuovi mostri

Risulterà strano ma tolti i bug e i deficit della IA, forse e diciamo forse, il comparto meno sconquassato è quello grafico. Si, certo, potrebbe benissimo stare sulle console di vecchia (o vecchissima) generazione ma almeno il cel shading serve un po’ ad ammorbidire le pessime impressioni avute riguardo la tecnica e la giocabilità. Nonostante le aree di gioco siano diverse, abbiamo sempre l’impressione che ci vengano riproposte semplicemente colorate in maniera differente ma di base, sono sempre le medesime. La palette cromatica è chiara, vivace; da cartone animato, per intenderci. Il design adottato non ci dispiace in maniera, ma è la mancanza di particolari, di dettagli che ci pesano più di tutto. Le ripetizioni appaiono evidenti anche nelle (troppo) estese mappe che ci obbligano a esplorarle, nella speranza di trovare qualcosa che ci dia un sussulto vitale, ahinoi, sempre disatteso: la maggior parte del tempo la sfrutteremo a orientarci nei labirinti, in direzione del boss da imprigionare. Gli stessi nemici sono stati oggetto di pesante riutilizzo “dei prodotti”, verranno introdotti un paio di nuovi mostri per stage e poc’altro. Volevamo terminare positivamente almeno una sessione; invece no, ci tocca sorvolare a volo d’uccello il sonoro del quale rabbrividiamo di fronte al doppiaggio e ai dialoghi e sorridiamo solo all’udire la mitica canzone di Ray Parker Jr che, ripetuta all’infinito ci potrà solo far avere visioni mistiche come Fantozzi.

Loro redivivi, noi redimorti

Titolo svogliato, senza mordente e con il solo appeal del nome. Non ricordiamo giochi cosi scarsi, usciti nel recente passato, e questo fa acqua da tutte le parti: è impalpabile e noiosissimo, funestato dalla lentezza del gameplay e dalla monotonia nel fare sempre le stesse cose e sconfiggere gli stessi nemici più e più volte. Se il film è sulla falsariga del videogioco, sarà un flop colossale. Scusateci, dimenticavamo: c’è l’epico motivo di Ray Parker Jr, ma voi paghereste 40 € per la sola canzone? Noi no. PS: è persino peggio di TNMT: Fuori dall’ombra.

Pregi

  • ehm…grafica?
  • indimenticabile canzone “Ghostbusters”

Difetti

  • noioso, ripetitivo e lento
  • trama e personaggi da dimenticare

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 4.5

La recensione di Ghostbusters è stata scritta e curata da FranX per GameStorm.it, pubblicata il 25-09-2016

Commenti sulla recensione (0)

Ultimi commenti degli utenti

lascia un tuo commento


Scrivi un commento

Commenti
Messaggio non inserito o troppo corto.
 
 

×

Ghostbusters

  • Immagine della copertina del gioco Ghostbusters per Xbox One

Per effettuare questa azione occorre essere registrati.

×

Valutazione del gioco 5

L'ultimo voto è stato 5 dato da ozzo

Valutazione personale N/D

Dai la tua valutazione a Ghostbusters
 

Elenco degli utenti collegati in questo momento su gamestorm

×