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Recensione di Ju-On: The Grudge


Titolo:
Ju-On: Rancore
Genere: Survival Horror
Console: Nintendo Wii
Sviluppatore: Feelplus

Publisher: Rising Star Games
Data di uscita: 19-11-2009

Tremate gente... tremate !

Chi avesse ancora dei dubbi sul fatto che Nintendo Wii è una console a 360° dovrà sicuramente ricredersi dopo aver provato Ju-on. Questo, sebbene sia un titolo poco sufficiente, tratta comunque il tema del survival horror, o quasi, portandolo su una console, la Wii appunto, da molti considerata una macchina da gioco soltanto per un pubblico meno adulto. Questo sarà pure vero in parte, ma non possiamo certo dire che Nintendo non stia cercando, seppur in razioni ridotte, a raccogliere i consensi degli utenti più adulti. Ju-on è forse un primo esempio di tie-in tratto da un film dell'orrore. Siamo abituati spesso a vedere molti cartoni animati passare dal grande schermo al palcoscenico videoludico. Ju-on è, invece, la trasposizione su console di quel "Rancore" visto al cinema nel 2003. Armati di una semplice torcia, tutto quello che dovremo fare sarà accompagnare il protagonista di turno al di fuori della buia ed inquitenta ambientazione. Il gioco viene suddiviso in cinque capitoli soltanto (l'ultimo accessibile come vedremo a determinate condizioni), ognuno dei quali sarà caratterizzato da uno specifico personaggio. Il gameplay, davvero minimalista e ridotto all'osso, purtroppo non riserva sorprese di alcun tipo e le 3 ore di longevità del titolo non supportano sicuramente l'acquisto.

Nel buio più pesto

Dobbiamo anzitutto precisare che Ju-On non è propriamente una produzione survival horror come potrebbero essere Resident Evil, Dead Space o altri del genere. Ju-On è, più semplicemente, un simulatore di paura. È la prima volta che un gioco viene catalogato come tale, eppure, a parte questa originalità di voto, la realizzazione del prodotto lascia molto a desiderare. Il gioco non ci chiederà di combattere, prendere armi, combinare oggetti o risolvere enigmi. Tutto quel che dovremo fare sarà impugnare la nostra torcia e andare "in giro" per le location alla ricerca della via d'uscita più rapida e indolore. Il gameplay potrebbe essere paragonato ad un FPS, eliminando però l'uso dell'arma. Il nostro Wiimote sarà, in questo titolo, utilizzato a mò di torcia. Questa, ovviamente, verrà alimentata da pile. Durante l'esplorazione del livello dovremo aver cura di trovare la giusta fonte di energia alla nostra lampada portatile, altrimenti andremo in contro ad un tetro "game-over". Oltre a tal motivo, un ulteriore modo per terminare la partita senza vittoria sarà quello di sbagliare alcuni quick time event che, una volta attivati, dovrebbero consentirci di sfuggire a situazioni poco piacevoli per il nostro protagonista. Non c'è davvero null'altro da dire sul gameplay. Ju-on Rancore è un titolo troppo povero di stimoli e anche la longevità, come più su accennato, non aiuta. Ogni episodio durerà davvero poco: se si vuole allungare il brodo, e consigliamo di farlo se si vuole godere un minimo il gioco, potremo cercare materiale misterioso sparso per ogni area. Una volta trovati i frammenti di disegni o articoli riusciremo ad avere accesso al quinto capitolo.

I movimenti del nostro personaggio sono gestiti tramite la pressione del tasto B. Tenendolo premuto, infatti, avvieremo la lenta camminata del protagonista, mentre il tasto A servirà ad interagire con l'ambiente circostante e il movimento del Wiimote servirà ad orientare il fascio di luce della torcia. La lentezza del passo del personaggio serve sicuramente ad acuire il senso di tensione, facendo però precipitare il ritmo di azione ai massimi livelli, addirittura al limite della sopportazione. Il titolo, come già ribadito, punta tutto sulla paura. In questo avanzare lento e macchinoso, verremo avvolti da rumori sinistri improvvisi che, a tratti, potrebbero anche farci sobbalzare dal divano o dalla poltrona sulla quale stiamo giocando. Altre volte, invece, saremo posti a tu per tu con volti spettrali o mani che tenteranno di agguantarci nel buio. Dobbiamo dire che le prime sessioni di gioco (abbiamo corso il rischio, data la brevità del prodotto, che diventassero anche le ultime!) potrebbero raggiungere l'obiettivo prefissato: spaventare il giocatore. Andando, però, avanti nei vari capitoli, ci si renderà conto che l'effetto sortito inizialmente svanisce pian piano. Dopo pochi minuti di gameplay, inizieremo ad aspettarci anche l'inaspettato e saremo, così, pronti ad affrontare il "pericolo".

Lo scopo di terrorizzare gli utenti sarebbe sicuramente andato a buon fine con un livello tecnico più alto. Anche se l'effetto di illuminazione della nostra torcia è buono, così come il level design delle ambientazioni indoor, dobbiamo precisare che alcuni elementi risultano poco particolareggiati e, di conseguenza, viene meno il realismo che un horror meriterebbe. Tutto sommato il reparto visivo riesce a fare la sua figura, anche perché - ricordiamo - gran parte dell’azione si svolgerà nel buio più totale. Il sonoro, invece, è poco curato. Pregevoli alcuni suoni provenienti dal Wiimote, anche se alquanto scarsi nel numero e nella varietà.

In tutto questo mare di mediocrità, la linea di galleggiamento potrebbe essere mantenuta dalla modalità pseudo-multiplayer. Mentre un primo player andrà avanti nell'avventura principale, un secondo Wiimote collegato alla console permetterà ad un altro giocatore di attivare determinati elementi a schermo, come sangue o urla, in modo da spaventare, o tentare di spaventare, il proprio compagno d'avventura. Ci preme sottolineare che questa è sicuramente la parte del titolo meglio riuscita e più divertente. Il vero spasso consiste, appunto, nel vedere il volto del vostro amico pieno di paura!

Conclusioni

Ju-On doveva essere un gioco rivoluzionario e originale. Forse le idee che ne stanno alla base potrebbero risultare vincenti, ma la realizzazione sul campo non può godere di un'alta fama. I controlli troppo macchinosi, l'assenza di una reale profondità dell'avventura e una longevità troppo povera fanno precipitare il titolo al di sotto della sufficienza. Per fortuna una divertente modalità multiplayer aiuta il gioco a non spofondare del tutto negli abissi dei videogiochi dimenticati. Una buona idea, una scarsa messa in pratica!

Pro

- Bella idea

- Atmosfere

Contro

- Longevità

- Poco Profondo

- Gameplay troppo lento

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 5,5

   

La recensione di Ju-On: The Grudge è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 11-12-2009

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Ju-On: The Grudge

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