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Recensione di Viva Pinata: Guai in Paradiso


Titolo: Viva Pinata: Guai in Paradiso
Genere: Strategia
Console: Xbox360
Sviluppatore: Rare
Publisher: Microsoft
Data di pubblicazione: 5/9/2008


Chi di voi non ha mai partecipato (o assistito, in qualità di spettatore) al gioco delle pignatte? Per chi non se lo ricordasse, le pignatte sono contenitori di cartapesta pieni zeppi di un contenuto particolarmente gradito ai bimbi (in genere dolci), i quali devono munirsi di mazza, essere bendati e cercare di colpirle (essendo appese a una pianta) al fine di liberare l’ambita farcitura.

Non tutti sanno, tuttavia, che esiste un luogo da dove le piñata provengono, dove esse prendono vita e vengono allevate con cura al fine di completare la preziosa farcitura, dopodiché vengono spedire alle varie feste sparse per il mondo (in genere feste di compleanno). Tale luogo è un’isola remota che si chiama Piñata Island, governata da un computer (il Piñata Central), che tiene in memoria tutte le specie di piñata e le abbina alle varie tipologie di feste e ai luoghi di appartenenza.

Tuttavia sembra che questa piacevole usanza sia in pericolo: il perfido dottor Pester, coadiuvato dai suoi perfidi aiutanti (le Canaglie), si è intrufolato nella stanza del Piñata Central e ne ha cancellato la memoria, mettendo in seria crisi il meccanismo che porta alla spedizione delle piñata.



Trama fumosa

Questa è la trama che sta dietro a Viva Piñata; Guai in Paradiso (da qui in poi VPGP), e ovviamente toccherà a voi prendere in mano la situazione e scongiurare che i bambini di tutto il mondo vengano privati di uno dei loro divertimenti. Indossati i panni di un giardiniere dovrete prendervi cura di un giardino al fine di attirare e far sentire a casa le varie specie di piñata, senza contare i vari obiettivi che Langstone vi affiderà al fine di recuperare la situazione, ricompensandovi elargendovi oggetti nuovi, sbloccando nuove specie di piñata e assegnandovi punti esperienza che possono portare all’ampliamento del vostro territorio.

Per fare ciò dovrete armarvi di annaffiatoio, vanga e gli altri strumenti tipici del giardiniere e configurare il vostro fazzoletto di terra al fine di adattarlo alle varie specie presenti nella zona, le quali per sentirsi a proprio agio (e quindi ad essere invogliate ad entrarvi e stabilirsi) devono veder soddisfatti alcuni requisiti (la presenza di una dimora o di un certo quantitativo di papaveri ad esempio), compito che spetterà a voi portare a termine.

Una volta entrate nel giardino, tuttavia, non potrete certo dimenticarvi di loro: le piñata vanno accudite, rifocillate (con fiori o frutta), e soprattutto dovrete badare che le differenti tipologie di animaletti non litighino tra di loro e non vengano assalite dalle piñata amare, le specie cattive che possono avvelenare quelle buone. Allo stesso modo dovrete sempre garantire che i loro requisiti siano soddisfatti, quindi dovrete tenere in buono stato il vostro terreno estirpando le erbacce, raccogliendo al momento opportuno la frutta,  ecc.

Ad indicare se una piñata è pronta ad essere spedita a una festa ci pensa l’”Indice di Caramellosità”, che tende a riempirsi man mano che l’animaletto si nutre. Raggiunto un certo livello potrà essere spedita a destinazione essendo certi del risultato.



Invariato

Per fare tutto ciò tuttavia potrete contare sull’aiuto di alcuni personaggi, tra cui la vostra assistente Leafos, Sedos, Jardiniero, Storkos eccetera. Potrete inoltre assoldare nuovi aiutanti che vi affiancheranno nei compiti più ripetitivi.

Chi ha giocato al primo Viva Piñata non faticherà a sentirsi a proprio agio, data la conferma degli stessi personaggi nei medesimi ruoli, così come non faticherà ad impadronirsi del layout del joypad, rimasto invariato dall’edizione commercializzata anni fa.

Tale e quale al prequel risulta essere anche la struttura del gameplay, rimasto in tutto e per tutto uguale a quanto già visto e giocato. Nemmeno l’aggiunta (quasi forzata) di una sorta di trama riesce a far distinguere in modo netto le due produzioni, in quanto tale elemento svanisce immediatamente dopo l’introduzione iniziale, momento in cui vi troverete esclusivamente affaccendati a portare avanti i compiti di routine della gestione del giardino.

Le novità più evidenti risultano essere l’introduzione di due nuovi territori estremamente ostili (il Dolce Deserto e il Pinartico), entro cui tuttavia non potrete coltivare, bensì vi ci potrete recare solamente per disporre esche e trappole al fine di catturare le specie più esotiche di piñata. A ciò va aggiunto un pacchetto di 32 nuove tipologie di piñata, che si aggiungono a quelle ereditate dal prequel per un ammontare complessivo di oltre un centinaio di differenti animaletti a vostra disposizione.

Tutto qua: queste sono le uniche differenze di rilievo tra il primo Viva Piñata e questo VPGP, nonostante il lasso temporale di due anni che ne separa l’uscita sugli scaffali, davvero troppo poco per giustificarne l’acquisto a chi ha già giocato al primo episodio della serie.



Tecnicamente ottimo

Per quanto riguarda la realizzazione tecnica va detto che il lavoro fatto è davvero impeccabile: la grafica è davvero di prim’ordine, caratterizzata da un frame rate adeguato e ancorato ai 30 fps anche nelle situazioni di maggior sovraffollamento dello schermo e in condizioni meteo avverse (pioggia e neve, pesanti da gestire dal punto di vista del motore grafico). Lo stesso discorso vale per il comparto audio, caratterizzato dalle stesse musiche già apprezzate due anni fa, a cui si aggiungono altri motivetti davvero orecchiabili e rilassanti, intonati al contesto del gioco. Il doppiaggio, interamente in italiano, fa onestamente il suo lavoro.

Conclude l’analisi di questo VPGP l’esperienza multiplayer: oltre a poter essere affiancati da un altro giocatore offline, che vi potrà aiutare nel gestire i problemi del vostro giardino, potrete anche districarvi in sessioni di multiplayer online, in cui potrete decidere di invitare alcuni conoscenti della rete (potrete scegliere di non invitare chiunque, ma solo i fidati amici) fino a un totale di 3 coadiuvanti, affinché vi aiutino nelle faccende “domestiche” del vostro giardino. Sarà possibile inoltre partecipare a concorsi di bellezza di giardini.

Si merita una menzione anche la compatibilità con Xbox Live Vision, con la quale potrete leggere carte speciali e barcodes (che verranno resi disponibili da riviste e materiale specializzato), utili per sbloccare immediatamente differenti tipologie di piñata oppure, oggetti sbloccabili.

In conclusione, è difficile consigliare questo VPGP a chi ha già giocato al primo episodio della serie, non tanto perchè non si tratti di un ottimo gioco, anzi! Il problema di questo VPGP sono le risicate differenze che lo distinguono dal suo predecessore, che potrebbero essere troppo poco per giustificare la spesa. Se tuttavia vi siete innamorati follemente del primo Viva Piñata (oppure se non l’avete mai provato e non disdegnate il genere strategico), questo VPGP potrebbe riservarvi piacevoli momenti.

PAGELLA

Gameplay: 6

Il gameplay è del tutto invariato rispetto al predecessore

Sonoro: 8

La colonna sonora accompagna degnamente il gioco, con melodie orecchiabili e piacevoli. Doppiaggio in italiano

Grafica: 9

Ottimo il comparto grafico, curato come pochi altri e privo di cali di frame rate anche nelle situazioni di maggior affollamento.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA 8,5

Viva Piñata: Guai in Paradiso è un ottimo strategico, che tuttavia può risentire della monotonia e ripetitività delle azioni da portare avanti e della minima differenza rispetto al suo predecessore.

La recensione di Viva Pinata: Guai in Paradiso è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 05-10-2008

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Viva Pinata: Guai in Paradiso

  • Immagine della copertina del gioco Viva Pinata: Guai in Paradiso per Xbox 360
  • Data di uscita:
    04-09-2008
  • Categoria:
    simulazioni
  • Disponibilità per:
    X360
  • Popolarità:
    0.52 %

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Valutazione del gioco 9.2

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