Titolo: Fable The Journey
Genere: Azione/Avventura
Piattaforma: Nintendo 3DS
Sviluppatore: Lionhead Studios
Publisher: Microsoft
Data di uscita: 12 ottobre 2012
Fable: The Journey per Xbox 360 rappresenta fin da subito una duplice sfida per la nostra Xbox. Da un lato il team di sviluppo aveva l'arduo compito di creare un Fable per Kinect all'altezza del proprio nome, ma d'altro canto la missione di Lionhead Studios era far capire a tutta l'utenza Microsoft che la periferica di movimento poteva essere messa a disposizione anche degli hardcore gamer. Anticipiamo, sin d'ora, che la missione è riuscita … solo a metà. Fable: The Journey è certamente il prodotto che tutti i possessori Kinect amanti di Fable devono avere, ma senza aspirare a quell'incantevole e maestosa forma RPG che ha connotato i predecessori. Vediamo il perché.
Converrà tralasciare sulla trama di gioco per una duplice serie di motivazione. Da un lato non vogliamo spoilerarvi nulla della trama, che comunque costituisce uno degli elementi principali del titolo e dall'altra è bene notare che di tutti i precedenti personaggi della serie non ne rimane quasi nessuno, ad eccezione della veggente Theresa. Vestiremo così i panni del giovane Gabriel che per la distruzione di un ponte rimane inizialmente isolato dalla sua comitiva. L'azione di gioco si svolgerà principalmente su un calesse, che potremo governare con ambo le mani, mentre le sessioni a piedi prendono le sembianze di uno shooter su binari. Veniamo alla descrizione di queste fasi di gioco, che risultano comunque piacevoli e divertenti e che, se da un lato svuotano un po' la complessità del gioco originale, dall'altro attireranno un utenza vastissima, proprio per l'immediatezza di gioco.
Il calesse al di sopra del quale viaggeremo può essere condotto a tre diverse velocità. Naturalmente dovremo dirigere il cavallo all'interno della sede stradale, anche se non esistono delle vere e proprie strade alternative da percorrere e i lievi spostamenti non ci consentiranno di modificare radicalmente la nostra direzione. La massima velocità per Stella è causa di un forte consumo di stamina, per cui dovremo anche rallentare il nostro ritmo se non vorremo perdere energia. I punti di sosta dislocati lungo il cammino ci consentiranno di ripristinare l'energia perduta, di scovare forzieri o più in generale occuparci del nostro puledro attraverso strigliature varie, che ben si adattano al sistema di gioco offerto da Kinect. E' chiaro che da solo, questo, non basta comunque a conferire varietà al titolo. Ed allora, fortunatamente, vengono in gioco le sequenze di shooter su binari. In questo caso, il sistema di combattimento messo in piedi dal team di sviluppo è vivace, dinamico e divertente. Utilizzeremo ambo le mani per contrastare le orde di avversi nemici . Con la sinistra, nello specifico, potremo alzare uno scudo difensivo e utilizzare la magia per spostare oggetti e lanciare nemici. Alla mano destra, invece, sono lasciate le armi più pesanti, grazie alla quale potremo lanciare palle energetiche o infuocate e controllarne la direzione, così da raggiungere nemici posizionati dietro a vari nascondigli.
La longevità di gioco è davvero buona. Per portare a termine la modalità principale saranno sufficienti 12 ore, che rispecchiano o superano di poco la media delle odierne produzioni. Terminata l'avventura potremo comunque godere di sessioni arcade per divertirci con le magie ed incrementare il punteggio ottenuto in precedenza.
L'Unreal Engine, a livello grafico, svolge come sempre il suo lavoro. Durante le sequenze a bordo del carro è davvero possibile ammirare e restare affascinati dai background che si alterneranno sotto i nostri occhi, mentre la modellazione poligonale dei nemici a schermo durante i combattimenti è buona. Questa maestosità grafica, soprattutto dei fondali, trova giustificazione nel fatto che si tratta pur sempre di un gioco su binari, il quale si presta certamente per un livello tecnico superiore rispetto ad altri titoli a corpo libero. Anche il reparto sonoro è davvero degno di nota e la localizzazione italiana è ricca di enfasi e pathos. Il reparto sonoro sarebbe davvero promosso a pieni voti, se non si scoprisse, tramite i soliti rumor in rete, che l'edizione italiana è priva dei comandi vocali che invece svettano nella versione inglese del gioco. O meglio, questi comandi vocali non sono stati adattati nella nostra lingua.
Fable The Journey è un titolo difficile da giudicare. Da un lato non possiamo non fare paragoni con il brand Fable, del quale non rimane in realtà molto, ma dall'altro dobbiamo giudicare un nuovo prodotto, adattato completamente ad una periferica di gioco diversa dal tradizionale pad. Per giudicare questo titolo dobbiamo quindi spogliarci di tutte le aspettative che ci eravamo fatti per il semplice titolo “Fable”. Ci troviamo innanzi ad un prodotto godibile, che forse per la prima volta sarà in grado di attirare a Kinect un pubblico diverso dai soliti casual. Fable The Journey è una fiaba, innestata all'interno del mondo fantastico che abbiamo conosciuto in passato, ma nel quale non vi è più quella profondità e complessità tipiche di un gioco di ruolo. Non male comunque, dato che il gioco potrà attirare l'attenzione sia di coloro i quali hanno familiarità con il brand, sia coloro i quali hanno da poco acquistato una Xbox 360 con periferica di controllo Kinect.
- I comandi Kinect rispondono perfettamente
- Realizzazione artistica ammirevole
- Una bella fiaba
- Doppiaggio audio all'altezza....
- E' solo uno shooter su binari
- ...ma i comandi vocali in italiano?
La recensione di Fable: The Journey è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 29-11-2012
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