GameStorm

Recensione di Override: Mech City Brawl - Super Charged Mega Edition

Titolo: Override: Mech City Brawl - Super Charged Mega Edition
Genere: Picchiaduro 3D
Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch (Testata), PC
Sviluppatore: The Balance Inc.
Produttore: Modus Games
Data di uscita: 4 dicembre 2018, 15 ottobre 2019 (Switch)

Ha chiamato Michael Bay, vuole indietro i suoi Transformers

Nell’attuale generazione di console, ben pochi giochi degni di nota sono riusciti a convogliare l’euforia, il forte senso di onnipotenza, la pura e semplice distruzione su vasta scala proposta, sui grandi schermi, dalle produzioni cinematografiche attinenti al genere Kaiju. D’impronta tutta orientale, questo genere di film pone l’attenzione su giganteschi mostri in grado, con una sola pigra zampata, di abbattere interi grattacieli. L’esempio più famoso è rappresentato, ovviamente, da Godzilla, personalità di spicco del genere e, con ogni probabilità, il principale responsabile della rinnovata popolarità di cui il genere ha cominciato a godere, pur tardivamente, anche nel mondo occidentale.

Un nutrito, ma purtroppo non particolarmente curato filone di videogiochi ha tentato, fin dalla metà degli anni ’80, di replicare l’epicità delle battaglie con protagonista il titano radioattivo. Si tratta di tentativi il più delle volte malriusciti, sia per le limitazioni tecniche (i primi titoli sul tema videro la luce sul Famicom, per poi venir portati sul Nintendo Entertainment System), sia per un budget relativamente basso e un ciclo di sviluppo che ha preferito porre l’accento sulla distruzione insensata, piuttosto che sul sistema di combattimento vero e proprio (basti pensare a Godzilla, rilasciato nei diversi mercati tra il 2014 e il 2015 per PlayStation 3 e PlayStation 4). Probabilmente, il miglior modo possibile per lasciar divertire i fan del genere sembrerebbe, dunque, essere quello di proporre un Kaiju game senza Kaiju e, soprattutto, evitare di limitarsi a svolgere il compitino: serve un sistema di combattimento bello robusto per mantenere viva l’attenzione.

Questa sembrerebbe essere la filosofia seguita da The Balance Inc., che già nel 2018 ha proposto sulle principali piattaforme currentgen (oltre che su PC) il suo Override: Mech City Brawl. Il titolo, forte di un Unreal Engine 3 sfruttato a dovere, propone scontri tra due o più mech selezionabili da un roster piuttosto nutrito, ognuno dotato delle proprie particolari abilità e pronto a sfoggiarle nelle fredde foreste della Norvegia o nel cuore di popolatissimi centri abitati di oriente ed occidente. In un autunno ricchissimo di release, Override: Mech City Brawl prova a contendersi le luci della ribalta con le ultime uscite su Nintendo Switch, questa volta nella sua versione più completa ed aggiornata: riuscirà a prevalere?

È Godzilla quello o sei soltanto molto felice di vedermi?

La trama del titolo è piuttosto banale, tanto da costare alla modalità di gioco collegata (denominata, semplicemente, “Arcade”) la prima posizione nello schema del menu principale di Override: Mech City Brawl. Ed è un vero peccato, perché la campagna del titolo, dal punto di vista del gameplay, è strutturata piuttosto bene, tanto da rappresentare un punto d’ingresso privilegiato, rispetto alla semplice modalità tutorial, per i giocatori che approcciano per la prima volta questo titolo. Ma procediamo con ordine.

Il titolo fa indossare al giocatore i panni di Max, un appassionato pilota di Mech civili sorpreso da alcuni alti ufficiali dell’esercito a difendere un centro urbano da un improvviso attacco da parte di misteriose forme di vita aliene dalle dimensioni davvero impressionanti. Fenomeni di questo genere non sono esattamente una novità: da diversi mesi, l’esercito sta tentando di arginarli e porvi fine, ma il numero di piloti a disposizione scarseggia e, così, a Max e al suo fido Mech viene offerta la possibilità di unirsi alla lotta per la sopravvivenza del pianeta.

Ha inizio così una serie di missioni (affrontabili tanto in giocatore singolo che in co-op locale) che consentirà al giocatore di prendere familiarità col Mech scelto per la modalità. Le missioni si alternano a seconda dello scorrere del tempo in-game (inizialmente, per le missioni principali occorrerà attendere “una settimana”), con missioni principali intervallate da missioni secondarie di durata variabile (uno o più giorni) che permetteranno al giocatore di sbloccare nuove skin, potenziamenti ed accessori per il proprio Mech. Tra una missione e l’altra, inoltre, sarà possibile dedicarsi alla Ricerca, che consentirà di sbloccare alcuni potenziamenti, alcune armi o semplicemente migliorare le statistiche del Mech, per renderlo più agile, più resistente ai danni o meno incline al surriscaldamento. Per essere la modalità meno centrale dell’esperienza offerta da Override: Mech City Brawl, va detto che l’Arcade è sufficientemente curata da garantire qualche ora di divertimento, quanto basta per prendere confidenza con i comandi e con il Mech prima di gettarsi a capofitto in quella che è la portata principale: la modalità multiplayer.

Come Budokai Tenkaichi, ma un po’ più lento

Se nella modalità Arcade saremo impegnati a prendere a pugni e calci (e non solo) dei mostriciattoli alieni troppo cresciuti, nel Multiplayer locale o online che sia dovremo misurarci con Mech nostri simili, ognuno dotato dei propri attacchi speciali (ben quattro) e finali, dei propri pregi e punti deboli (Mya, un Mech dalle sembianze feline, è molto agile ed è in grado di sferrare una rapida successione di attacchi base, mentre Rocca, un vero e proprio Tank in grado di colpire i propri avversari da qualsiasi distanza, usando i propri pugni a propulsione). I sedici diversi Mech a disposizione in questa modalità condividono una limitata rosa di attacchi base ravvicinati (una combinazione basilare di pugnie un paio di calci): sono gli attacchi speciali i protagonisti veri e propri della battaglia, in grado di caratterizzare gli scontri e di ribaltare completamente le sorti della battaglia. Il raggiungimento di livelli di salute critici, poi, dà al giocatore la possibilità di sferrare un devastante attacco finale, unico per ogni contendente (il Mech protagonista degli screen allegati a questa recensione, Vintage, inserendo una cartuccia NES nel proprio lettore si trasforma in una navicella retrò in grado di sferrare letali raffiche di colpi contro gli avversari, ad esempio).

Nelle battaglie locali, è possibile cimentarsi in scontri 1v1, in squadra 2v2 o, per i pomeriggi di puro caos, un vero e proprio free-for-all. Tralasciando per un attimo le problematiche tecniche relative alla presenza di più di un Mech su schermo, che tratteremo a breve, è proprio nelle ultime due tipologie di multiplayer locale che il titolo dà il meglio di sé, regalando momenti di pura competizione.

Pad alla mano, i comandi possono apparire stranianti sulle prime, ma dopo qualche minuto e diverse battaglie in compagnia del proprio Mech preferito, sembrerà quasi naturale affidarsi ai due dorsali per i pugni e ai due trigger per i calci. Gli attacchi speciali sono accessibili tramite la pressione combinata del tasto Y e di uno dei bumper o dei dorsali, mentre la devastante mossa finale è dispiegabile tramite la pressione simultanea dei due trigger, ZL e ZR. Sarà inoltre possibile raccogliere armi e oggetti da terra, tramite la pressione dei pulsanti D-Pad destro e sinistro (a seconda della mano del Mech che vorrete dedicare all’arma o all’oggetto). Nonostante la telecamera possa apparire davvero poco docile, fortunatamente è presente un sistema di lock-on, accessibile tramite la pressione dell’analogico destro. Fatto ciò, contesti, combattenti, attacchi speciali e meccaniche differenti a parte, il titolo ha saputo evocare in chi vi scrive alcuni ricordi d’infanzia legati a Dragon Ball Z: BudokaiTenkaichi 3, picchiaduro altrettanto sbarellato e pieno di scontri all’ultima mossa speciale. 

Piccola nota di disappunto per quanto riguarda la modalità online del titolo: probabilmente per via del prezzo di lancio di 39,99 € (tutto sommato ragionevole, ma piuttosto esoso se paragonato ai prezzi richiesti sulle altre piattaforme di current-gen: il titolo è attualmente in saldo, in versione digitale Xbox One, alla modica cifra di 5,99 €), i giocatori Switch si contano sulle dita di una mano e gli scontri online sono davvero poco frequenti. E il fatto che il titolo sia già presente da un anno su altre piattaforme non aiuta: Override: Mech City Brawl non prevede alcuna tipologia di cross-play online tra le diverse piattaforme, ponendo ancor di più l’accento sul problema. La modalità online è, al momento, piuttosto deserta: nulla esclude che possa popolarsi in concomitanza di qualche saldo, ma sarebbe opportuno tenere bene a mente la possibilità di ritrovarsi limitati al gioco locale prima di effettuare l’acquisto del titolo. 

Switch e Unreal Engine 3 non vanno proprio d’accordo…

E continuano, purtroppo, le note dolenti. Come già accennato nel paragrafo precedente, la modalità multiplayer in locale è il piatto forte di questa versione di Override: Mech City Brawl ma, purtroppo, è minata alle fondamenta da un fastidioso fattore relativo al frame-rate del titolo. Se già con due giocatori a contendersi il display il titolo fa fatica a restare stabile, nei free-for-all i drop sono talmente frequenti da compromettere seriamente l’esperienza di gioco: un vero peccato.

Ciò è ancor più preoccupante se rapportato ai numerosi compromessi operati per far sì che il gioco venga eseguito sulla piccola ibrida Nintendo: texture a risoluzione ridotta, risoluzione sub-nativa tanto in modalità docked che in modalità portatile e un marcato aliasing che il titolo cerca goffamente di nascondere con un filtro che, purtroppo, ha l’effetto di rendere l’immagine d’insieme pesantemente sfumata rendono questa versione di Override: Mech City Brawl quella di gran lunga peggiore dal punto di vista grafico (come, del resto, testimoniano gli screen presenti in questa recensione). Nonostante questa serie di compromessi, il titolo riesce a rendersi in qualche modo presentabile (se pur in forma molto sfuocata) in modalità portatile, con i difetti che si rendono ancor più evidenti passando alla modalità docked.

In Sintesi:

Override: Mech City Brawl – Super Charged Mega Edition è la versione definitiva di un picchiaduro rilasciato già nel corso del 2018 per PlayStation 4, Xbox One e PC. Il titolo pone un forte accento sulle modalità multiplayer, con un sistema di combattimento viscerale, seppur dai ritmi leggermente lenti. Ciononostante, la modalità Arcade proposta dal titolo riesce comunque a proporre un’esperienza interessante, consentendo al giocatore di prendere familiarità con i controlli e di sbloccare un gran numero di oggetti cosmetici e potenziamenti prima di gettarsi nella modalità multiplayer.

Il titolo brilla di luce propria in multiplayer locale, proponendo scontri 1v1, 2v2 e free-for-all. Il caos che segue a quest’ultima modalità di gioco si contrappone ai ritmi più ragionati delle prime due. In ogni caso, il sistema di combattimento ben strutturato sopravvive alle incertezze imposte, nei primi minuti, dai comandi poco ortodossi proposti da Override: Mech City Brawl, garantendo ore di divertimento per voi e per gli amici che avrete invitato per condividere una sana birretta ed una buona dose di ferrose e pesanti botte da orbi. Il discorso cambia passando alla modalità online: i server sono pressocché disabitati e l’assenza di cross-play rende il match-making ancora più arduo.

Purtroppo, il titolo è minato alle fondamenta da una serie di problemi tecnici relativi al connubio tra Nintendo Switch ed Unreal Engine 3. Accanto alle texture a bassa risoluzione, ad una risoluzione inferiore a quella nativa tanto in modalità portatile che in modalità docked e ad un’effettistica ridotta all’osso, un frame-rate molto lontano dal target affliggerà tanto gli scontri 1v1, quanto quelli che coinvolgono più di due giocatori. Override: Mech City Brawl – Super Charged Mega Edition resta un acquisto valido se possedete soltanto un Nintendo Switch: tenendo conto dei problemi finora descritti, sarebbe più opportuno attendere uno sconto.

Pregi:

  • Sistema di combattimento semplice da approcciare.
  • Stratificazione e differenziazione del gameplay tale da permettere scontri di alto livello.
  • Lo split screen è un must.

Difetti:

  • Multiplayer online dai server praticamente deserti.
  • Framerate altalenante a fronte di una qualità grafica non proprio eccelsa.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6,5

La recensione di Override: Mech City Brawl - Super Charged Mega Edition è stata scritta e curata da KentuckyFriedG per GameStorm.it, pubblicata il 13-11-2019

Commenti sulla recensione (0)

Ultimi commenti degli utenti

lascia un tuo commento


Scrivi un commento

Commenti
Messaggio non inserito o troppo corto.
 
 

×

Override: Mech City Brawl - Super Charged Mega Edition

  • switch

Per effettuare questa azione occorre essere registrati.

×

Valutazione del gioco 6

L'ultimo voto è stato 6 dato da G-PqV

Valutazione personale N/D

Dai la tua valutazione a Override: Mech City Brawl - Super Charged Mega Edition
 

Elenco degli utenti collegati in questo momento su gamestorm

×