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Recensione di Angry Birds Trilogy

Titolo: Angry Birds Trilogy
Genere: Puzzle
Console: Xbox 360
Sviluppatore: Rovio 
Publisher: Activision Blizzard
Data di uscita: 25 Settembre 2012

 

C’era una volta un gruppo di maialini verdi, i Piggie, i quali si impossessarono delle uova deposte da alcuni uccelli, al fine di cibarsene. Quindi si nascosero in una serie di strutture in ambientazioni bidimensionali, illudendosi di essere al sicuro.

Fu così che gli uccelli si arrabbiarono, diventando (come insegna l’insegnante di lingua inglese) Angry Birds, facendo gruppo per sconfiggere i nemici. Una volta riuniti idearono un metodo per stanare i nemici e sconfiggerli: insieme costruirono una catapulta con cui lanciarsi in picchiata direttamente contro i nemici, piuttosto che contro i punti deboli delle strutture al fine di farle collassare, sconfiggendo così la minaccia suina.

Questa è la trama (se così si può effettivamente chiamare, vista la sua esiguità) della serie Angry Birds, inizialmente ambientata su smartphone e oggi in dirittura di arrivo sulle console da tavolo con una raccolta intitolata Angry Birds Trilogy.

Raccolta quasi completa

Angry Birds Trilogy include tutti i livelli dei principali episodi della serie: Angry Birds Classic, Angry Birds Season e Angry Birds Rio. In aggiunta Angry Birds Trilogy include 19 livelli del tutto inediti, le biografie degli autori e la possibilità di impiegare Kinect come metodologia di controllo. A conti fatti la  longevità è assicurata, forte degli oltre 700 livelli globalmente inclusi che corrispondono a decine e decine di ore di gioco per coloro che si cimenteranno fino alla visione dei titoli di coda. Non ci si spiega, tuttavia, il motivo per cui il recente Angry Birds Space sia stato escluso dalla raccolta, che avrebbe reso completo questo Angry Birds Trilogy.

Tornando al gioco, si tratta di un puzzle game in cui dovrete calibrare i lanci della catapulta con gli stick analogici (qualora si preferisca il pad alla telecamera kinect), al fine di far cozzare il volatile di turno contro il nemico o contro la struttura. Ad aggiungere un minimo di strategia al gameplay ci pensa la varietà di “proiettili” disponibili: ciascun uccello è contraddistinto da un colore diverso, che identifica una caratteristica particolare. Giusto per fare un paio di esempio, troverete uccelli esplosivi, altri che possono sganciare uova detonanti, senza dimenticare la versione che si divide in più parti per colpire molteplici obiettivi.

A complicare la vostra vita ci pensa il numero limitato di uccelli e la struttura delle ambientazioni in cui si rifugiano i Piggies, che si farà via via più difficile da abbattere. Di volta in volta dovrete intuire i punti deboli delle architetture nemiche e piazzarvi un colpo da cecchino, in modo da sfruttare spettacolari effetti domino.

Imprecisione Kinect-ica

Nel caso un livello risulti essere eccessivamente difficoltoso avrete di tanto in tanto la possibilità di utilizzare la Mighty Eagle, una spietata arma capace di devastare l’intera ambientazione proiettandovi verso il livello successivo.

Se la trasposizione del sistema di controllo dal touchscreen degli smartphones al pad della Xbox può ritenersi eseguita in modo piuttosto discreto, lo stesso non si può dire per il controllo a mezzo di kinect: la telecamera non è particolarmente adatta a leggere con precisione i piccoli movimenti necessari a tensionare correttamente la catapulta, rendendo l’esperienza di gioco piuttosto frustrante.

Tecnicamente il titolo non eccelle: la grafica, nata per gli smartphone e rivista in alta definizione per l'occasione, una volta proiettata su una televisione ribadisce comnunque la natura del gioco, ovvero un trapianto di un gioco nato per uno smartphone su un televisore che, al confronto, sembra essere veramente gigantesco. 

Un altro aspetto che merita di essere menzionato è il target di pubblico per cui era nato il gioco, ovvero il classico mordi e fuggi tipico degli smartphone, che permettono di fare una partita nei ritagli di tempo tra una fermata della metropolitana e l’altra. Ciò non toglie che Angry Birds Trilogy possa essere godibile anche sulle console da tavolo, ma va comunque detto che sembra essere snaturato.

Tirando le somme

In conclusione Angry Birds Trilogy riassume il gameplay della serie nata inizialmente su smartphone, tentando di proporla sulle console da tavolo, includendo anche la possibilità di impiegare la telecamera di kinect che tuttavia risulta essere un po’ troppo imprecisa.

Oltre 700 livelli, contenuti speciali e quanto altro garantiscono una notevole longevità, anche se probabilmente la serie risulta essere più godibile sugli smartphone, i quali consentono di giocare a spizzichi di un paio di livelli tra i ritagli di tempo.

Pregi

- Il gameplay invariato della serie
- Longevo grazie a oltre 700 livelli

Difetti

- Kinect poco fruibile
- Snaturato nella versione console da tavolo

VALUTAZIONE COMPLESIVA 6

La recensione di Angry Birds Trilogy è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 05-11-2012

Commenti sulla recensione (2)

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Commenti
avatar di pasu
07-02-2013
pasu

Un po' di più di un 6, credo.

1
avatar di Don Storm
03-01-2013
Don Storm

Senz'altro perde il fascino del touch! Ma indubbiamente regalerà ore di piacevole divertimento.

2
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Angry Birds Trilogy

  • Immagine della copertina del gioco Angry Birds Trilogy per Xbox 360

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Valutazione del gioco 6

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