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Recensione di Modern Warfare 2


Titolo:
Call of Duty: Modern Warfare 2
Genere: sparatutto
Console: Xbox 360
Sviluppatore: Infinity Ward
Publisher: Activision
Data di pubblicazione: 10 novembre 2009

Un paio d’anni fa Call of Duty esordiva, aggiornando ai nostri giorni schermaglie fantapolitiche della Grande Guerra; abbandonando cosi quell’intenso periodo storico per optare a quello che potrebbe essere (per fortuna non è) in tempi moderni. Non si tratta quindi di un vero e proprio reboot della saga, ma solo di un’attualizzazione della stessa a contesti futuri di una terza guerra mondiale da impedire; il tutto con un taglio cinematografico di sicuro impatto. Luci, ciak, azione!

Come siamo giunti a questo punto?

Dopo il successo della precedente missione, culminato con la dipartita di Zakhaev, la tensione politica in Russia è aumentata a dismisura e gli equilibri diplomatici sono ora più instabili che mai. Makarov, l’ex caporione del precedente dittatore, è deciso a continuare, perseguire e terminare quanto iniziato dal vecchio satrapo; riportando in auge una minaccia mondiale mai sopita del tutto. L’ormai famigerato terrorista sta imbastendo nuovamente tutta la rete di terrore che il suo “mentore” (lo sappiamo è brutto da dirsi) aveva creato prima di lui. Nessun luogo è al sicuro essendo, come detto, un pericolo globale; sono diverse, infatti, le nazioni che, sobillate da Makarov, potrebbero tentare di seguirne l’esempio provando a sovvertire i governi del proprio paese. Parafrasando e contestualizzando ai nostri giorni, quello che scrisse un sommo letterato, molte ere or sono (non ce ne voglia, ovviamente stiamo ironizzando): “Questa cosa non s’ha da fare. Ne’ ora, ne’ mai”.
E’ facile arguire, a questo punto, chi sarà il predestinato per chiudere definitivamente “l’affaire Russia”. Esatto: il Capitano Mac Tavish e tutta la sua “ghenga” militare, la task force 141. Dopo la promozione ottenuta sul campo di battaglia, fronteggiando Zakhaev, l’eroe è di nuovo all’opera per evitare un nuovo olocausto scongiurando cosi la minaccia proveniente dalla fredda ex Unione Sovietica. Se la trama non vi sembra nuova, sappiate che effettivamente non lo è; la ripresa del vecchio canovaccio è una sorta di escamotage per continuare nello storyline della saga evitando di ingegnare storie totalmente nuove per rendere credibile lo scenario attraverso il quale ci muoveremo. Nulla di male però, il pretesto per disseminare di piombo vaste aree del globo (sempre virtualmente parlando) non deve per forza aver radici filosofiche o sociali: c’e’ da scalzare un terrorista dal suo trono di sangue; questo è più che sufficiente. Le varie pieghe e sottotrame ve le lasciamo carpire secondo la vostra chiave di lettura del titolo (tenete sempre a mente che è fantapolitica).

Questione di Stati

Non è proprio cosi, ma si tentava di creare un incipit atto a lasciar immaginare la vastità delle terre che visiteremo, fronte di un conflitto che diviene sempre più globale; America Latina, Europa, Asia tanto per citare continenti senza scendere nello specifico. Ok, ok, almeno un nome lo facciamo: Rio de Janeiro, ma scordatevi i culetti sodi delle migliori rappresentanti “brasileire”; saremo lì, purtroppo, con scopi non propriamente pacifici. Se per aver la pace, ci vuole la guerra…che guerra sia. Pensavamo di averne evitata la minaccia nel precedente titolo, invece per nostra fortuna (parliamo sempre di guerra virtuale, sia chiaro) eccoci di nuovo qui nella consunta mimetica di Mac Tavish. Attingendo a piene mani, dal vecchio episodio, molti spunti (alcuni rielaborati, altri semplicemente aggiornati) gli aficionado della saga avranno perfetta familiarità dei comandi sin dai primi rudimentali compiti; le novelle burbe invece non faranno alcuna fatica ad apprendere i fondamentali. Ragazzi teniamo presente che si tratta di uno sparatutto, fortunatamente orientato all’azione e poco tattico, o meglio, le uniche strategie saranno solo quelle necessarie per salvarci la pelle (evitiamo i lanciarazzi in ambienti ristretti) e fare il culo ai terroristi. Un gameplay dinamico con una continua evoluzione delle dinamiche ed obiettivi che variano durante il loro svolgimento danno l’idea di pochi script anche se la trama e le missioni sono lineari nonostante l’eterogeneità che le contraddistingue. Alle sessioni di guerra/guerriglia pura, degne del miglior massacro proponibile, si affiancano fasi più da intelligence, come l’infiltrarsi in posti caldi o tendere imboscate degne del miglior stratega oltre che la difesa di inermi ostaggi. Ai nostri tentativi di salvare il mondo ne corrisponderanno altrettanti per minacciarlo da parte dei terroristi che agiscono sospinti da una I.A. discreta, anche se permea la sensazione di una quantità massiccia degli stessi usata per “nascondere” un’intelligenza non buona. Ma è questione di dettagli; i nemici sono abbastanza intelligenti, comunque, per tentare sortite diverse…supportati da un buon numero di elementi.
Non saremo soli, alle volte affiancati da commilitoni virtuali, oppure, in rete, aiutati da amici lungo 23 missioni (scorrelate tra loro). L’aspetto multiplayer comprenderà 8 modalità attraverso 16 aree (o mappe) lungo le quali sfrutteremo al meglio le capacità introdotte dal gioco (banalmente le “perks”) oltre che un’eternità di ore di missioni che fanno da contraltare alla carente modalità offline, ove le ore si ridurranno a 6 scarse nonostante il taglio cinematografico dato all’azione, al parco mezzi utilizzabili e la varietà delle armi proposte. Il tutto, ricalcante abbastanza marcatamente il predecessore, senza nulla togliere però al divertimento, anzi. Il tempo volerà da quanto sadico ludibrio proveremo nel terminare i terroristi in ogni parte del pianeta.

Facciamo pulizia

Nessun riferimento agli operatori ecologici, ma solo alla virtuale feccia che impesta il mondo parallelo di Mac Tavish. Elementi negativi da estirpare con tutti i mezzi a disposizione, splendidamente particolareggiati, siano essi armi che veicoli; tutti volutamente roboanti (eccetto gli armamenti dotati di silenziatore). Ma non aspettiamoci nessun eclatante sconvolgimento rispetto al precedente Modern Warfare; notiamo solo una grafica più pulita e più “aggiornata” (lo so che abbiamo ripetuto questa parola a iosa) ma nulla di totalmente differente. Engine che come sempre fa girare i poligoni fluidamente sui quali sono presenti textures credibili, ben caratterizzate; a completare il quadro visivo si segnalano splendidi paesaggi e magnifiche inquadrature filmiche di urbane zone di guerra. A differenza di molti titoli, l’interattività con i fondali, anche se circoscritta solo a determinate parti degli sfondi, è notevole, con molte strutture intaccabili, distruggibili o, quantomeno corruttibili da bombe et similia. Il voluto taglio cinematografico, sia nelle cut scenes sia nel gioco vero e proprio, conferisce un coinvolgimento senza pari “abbagliando” il gamer a più riprese, anche grazie ad un magistrale effetto conferito dalle illuminazioni e relative ombre; valorizzato in ogni momento da nebbioline, e pulviscoli di varia granularità in seguito alle esplosioni. Le locations inoltre, che spaziano da angusti spazi di fabbriche in parte dismesse, a sovraffollati aeroporti, claustrofobiche favelas brasiliane o glaciali ed abbacinanti spazi aperti artici ci faranno notare i muscoli del motore grafico che non lesina particolari o fluidi frame rate anche in sessioni più concitate, ove il piombo fischia il sangue scorre a fiumi e quasi tutto s’infrange. Ove la distruzione regna sovrana gli effetti sonori devono essere all’altezza, cosi come una moderna cavalcata delle valchirie deve essere presente per porre l’enfasi quantomeno sui momenti salienti e topici. Vi basti un nome: Hans Zimmer. Chi è costui? E’ uno dei compositori hollywoodiani più conosciuti e pluripremiato; tra l’altro la struggente colonna sonora de “Il gladiatore” è frutto del suo estro. Non vi elenco il resto (che tuttavia spazia da Batman ai Pirati dei Caraibi, passando per le meraviglie digitali di casa Pixar). Tutto questo spocchioso snocciolare informazioni solo per confermare la grandiosità del titolo, anzi, dell’opera targata Infinity Ward, eccelsa anche e soprattutto sotto il piano sonoro e, chiunque sia in possesso di un sistema audio a 5.1 canali non potrà fare a meno di leccarsi le orecchie. Grazie ragazzi, ma la prossima volta pensate anche agli amanti della modalità off line: una qualche ora di gioco in più non avrebbe fatto male.

Puntare mirare fuoco!

Accattivante come pochi, coinvolgente fin da subito, ma dannatamente breve la campagna per singolo giocatore. Ecco, ci siamo levati il sassolino dalla scarpa. Grafica cinematografica, sonoro che non sfigurerebbe al cinema e carisma del titolo, uniti ad un comparto multiplayer eccelso lanciano Modern Warfare 2 sull’Olimpo degli FPS; nessuna rivoluzione tecnica ma novità interessanti quali ad esempio i perks o le Special Operations (sopperiscono alla mancanza di modalità cooperativa della campagna) integrano e migliorano il prodotto sotto ogni punto di vista. Altra chicca è la creazione di classi personalizzate dotate di differenti supporti bellici. Se da soli quasi non vale il prezzo del biglietto, giocato in rete rischierà di non farci dormire la notte o rovinarci serate con amici con il continuo pensiero di rimetterci a giocare il prima possibile. Passeranno molte, troppe ore prima di riporre il disco nella custodia e fargli prendere polvere sullo scaffale…se lo si vorrà riporre.

 


 

Pro

- Atmosfera cinematografica e di sicuro impatto

- Giocabilità ai massimi livelli

- In multiplayer il titolo è pressoché infinito

Contro

- Single player mode troppo, troppo corto (penalizza particolarmente il voto globale)

- Trama lineare e parecchio scontata

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8,5  


La recensione di Modern Warfare 2 è stata scritta e curata da FranX per GameStorm.it, pubblicata il 28-11-2009

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Modern Warfare 2

  • Immagine della copertina del gioco Modern Warfare 2 per Xbox 360
  • Data di uscita:
    10-11-2009
  • Categoria:
    sparatutto
  • Disponibilità per:
    X360 PS3
  • Popolarità:
    5.43 %

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Valutazione del gioco 9.4

L'ultimo voto è stato 10 dato da Shinichi669

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