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Recensione di Disney Fantasia: Il Potere della Musica

Titolo: Disney Fantasia: il potere della musica
Genere: musicale
Piattaforma: Xbox One
Sviluppatore: Harmonix
Publisher: Disney
Data di pubblicazione: 28/10/2014

Scope danzanti

Fantasia è un classico dell’animazione unita alla musica classica. Chi scrive non ne è mai stato, tuttavia, rapito, appassionato poiché si addormentava sempre. Ciononostante non vi possiamo nascondere il fascino che subiamo ogni qual volta viene passato in TV e, seppur per pochi minuti, non ci facciamo mancare un rapido zapping sul canale che lo trasmette. Ci riporta a tempi lontani, magici e spensierati ove un Topolino apprendista stregone, strappato alle sue quotidiane mansioni di detective, si trova a barcamenarsi tra ippopotami in tutù e scope ballerine. La magia Disney non ha mai avuto eguali e forse mai ne avrà. Nel 2000 è uscita un’altra versione di Fantasia ma la non è mai riuscita a far breccia nei nostri cuori sognanti...e non più bambini.

Harmonix

La bacchetta magica ai novelli stregoni la fornisce Harmonix. Più che un bastone fatato, gli sviluppatori ci conferiscono i virtuali poteri di moderni maghi tecnologici; un semplice gesto con le mani e possiamo domare la musica, assoggettandola al nostro comando. Gli strumenti per renderci gestualmente musicisti, la software house li ha tutti: sono loro gli artefici dei capitoli di Dance Central, Rock Band a Guitar Hero, tanto per andare a ritroso nel tempo. C’è tutto, l’amalgama finale per il perfetto stregone musicale è pronto; bisogna solo posizionarsi davanti a Kinect e lasciarsi trasportare dalla musica, dalla voce narrante e dal nostro mentore, il mago Yen Sid, attraverso scenari onirici e canzoni, una trentina circa, di tutti i generi. Una dedica particolare a chi ha il ritmo nel sangue e ha un fanciullo interiore da tirare fuori.

Direttori di suoni

O apprendisti stregoni. Come ha saputo dimostrarci l’amabile topo della Disney, tutti possiamo creare sinfonie, o meglio, orchestrarle, lasciandoci trasportare dalla magia della musica. Un tutorial di quattro brani è il cappello introduttivo al rythm game di casa Harmonix; serve a noi per apprendere i gesti per controllare la melodia e serve al nostro tutore digitale per darci l’accesso al mondo di fiaba. Non si perde ne’ si muore mai, siamo in una favola, non avrebbe senso la sconfitta. L’errore musicale è punito con un momentaneo abbassamento del suono, nulla più. All’inizio non daremo peso alla cosa ma, proseguendo con il gioco, non vi nascondiamo che un minimo fastidio lo causa. Disturbo più che altro psicologico, una volta inanellata uno streak di battute importanti, vedersele interrotte e ricominciare, beh, infastidisce un po’ seppur rappresenti un qualcosa d’irrisorio e irrilevante, buono sostanzialmente a gonfiare solo il nostro ego. I movimenti base non sono eccessivi, il solo trucco è di andare a tempo e cercare di non impazzire quando le tracce da tenere si sovrappongono; il caos aumenterà quando le canzoni sfoggeranno metriche più frenetiche e forzeranno battute più sincopate e mantenere la coordinazione risulterà più ostico. Il gameplay è diviso in una fase esplorativa, se cosi possiamo dire, perché si tratta di spostare la telecamera lungo un panorama quasi statico e scovare “oggetti” nascosti mediante l’utilizzo di una Musa da muovere velocemente per rivelare i particolari strumenti celati nelle ambientazioni che andranno ad arricchire quelli a nostra disposizione durante la sessione coreografica e aumenteranno le sonorità delle nostre jam sessions. Sicuramente più interessante sarà la parte musicale, descritta poc’anzi, ove sarà inevitabile andare a tempo seguendo tutte le frecce luminose che appaiono via via a schermo.

Pur sembrando un titolo solo da seguire rigidamente, Fantasia: il potere della musica  mostrerà che non sarà proprio cosi canonico: una buona dose di creatività è cosa apprezzata. Sbloccando opzioni e strumenti, sarà possibile variare la battuta, le tonalità, lo stile del brano e riarrangiarlo (quasi) come più ci soddisfa, magari aggiungendo sintetizzatori vocali o una batteria di ottoni in corso d’opera. Non è un titolo sportivo, ma chi conosce la piattaforma Kinect sa’ già che è necessaria una minima dose di movimento e si bruceranno delle calorie per gesticolare di fronte alla telecamera; quindi maglietta e pantaloncini ci eviteranno di sudare le fatidiche sette camicie. Punteggi maggiori possono rappresentare maggiori trasformazioni e colorazione delle ambientazioni pseudo-statiche pur restando in tema cartoonistico troveremo nuovi dettagli da scoprire (e gustarvi l’enorme tartaruga marina!).

In fondo al maaaaar

Cominciamo dall’inizio, vi va? Terminata l’introduzione, ove il narratore e Yen Sid ci avviano alle arti magiche, partiamo con il gioco vero e proprio, una colorata esperienza musicale in cui i colori sono la colonna semi-portante dell’intera struttura. Dicevamo che è un mondo di fiaba, se non ci fosse l’accurato design e palette a supporto di quest’universo fantastico, tutto il comparto ne uscirebbe ridimensionato e gli influssi ricadrebbero sull’intera esperienza sonora. Le ambientazioni, da quella acquatica, nostro riferimento, che richiama le spassionate location della Sirenetta, sono pulitissime e solari (anche in fondo al mare). Il taglio “registico” è più orientato ai piccoli che ai grandi ed è giusto cosi. La favola musicale deve essere intesa proprio per loro, con paesaggi ammiccanti più ai fumetti che ai cartoni animati, poiché sono piuttosto statiche, fatto salvo alcune animazioni che servono per non annoiare troppo gli imberbi pargoli, tra una sessione e l’altra. Graficamente il titolo è solo apprezzabile, forse caotico durante le jam session, ove ci ostineremo a seguire il fondale opaco, a discapito delle tracce/frecce in primo piano che scandiscono il ritmo. Non dovendo muovere tonnellate di pixel, il motore grafico svolge il suo compitino con semplicità e la piattaforma dotata di telecamerina ne trae vantaggio perché fatto salvo alcuni movimenti in profondità, risulta precisa e mai frustrante per le mancate esecuzioni.

Applause

Il core, il nucleo di Fantasia: Music Evolved è naturalmente il comparto sonoro; per questo abbiamo deciso di menzionare uno dei trenta brani, come sottotitolo. E’ divertente ascoltarne le varie versioni, cosi come lo è interpretarle e dirigerle a suon di gesti “magici”. Come gusti personali abbiamo preferito quelle più moderne, remixate o meno, proprio per attinenza al periodo in cui viviamo. Detto questo, la lista di canzoni, che tocca anche Lady Gaga, sfora dalle atmosfere classiche cui il film Fantasia ci ha abituato e coccolato; di disneyano ha solo alcuni tocchi grafici, ma questo non lo abbiamo trovato fastidioso, anzi! Provando a immaginare il titolo come mera appendice del lungometraggio, quindi scandito dalle sole musiche classiche, non lo avremmo trovato cosi intrigante, bensì noioso e troppo ancorato al passato. Ben vengano quindi tutte le rielaborazioni dei brani musicali, soprattutto le canzoni più briose (pop) più ritmate e al passo con i tempi nonostante possano apparire distante per concezione dalla filosofia Disney... applause!

Apprendista stregone

Dedicato a tutti quelli che hanno sempre un fanciullo interiore che non vuole crescere, ma anche coloro che anelano un titolo spensierato, coreografico e che possa aggregare un paio di elementi del nucleo familiare facendo sudare tutti a ritmo di musica. Una lieve rinfrescata e riscoperta di Kinect, che aveva bisogno di un soggetto che l’aiutasse a non esser dimenticata; qual miglior esperienza che quella di impersonare un nuovo Apprendista Stregone? Seppur ben lontani dai toni dell’omonima pellicola, vuoi per ambientazioni che per colonna sonora che abbraccia tutto il panorama musicale, introducendo canzoni diverse tra loro, dai brani di musica classica a quelli popular, possiamo considerare questo Fantasia: Music Evolved un buon gioco che ammicca solamente, alla Disney, mantenendone solo il nome e poco altro.

Pro

  • kinect preciso
  • divertente in due
  • numerosi brani musicali di vari generi
  • colorato e pulito e cartoonistico ma...

Contro

  • ... graficamente non eccelso
  • alla lunga può annoiare

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7,5

La recensione di Disney Fantasia: Il Potere della Musica è stata scritta e curata da FranX per GameStorm.it, pubblicata il 12-11-2014

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