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Recensione di Attack on Titan 2: Final Battle

Titolo: A.O.T. 2 (Attack on Titan 2)
Genere: Azione / Tie-In
Piattaforma: PlayStation 4 / Xbox One (testata) / Nintendo Switch / PC
Sviluppatore: Omega Force
Publisher: Koei Tecmo
Data di uscita: 5 luglio 2019

“Il momento di maggior pericolo è quando si sta tutti tranquilli…”

…E in quel di Omega Force e Koei Tecmo, dopo il riuscito Attack on Titan 2, si dev’essere creata una grande tranquillità, per lo meno in merito ai lavori sul tie-in che ripercorre le vicende di Shingeki no Kyojin, opera di grande popolarità ideata da Hajime Isayama.

Il pericolo, in questo caso, è rappresentato da una serie attualmente in produzione, non conclusa: talvolta le trasposizioni videoludiche di un manga/anime riguardano franchise ancora in corso e, offrendo ai giocatori i contenuti di una precisa stagione, necessitano, con il proseguire della controparte, di un nuovo capitolo che ne segue la scia.

È successo con l’interminabile Naruto, accade ancora con One Piece, potrebbe verificarsi con il sorprendente My Hero Academia e Attack on Titan non fa eccezione. Se, però, la prima e la seconda stagione di A.O.T. sono state raccontate da due videogiochi distinti, alla corposa terza ondata di episodi dell’anime è stata dedicata una riedizione di A.O.T. 2 che, sostanzialmente, può essere inquadrata come una sua espansione in termini di meccaniche e modalità.

Con le suddette aggiunte, ovviamente, racconta le vicende della Season 3; la nostra prima perplessità sta nel constatare che, per i possessori di A.O.T. 2, l’upgrade-pack è acquistabile ad un prezzo un tantino “GIGANTE”: 49,99€.

Il lavoro del team di sviluppo, con questo update, rappresenta sì una riedizione completa (per il momento) dello scorso capitolo ma anche un’espansione che, in base al rapporto longevità-qualità/prezzo, è da valutar bene per chi ha già messo mano al portafogli per l’acquisto del precedente tie-in.

“Prima o poi… riusciremo ad abbattere le mura che nascondono la verità”

Come accennato, Final Battle è “un’evoluzione” di A.O.T. 2: il secondo tie-in della serie è presente per intero, e invariato, in questa nuova versione. Per questo motivo, vi rimandiamo alla nostra precedente recensione per quanto concerne l’offerta ludica “base” e le sue meccaniche di gameplay.

Questa nuova edizione non mantiene l’espediente narrativo del “Diario del Cadetto” attraverso il quale i giocatori hanno potuto rivivere gli avvenimenti dell’anime sotto la prospettiva differente di un personaggio originale da loro creato.  La Terza Stagione, invece, viene narrata da una Story-Mode a sé stante chiamata “Modalità Episodio Personaggio” da giocare nei panni dei precisi protagonisti delle vicende (ad esempio Levi Ackermann - in prevalenza -, Hanji Zoe, Mikasa Ackermann, Armin Arelet, etc.).

Si tratta di una scelta discutibile dal punto di vista della continuità con l’opera precedente ma anche sul lato pratico, data l’eliminazione di tutte le componenti RPG introdotte in passato per potenziare il proprio alter-ego “ammazza giganti”. Il tutto, pur basandosì su una controparte animata intrigante, diventa presto ripetitivo o, talvolta, banale.

Senza farvi spoiler relativi alla trama, alcune missioni sembrano poco curate, quasi una semplice forzatura finalizzata a conferire un minimo di gameplay alla narrazione: in particolare, una quest che doveva raccontare un momento importante della trama, si è presentata come un ripetitivo e per nulla accattivante “premi il tasto al momento giusto”.

Pur sforzandosi il minimo indispesabile, Final Battle fa il suo dovere di tie-in: dal piano per sigillare la breccia nel Wall Maria, al conflitto con Kenny Ackermann e gli uomini del reparto Centrale del Corpo di Gendarmeria, passando per il “colpo di stato” e le vicende della famiglia Reiss, dalle Lance Fulmine agli scontri finali di Shiganshina, la terza stagione è ben raccontata (con i doverosi “tagli” e “adattamenti” videoludici); sono inoltre presenti due sequenze narrative distinte, quella principale e quella che segue il punto di vista del soldati del 104º Corpo di Addestramento Reclute, oltre ad alcune missioni “extra” che allungano la longevità complessiva (non eccezionale).

Dispiace, però, che il team non abbia scelto di mantenere le stesse dinamiche di A.O.T. 2.

Riconquista il Territorio è, invece, l’altra new-entry tra le modalità disponibili. Non direttamente collegata agli eventi dell’ultima stagione di Shingeki no Kyojin, ne incarna l’essenza: scelto un personaggio, si ha il compito di liberare dai Giganti i territori attorno alla propria base espandendo, missione dopo missione, il controllo sull’area. Ritornano, qui, quelle meccaniche ruolistiche che permettono di vivere con maggior coinvolgimento gli scontri per la salvezza dell’umanità.

In merito al gameplay in senso stretto le aggiunte ci sono ma non convincono totalmente. Al riuscito, seppur alla lunga ripetitivo, combattimento contro i Titani, si aggiunge, per ragion di trama, quello contro altri esseri umani. Lottare contro altri soldati, utilizzando le lame, non è però così piacevole: a causa di una gestione dell’inquadratura sempre piuttosto macchinosa, ingaggiare un bersaglio che si muove rapidamente con il dispositivo di manovra tridimensionale risulta caotico e poco profondo. È necessario attendere che si trovi ad una distanza opportuna e colpire con l’apposito comando quando l’indicatore diventa azzurro. Gli avversari maggiormente “noti” richiedono più di un attacco e, sfruttando il momento in cui ricaricano le proprie armi, è possibile eseguire una mossa “scriptata” (con breve sequenza animata annessa) più incisiva.

Anche il giocatore, inoltre, può ora equipaggiare le armi da fuoco (una missione è totalmente impostata come tutorial sulle relative nuove meccaniche) ma, anche in questo caso, il risultato è meno soddisfacente e più “disordinato” rispetto agli scontri basati sull’utilizzo delle lame.

Ci sono, infine, le Lance del Tuono: se avete seguito la controparte animata, saprete che si tratta di armi esplosive devastanti in grado di far breccia anche in una dura corazza creando ingenti danni. Nel gioco è essenzialmente un efficacissimo power-up che, dato l’enorme potere offensivo, è utilizzabile per un tempo limitato.

Tutto ciò, conferisce alle sessioni di gameplay momenti più vari senza, però, alzare particolarmente l’asticella della qualità.

“Perché nonostante conoscessi l’inferno fuori dalle mura hai sempre voluto vedere il mondo esterno?”

Il mondo digitale di Attack on Titan 2: Final Battle, dentro e fuori le mura, è lo stesso di A.O.T. 2, ad eccezione di alcune zone caratteristiche della terza stagione che sono state riprodotte con la medesima resa estetica vista in passato (ad esempio, il sotterraneo della Cappella dei Reiss). Come vi abbiamo detto nella precedente review, ci troviamo davanti ad un cel-shading che brilla nelle sequenze filmate per apparire sicuramente meno piacevole nelle fasi di gioco, tra strutture ripetute, pop-up di poligoni e texture, compenetrazioni e una gestione dell’inquadratura a tratti confusionaria.

Rimane buona la scelta della palette cromatica, così come l’intero comparto audio.

L’impressione che il team di sviluppo abbia fatto il “minimo indispensabile” traspare anche dalla decisione di ridurre al minimo la presenza delle cut-scenes, sostituite da una narrazione più minimale che passa attraverso testi su immagini statiche e finestre di dialogo di minor impatto.

In sintesi:

A.O.T. 2: Final Battle è, senza dubbio, un tie-in degno di nota che ripercorre le vicende delle tre stagioni dell’anime Shingeki no Kyojin. Completo, divertente e visivamente piacevole, è un must-have per tutti gli appassionati dell’opera di Isayama. La maggior parte dei suoi pregi, però, deriva dalla versione base di A.O.T. 2 e, nonostante qualche aggiunta interessante (ma non precisa) in termini di meccaniche, l’espansione Final Battle ha il carisma di un “compitino indispensabile e svogliato”.

È discutibile, soprattutto, la scelta di non proseguire nelle impostazioni narrative originali del “Diario del Cadetto” che, di fatto, elimina la componente ruolistica per la terza stagione.

L’offerta totale risulta, così, buonissima per chi non ha investito, un anno fa, nella versione base di A.O.T. 2 ma assolutamente “ingiusta” e poco appetibile per i fedeli che l’hanno fatto, soprattutto considerando la qualità dei soli contenuti inseriti con l’upgrade-pack, venduto ad un prezzo “gigante”.

Pregi:

  • È la versione completa di A.O.T. 2 che include la terza stagione dell'anime...
  • Introduce meccaniche di gameplay che riprendono scontri e novità della serie animata...
  • Buona, nel complesso, l'estetica.

Difetti:

  • ... ma la "Modalità Episodio Personaggio" perde la componente ruolistica introdotta in A.O.T. 2.
  • ... proponendole con minor qualità rispetto all'offerta "base".
  • Il prezzo dell'upgrade-pack è troppo alto.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7

La recensione di Attack on Titan 2: Final Battle è stata scritta e curata da G-PqV per GameStorm.it, pubblicata il 25-07-2019

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