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Recensione di The Amazing Spider-Man 2

Titolo: The amazing Spider-Man 2
Genere: azione
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Beenox
Publisher: Activision
Data di uscita: 02/05/2014

Spidey

Beenox ci prova nuovamente. Il primo tentativo di spodestare Batman non ha avuto lieto fine, nonostante le avventure del tessiragnatele siano state apprezzate dai più. L’amato amichevole ragno di quartiere torna sulle nostre console a distanza di due anni dalla precedente incarnazione, frutto dell’omonimo tie-in cinematografico. Il seguito del reboot ci riporta a Manhattan, seguendo in parte la trama filmografica e rilancia Spider-Man, contrapponendolo ad altri nuovi, letali nemici che sveleremo strada facendo, tra un volteggio e l’altro. Gli sviluppatori, come vedremo, non si discostano troppo dal precedente capitolo e lo riprendono quasi paro-paro, arricchendone principalmente la sceneggiatura e (forse) alcuni dettagli tecnici; il gameplay è quello ormai conosciutissimo, inaugurato dal caped crusader e, in seguito, modellato sulle capacità dell’arrampicamuri.

Spider trattino man

Orbene, premesso che chi scrive non è propriamente un fan del nuovo uomo trattino ragno, già il fatto di non vedere on game, il viso dell’attore che ha ereditato il costume blu e rosso, è qualcosa di positivo. Siamo rimasti ancorati alla precedente trilogia, molto più legata al fumetto, che alla nuova reinterpretazione del ragnetto (dove %^#($ è finita MJ, per esempio?). Detto questo, levato il sassolino dalla scarpa, riaffrontiamo la scena madre ove, possiamo dirlo, si è formata la personalità di Spider-Man: la morte dello zio Ben. Evitiamo di rispolverare le vicissitudini che hanno portato al fattaccio, ormai le conosciamo tutti, e apprezziamone il fatto che si tratta di un blando tutorial atto a svelarci l’inizio della storia e, soprattutto, a farci familiarizzare con i comandi. Nulla di trascendentale, sono sostanzialmente gli stessi del primo capitolo, ma un rinfresco delle movenze e capacità non fa mai male. Da qui prende "vita" la storia che, discostandosi per ovvie dinamiche dal canovaccio cinematografico ci darà modo di conoscere le nuove entrate che costellano questo episodio che porterà Peter Parker ad affrontare un misterioso assassino attraverso i 14 capitoli che compongono The Amazing Spider-Man 2.

Eroe o minaccia?

Non sarà soltanto J. Jameson la persona da convincere che noi stiamo dalla parte del bene; diciamo che dovremo indirettamente pubblicizzare il nostro "status" prendendo parte alla lotta contro il crimine, ma soprattutto superare le secondarie quest che troveremo sparse per Manhattan. Attività secondarie che varieranno dallo sgominare gang malavitose al salvataggio di civili intrappolati in edifici in fiamme o, ancora, fermare i malviventi con ostaggi, a bordo di veloci auto. Missioni che tutt’altro che spezzeranno più che altro le dinamiche del gioco, anziché aggiungerne profondità e continuità; infatti, per ognuna ci dovremo sorbire spezzoni introduttivi e finali, purtroppo non evitabili in alcun modo. Vero è che potremo far pratica e affinare le nostre capacità, ma che palle: gira e rigira si tratta sempre delle medesime cose, per di più nemmeno eseguibili senza stacchi d’introduzione. A noi, sinceramente, ha dato forse più fastidio questi continui break, piuttosto che gli eventi monotoni in se’. La giocabilità, del resto, è la stessa del primo Spidey, né più, né meno; certo qualche miglioria è stata apportata, come il dondolio mediante i due grilletti, ma a parte questo, non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Le missioni ci porteranno quantomeno a esplorare tutta la città e il gameplay si ridurrà sempre a quanto siamo stati abituati; una parodia di Batman, poco convinta. Com’è accaduto per il primo episodio, non traspare la sensazione di fare male ai nemici e anche le pugne anziché sembrare fluide, paiono farraginose, con le combo che vengono inanellate quasi semplicemente pigiando la "X" con il giusto tempismo, piuttosto che a concatenazioni di mosse volute. A peggiorare le cose ci sono anche i nemici non particolarmente svegli, che spesso scopriremo correre contro spigoli di muro apparentemente insormontabili. Mah. Anche il volteggiare tra i grattacieli, a volte è fastidioso, più che liberatorio, perché spesso manteniamo una direzione forzata, anche se abbiamo già tentato di modificarne la traiettoria; oltre a questo ci siamo trovati diverse volte a rincorrerci su un balcone come un cane che si vuole mordere la coda. Vero è che, dall’alto la città è... 

...sempre Manhattan

Sempre quella vista in precedenza. Non ci sono palesi migliorie grafiche; forse solo una pulizia del design, ma per il resto è identica a quella esplorata nel primo Spider-Man. Grattacieli sparsi qua’ e là, ove spiccheranno l’OSCORP building e l’edifico di Kingpin oltre al conosciutissimo e, soprattutto reale, Central Park. Tolti questi, noteremo sostanzialmente i palazzoni fatti con lo stampino e le strade, trafficate, che pullulano di mezzi e persone ma totalmente asettiche; quasi fossimo su un set teatrale. Sono in evidenza i pochi dettagli stilistici, sia per quanto riguarda gli elementi architettonici, sia per le fattezze umane dei personaggi in cui il solo Spidey si distinguerà dalla massa; infatti, i suoi costumi e le sue movenze sono ben gestite dall’engine a differenza delle restanti...persone. Troveremo i vari nemici contraddistinti da elementi a volte troppo squadrati e mossi con "mano" incerta, anche nelle numerose scene d’intermezzo. Gli avversari, mai troppo numerosi, a voler essere sinceri, si dividono principalmente in tre categorie: teppisti, poliziotti in armatura e mutanti (mutati). Non una varietà eccelsa di nemici, cosi come lo stesso gameplay non mostra missioni differenti che non siano quelle stra-abusate con le quali c’eravamo fatti il callo nel primo episodio; la strisciante monotonia del titolo pervade anche l’aspetto grafico, per nulla rintuzzata dai numerosi cattivoni che impersonano i boss di fine livello: Black Cat, Kraven, Kingpin, eccetera, eccetera. Lo stesso motore che muove il ragnetto esporrà il fianco in diverse occasioni, rallentando in alcuni (strani) casi e incastrando il protagonista con un gioco di telecamere osceno: durante i mischioni con i nemici, è usuale sconfiggerne uno e poi faticare a seguire gli altri con la visuale perché la stessa si perde l’azione. 

Spider-Man, Spider-Man, Uomo-Ragno Spider-Man

Eventi che sovente sono scanditi con stacchi audio differenti dalla colonna sonora pseudo epica che ci segue fedelmente per tutta la città, da un grattacielo all’altro. Nulla di roboante, solo un aumento della tonalità e abbassamento delle note gravi, a sottolineare gli avvenimenti importanti che stanno accadendo. Un po’ sotto tono, il soundtrack musicale che diverrà odioso quando i continui stacchetti post missione secondaria, richiameranno brani di chiaro stampo telegiornalistico: il troppo stroppia. Poiché intraprenderemo questi compiti piuttosto spesso, vi lasciamo immaginare il fastidio di doverci sorbire ogni volta la "scenetta" e relativo commento sonoro giornalistico; potevano risparmiarcelo o renderlo skippabile. Per fortuna le voci degli attori rendono merito alle vicissitudini del supereroe di casa Marvel e i doppiatori comprimari dobbiamo dire che inquadrano perfettamente le dinamiche che stanno sconvolgendo la Manhattan che la Casa delle Idee e il team Beenox hanno ricreato per noi.

Stan Lee

La leggenda compare ormai ovunque, in ogni creazione filmografica, ludica e fumettistica che riguardi la Marvel. Poteva quindi mancare? Assolutamente no; nelle vesti di gestore del negozio Comic Stan(d) ci intratterrà e s’intratterrà con noi anche in The Amazing Spider-Man 2. E’ forse il maggior pregio del titolo perché il comparto tecnico mostra ormai qualche annetto di troppo ma, soprattutto, la giocabilità è dannatamente ripetitiva. Le missioni secondarie oltre che a spezzare sempre le dinamiche (che dovrebbero essere fluide) non aggiungono nulla al gioco che non sia qualche punto di esperienza extra: troppo poco. La lotta contro il crimine sarà meglio terminarla il prima possibile. Possiamo dire di consigliarlo solo agli amanti dell’amichevole Spider-Man di quartiere oppure a chi ha figli più piccoli che stravedono per il super eroe, infatti, le gesta del nostro beniamino non sono per nulla difficili e, la cosa assurda è che abbiamo impiegato più tempo a sconfiggere Kingpin piuttosto che tutti gli altri super cattivi messi assieme. Mah...

Pregi

  • è Spider-Man
  • dialoghi

Difetti

  • noioso
  • Comparto tecnico datato

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6.5

La recensione di The Amazing Spider-Man 2 è stata scritta e curata da FranX per GameStorm.it, pubblicata il 22-05-2014

Commenti sulla recensione (2)

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Commenti
avatar di Jhonny Cooper
22-09-2014
Jhonny Cooper

" Siamo rimasti ancorati alla precedente trilogia, molto più legata al fumetto, che alla nuova reinterpretazione del ragnetto (dove %^#($ è finita MJ, per esempio?)." Comunque Gwen Stacy è il primo amore di spider-man, MJ uscirà con lui solo dopo la morte di Gwen, questa "nuova reinterpretazione del ragnetto" sarà diversa dal fumetto, ma la vecchia trilogia non è da meno

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avatar di bin laden
31-07-2014
bin laden

A me è piaciuta solo la vecchia trilogia dei film di spider man, quello fatto dalla sony insomma, seppur non andassi pazzo per il protagonista , però questa nuova serie seppur si rispecchia di più al fumetto a me sinceramente non piace, sarà che è troppo giovanile e io mi sono fatto vecchietto quindi , però non mi ha entusiasmato come mi ha entusiasmato ad esempio iron man ecc.. comunque del gioco spiderman mi piacque molto spiderman 2 per ps2, magari proverò anche questo :)

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The Amazing Spider-Man 2

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Valutazione del gioco 4.6

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