Titolo: Fable 2
Genere: Azione/RPG
Console: Xbox 360
Sviluppatore: Lionhead Studios
Publisher: Microsoft
Data di pubblicazione: 24 Ottobre 2008

Tutto ebbe inizio quattro anni fa, quando dalla fervida mente di Peter Molyneux, brillante game designer britannico (ideatore tra gli altri di Popolous e Black & White), l’idea del primo Fable venne partorita, generando un titolo a suo modo innovativo, in quanto tentava di dare una ulteriore dimensione all’allora esistente genere RPG. Il gioco fu uno di quelli da ricordare, ma date le enormi aspettative va detto che probabilmente ci si sarebbe aspettato qualcosa in più da quello che si autoproclamava un innovatore: giusto per fare un esempio, non era chiarissimo l’intento delle nuove idee, in quanto spesso rimanevano idee fini a se stesse.
A distanza di quattro anni è venuta l’ora del suo sequel, Fable 2, il quale ha dalla sua il supporto di una console notevolmente più performante (l’Xbox360, in confronto alla Xbox del primo episodio) e il feedback di pubblico e critica riguardo alla prima esperienza.
L’impatto con il gioco è di quelli che colpiscono: il mondo in cui verrete proiettati (lo stesso Albion già conosciuto nel primo Fable, ma 500 anni dopo le vicende narrate precedentemente) si rivelerà ben presto vivo e ricco di personaggi non giocanti (NPC) il cui comportamento sarà influenzato dalle vostre azioni. Non deve tuttavia ingannare l’apparenza spensierata e fiabesca della città in cui approderete (Bowerstone), in quanto ben presto dovrete affrontare la crudeltà e l’odio di persone capaci di uccidere bimbi innocenti.

A voi la scelta

Sin dalle primissime battute sarà evidente il dubbio amletico che vi accompagnerà per tutta l’avventura, ovvero che tipo di personaggio sarete nella vostra partita. In una delle prime quest, infatti, vi sarà richiesto di dare una mano a un vostro concittadino, eliminando gli scarafaggi che infestano il suo magazzino, pieno zeppo di merce preziosa per i suoi affari. Mentre sarete impegnati a debellare l’area dalla minaccia, subirete la tentazione di un altro personaggio che vi offrirà un lauto compenso se vi darete da fare nel distruggere proprio la merce. Il dualismo bene/male si protrarrà per tutta l’avventura, con evidenti conseguenze non solo nel comportamento della gente nei vostri confronti, ma anche visive.
A determinare l’affinità delle persone nei vostri confronti ci penserà un indicatore, il quale mostrerà quanto siete apprezzati dagli altri. Farsi amica la gente significa anche ricevere regali e sconti, avere successo nel corteggiare una donna e così via.
Un po’ come già visto in GTA San Andreas, questo Fable vi permette di costruirvi una vita virtuale, in cui dovrete guidare il vostro avatar al fine di aggiudicarsi un lavoro (taglialegna, barista e fabbro sono i più facili da trovare) con il quale guadagnare soldi da investire eventualmente in campo immobiliare per affittare alloggi ai vostri concittadini, oppure per sistemarvi. Trovata casa sarà raccomandato acquistare la bottega e darla in gestione il più presto possibile (è comunque persin troppo facile fare soldi in Fable 2), in modo tale da garantirvi un guadagno automatico e svincolarvi dai noiosi e ripetitivi minigiochi associati alle professioni. Trovata casa, inoltre, potrete pensare di sistemarvi anche dal punto di vista affettivo, corteggiando, conquistando e sposando una vostra concittadina, con la quale potrete inoltre avere figli da mantenere e accudire di tanto in tanto, senza contare la possibilità di tradire la vostra consorte magari andando a prostitute.
Come già detto, il vostro comportamento influirà anche sull’aspetto fisico: cicatrici (vedremo più avanti come si formeranno), vizi, il modo in cui vi nutrirete e l’esercizio fisico condizioneranno l’aspetto esteriore del vostro personaggio, che subirà mutamenti graduali lungo l’evoluzione della storia. Il vostro aspetto, unito al vestiario indossato, influenzerà inoltre la popolazione nell’elargirvi sconti e così via.
Per interagire con gli altri personaggi, tuttavia, non potrete contare sulla dialettica, bensì solo sulle espressioni: con l’opportuno menu avrete la possibilità di scegliere tra una ventina di espressioni (all’inizio non tutte saranno disponibili, in quanto alcune saranno sbloccabili acquistando libri eccetera) che saranno più o meno efficaci nel variare l’opinione dell’interlocutore a seconda dell’esigenza.

Non solo vita quotidiana

La sensazione è proprio quella descritta dalle righe qua sopra, ovvero di avere tra le mani un simulatore di vita, il quale ambisce quindi a dare maggiore peso alla vita comune che accompagna l’azione pura, ovvero il completamento delle quest. Varie e numerose sono le missioni che dovrete portare a termine, come ad esempio la richiesta di vendetta di un fantasma nei confronti della donna che gli ha spezzato il cuore, combattere il crimine, recuperare manufatti e così via. Sono tuttavia presenti anche numerose quest laterali, capaci di incollare allo schermo il giocatore per molto altro tempo anche dopo aver completato la quindicina di ore della storia principale. Oltre alle missioni secondarie potrete inoltre divertirvi nel cercare scrigni, porte, chiavi e segreti di ogni genere che popolano il mondo di Albion.
Un’altra parte importante del gioco, finora tralasciata, consiste nel sistema di combattimento, relegato a tre semplici tasti: uno dedicato all’uso delle armi bianche, uno a quelle da tiro e uno alle magie. Questa suddivisione rende il sistema di combattimento davvero semplice e funzionale, oltre che brillante. Rispetto al prequel la potenza delle magie è stata un tantino ridimensionata, in modo tale da rendere equilibrate tutte le armi a vostra disposizione, a tutto vantaggio di divertenti ed appaganti combo tra le tre.
Una volta abbattuto un nemico saranno rilasciate delle sfere colorate, rappresentanti la Forza, l’Abilità e la Volontà, utili a potenziare le armi a vostra disposizione e ad acquistare nuove abilità, (come eseguire parate, scoccare colpi imparabili, realizzare combo e contrattacchi, la possibilità di mirare e così via), nuove magie (8 disponibili in 5 livelli di potenza).
L’AI dei nemici si rivela piuttosto curata, in quanto si dimostreranno sufficientemente ostici e si organizzeranno per accerchiarvi. In ogni caso i combattimenti rappresentano certamente un punto a favore di questo Fable 2.
Nel caso in cui veniate sopraffatti, tuttavia, non perirete del tutto, bensì riprenderete i sensi dopo pochi secondi, con qualche punto esperienza in meno e una cicatrice in più sul vostro corpo a testimoniare l’evento. Non vi toccherà quindi ripercorrere lunghi tragitti dall’ultimo checkpoint, bensì riprendere esattamente da dove avevate lasciato l’azione. Questo approccio allontana il pericolo della frustrazione, ma risulta forse un po’ troppo semplicistico.

Compagno di viaggio

Invece della solita mappa, in questo Fable 2 avrete a vostra disposizione due differenti “strumenti”: una scia colorata, capace di indicarvi la direzione da seguire per proseguire nell’avventura, senza dimenticare il vostro inseparabile compagno di viaggio, un cane. Da buon cane, farà proprio le cose che spettano al migliore amico dell’uomo, come indicarvi la strada da seguire in alcune circostanze, aiutarvi a scovare segreti, senza dimenticare di segnalarvi in anticipo la presenza di minacce. Ma il cane non si limita ad essere presente, bensì avrà bisogno di conforto nel caso abbia timore di qualcosa (lo vedrete immobile con la coda tra le gambe), oppure scodinzolerà felice in altre circostanze. Tale presenza è talmente curata che potrebbe riuscire addirittura a farvici affezionare, tanto da farvi sentire smarriti nel caso in cui esso non compaia prontamente sullo schermo.
Dal punto di vista tecnico siamo di fronte a un titolo di notevole spessore, caratterizzato da effetti luminosi (il gioco include un sistema di illuminazione dinamico) e particellari davvero notevoli, un’ottima realizzazione del susseguirsi del giorno alla notte e una splendida realizzazione delle ambientazioni (sufficientemente varie e cariche di atmosfera), ma che tuttavia risente di alcuni piccoli difetti, come la qualità altalenante delle textures, un brutto effetto di interazione con gli specchi d’acqua e alcune imperfezioni relative ad animazioni e compenetrazioni del vostro cane con l’ambiente circostante. Il frame rate, dal canto suo, si dimostra solido a parte alcune sporadiche eccezioni, specie quando sono presenti sullo schermo numerosi personaggi e uno specchio d’acqua. In ogni caso si tratta di peccati veniali, che non scalfiscono la bontà generale del comparto grafico.
Il sonoro è invece esente da critiche, in quanto l’ottimo doppiaggio in italiano (forse un tantino troppo enfatizzato in alcune circostanze) è accompagnato da una colonna sonora impeccabile (curata dal solito Danny Elfman), la quale si unisce perfettamente alle fasi di combattimento e di esplorazione con ritmi musicali sempre adeguati.
Chiude la recensione il discorso multiplayer cooperativo, disponibile sia sulla medesima console sia online. L’esperienza sulla medesima console è tuttavia afflitta da un allontanamento della telecamera (che diventa non più orientabile liberamente) che potrebbe creare confusione nelle aree strette.
In conclusione, questo Fable 2 perfeziona quanto proposto quattro anni fa nel primo Fable, andando a migliorare ogni singolo aspetto che era stato introdotto per la prima volta. Chi ha giocato al primo Fable faticherà a trovare nuovi spunti in questo Fable 2.
L’atmosfera, il sistema di acquisizione di stima, la vita virtuale che potrete costruirvi a lato dell’avventura sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono questo titolo, un gioco che saprà certamente farsi apprezzare dagli appassionati del genere e non.

PAGELLA

Gameplay: 9

Ottimo il gameplay, capace di far immedesimare il giocatore nella vita del personaggio tanto da affezionarsi facilmente al cane che lo accompagnerà per tutta l’avventura. Ben fatti i combattimenti, coadiuvati da un ottimo sistema di controllo. Ottima longevità, che oltre alla quindicina di ore della trama principale offre molto altro tempo da passare alla ricerca di segreti e per affrontare le quest secondarie.

Sonoro: 9

Il sonoro è esente da critiche, in quanto l’ottimo doppiaggio in italiano (forse un tantino troppo enfatizzato in alcune circostanze) è accompagnato da una colonna sonora impeccabile (curata dal solito Danny Elfman), la quale si unisce perfettamente alle le fasi di combattimento e di esplorazione con ritmi musicali sempre adeguati.

Grafica: 9

Dal punto di vista tecnico siamo di fronte a un titolo di notevole spessore, caratterizzato da effetti luminosi (il gioco include un sistema di illuminazione dinamico) e particellari davvero notevoli, una splendida realizzazione delle ambientazioni (sufficientemente varie e cariche di atmosfera), ma che tuttavia risente di alcuni piccoli difetti, come la qualità altalenante delle textures, un brutto effetto di interazione con gli specchi d’acqua e alcun e imperfezioni relative ad animazioni e compenetrazioni del vostro cane con l’ambiente circostante. In ogni caso si tratta di peccati veniali, che non scalfiscono la bontà generale del comparto grafico.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 9

Fable 2 perfeziona quanto proposto quattro anni fa nel primo Fable, andando a migliorare ogni singolo aspetto che era stato introdotto per la prima volta.
L’atmosfera, il sistema di acquisizione di stima, la vita virtuale che potrete costruirvi a lato dell’avventura sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono questo titolo, un gioco che saprà certamente farsi apprezzare dagli appassionati del genere e non.

La recensione di Fable 2 è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 03-11-2008