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Recensione di Darksiders: Warmastered Edition

Titolo: Darksiders: Warmastered Edition
Genere: Hack ‘n' Slash
Piattaforma: PlayStation 4 / Xbox One / Nintendo Switch(Testata) / Wii U / PC
Sviluppatore: Vigil Games
Produttore: THQ Nordic
Data di uscita: 2 aprile 2019 (Switch)

Un gioco che è la fine del mondo

Sono ormai passati quasi nove anni da quando il primo capitolo della saga Darksiders è apparso sugli scaffali di store e catene del mondo videoludico. Il titolo, forte di una componente narrativa tutto sommato niente male e di un gameplay altrettanto solido, ottenne il favore della critica, che lo definì un lavoro davvero ben riuscito. Alcuni colleghi d’oltre mare non hanno esitato a definire il prodotto di Vigil Games un ottimo esempio di come dovrebbe nascere una proprietà intellettuale in grado di imporre il proprio peso nel mercato videoludico moderno.

THQ, che fece da publisher al valido titolo di Vigil, si ritrovò poi ad attraversare un periodo piuttosto burrascoso: complici alcune scelte commerciali poco avvedute e la pubblicazione di titoli dalle dubbie qualità (nonostante il rilascio di altri videogiochi di spessore, come ad esempio l’attesissimo Saints Row The Third nel 2011), la compagnia si vide costretta a dichiarare bancarotta a cavallo tra il 2012, anno in cui fu rilasciato il secondo capitolo della saga Darksiders, e il 2013. Ne conseguì una sostanziale ridistribuzione delle proprietà intellettuali di THQ, svendute a diverse aziende (la licenza per i titoli WWE, ad esempio, andò a 2K Games, mentre quella relativa alla serie Saints Row andò a Deep Silver). Tra queste, Nordic Games GmbH ottenne non solo la possibilità di avvalersi del marchio THQ (ottenuto nel 2014), cambiando dunque nome nell’attuale THQ Nordic, ma anche diverse proprietà intellettuali tra cui, guarda caso, proprio quella relativa alla serie Darksiders.

Fu così che, tra il 2015 e il 2016, si iniziarono ad affacciare sul mercato dapprima una versione rimasterizzata del secondo capitolo della saga, Darksiders II: Deathinitive Edition, seguita da una versione altrettanto rifinita del primo capitolo, Darksiders: Warmastered Edition, destinate alle console di attuale generazione (all’epoca PlayStation 4, Xbox One e, sì, Wii U) e, ovviamente, al mercato PC. A distanza di tre anni dall’ultima incarnazione del primo Darksiders, dunque, abbiamo fra le mani una Warmastered Edition a misura di zainetto: considerata la particolare natura della console ibrida di casa Nintendo, la prospettiva di un Darksiders portatile non può far altro che destare un certo interesse. Dunque, arriviamo al nocciolo della questione: che esperienza offre l’avventura di Guerra su Nintendo Switch?

Apocalisse? A quest’ora del giorno? Localizzata interamente dentro la sua Nintendo Switch?

Fin dall’antichità, i regni di Inferno e Paradiso continuano a scontrarsi in una lunga guerra, con innumerevoli perdite dall’una e dall’altra parte, senza che alcuno dei due schieramenti arrivi a guadagnare effettivamente alcun particolare margine di vantaggio sull’altro. Nel corso di questo sanguinoso conflitto viene a formarsi una misteriosa entità, nota come l’Arso Consiglio. Il Consiglio, ponendosi come mediatore tra le due fazioni in lotta, riesce a ristabilire l’equilibrio e a placare gli animi per qualche tempo: dietro minaccia di intervento da parte dei quattro cavalieri dell’Apocalisse (Guerra, Morte, Furia e Conflitto), i due regni sono tenuti al rispetto delle leggi imposte dal Consiglio stesso.

Dal Caos scatenato nel corso della guerra tra i due regni nasce una nuova progenie, quella degli Umani. Il Consiglio, preso atto del potenziale mostrato da questa nuova fazione, impone a Inferno e Paradiso di non interferire con il loro sviluppo finché i sette sigilli sacri non verranno spezzati. Al verificarsi di questo evento, nascerà un nuovo conflitto tra i secolari regni di Inferno e Paradiso, a cui prenderanno parte anche gli Umani. I quattro cavalieri dell’apocalisse si uniranno al conflitto per giudicare i partecipanti e punire i malvagi. Indotto in errore, Guerra interviene in un enorme scontro che vede demoni ed angeli combattersi ferocemente ad armi pari, sullo sfondo di una città umana devastata dalla portata del conflitto e i cui abitanti sono impotenti e ridotti a carne da macello davanti alla potenza delle due armate avversarie. Sconfitto in battaglia e portato al cospetto dell’Arso Consiglio, Guerra deve rispondere dei propri errori: ha scatenato una vera e propria Apocalisse prima che gli umani fossero pronti allo scontro finale e, durante il suo breve sonno, nessuno di questi è sopravvissuto allo scontro. I sette sigilli sono ancora intatti e il compito di Guerra è chiaro: ripristinare l’equilibrio.

La trama di Darksiders: Warmastered Edition è la medesima di nove anni fa, resta ben raccontata, per mezzo di sequenze animate in-engine che si avvalgono del formato 21:9 per risultare più “cinematografiche”, e ben recitata. La – a tratti – eccessiva pomposità dei dialoghi può inizialmente lasciare basiti alcuni giocatori, ma sorvolando su questi dettagli, fortunatamente la trama si presta come buona componente di sostegno ad un gameplay che, tutto sommato, si rivela piuttosto solido.

Kratos chi, scusa?

C’è il Dio della Guerra che, nell’antichità, ha massacrato con le proprie mani decine e decine di divinità al solo scopo di vendicarsi della tragedia che ha colpito la propria famiglia, e poi c’è Guerra, uno dei quattro cavalieri dell’Apocalisse, che agisce per il solo bene superiore e massacra indistintamente legioni angeliche e demoniache. Dai personaggi al gameplay, gli universi di God of War e Darksiders non potrebbero presentarsi più differenti, pur offrendo al giocatore un’esperienza che ad una prima occhiata, e a grandi linee, potrebbe essere definita simile.

Darksiders: Warmastered Edition è infatti un classico Hack ‘n' Slash che ci vedrà procedere di area in area massacrando nemici e, all’occasione, anche il boss di turno. Una volta sconfitti, questi ci forniranno delle anime che, raccolte, avranno funzione diversa a seconda del proprio colore (le anime blu fungono da valuta, quelle verdi ripristinano la salute, mentre quelle gialle riempiono il nostro indicatore d’ira). Tramite la pressione del tasto Y, Guerra si avventerà sui nemici brandendo la possente Divoracaos (o una delle armi che sbloccheremo successivamente). Tenendo premuto il dorsale sinistro potrà invece avvalersi di potenti mosse (chiamate poteri dell’Ira) che, al netto di uno o più indicatori di Ira (mostrati al di sotto della barra della salute), feriranno o massacreranno senza pietà i nostri nemici.

Il gioco alterna fasi di combattimento a fasi meramente esplorative, in modo simile (ma, per forza di cose, assolutamente non identico) a quanto visto in alcuni capitoli di The Legend of Zelda (pur non raggiungendone la complessità o varietà di aree) o Devil May Cry (pur non eguagliandone il sistema di combattimento, leggero e immediato). Il combat-system in Darksiders, tenuto in forze da un arsenale che cresce man mano che il giocatore progredisce nell’avventura, se, inizialmente, si presenta prono al button mashing più sfrenato, necessita di un minimo di attenzione per evitare di soccombere davanti ai nemici di media entità che ci ostacoleranno in alcune delle sezioni di esplorazione. Se è vero, ad esempio, che le combo a nostra disposizione nella fase iniziale del titolo sono piuttosto limitate, è altrettanto vero che non si può sperare di avanzare nel titolo ripetendo senza alcuna premeditazione la combo di base. È necessario alternare parate, schivate ed attacchi (insieme alle nuove mosse che Guerra apprenderà nel corso dell’avventura) per avere la meglio contro i nemici più coriacei e contro i boss.

Se nelle fasi iniziali di gameplay il titolo può apparire leggermente monotono, il dipanarsi della trama e la progressione del personaggio in termini di moveset e arsenale riescono a rendere Darksiders abbastanza interessante da trattenere l’attenzione del giocatore fino alla sconfitta dell’ultimo boss.

Dai la dock, togli la dock. Dai la dock, togli la dock.

Probabilmente uno dei motivi principali per tornare ad esaminare Darksiders: Warmastered Edition nel 2019 è proprio il fatto che la versione tra le nostre mani è quella per Nintendo Switch, una console tanto interessante quanto frustrante da osservare in simili frangenti. In modalità portatile, il titolo se la cava egregiamente: il frame-rate è piuttosto solido e il dettaglio visivo, pur non facendo gridare al miracolo, si difende decisamente bene. Ricordiamo che la prima incarnazione del titolo in esame risale al 2009, periodo in cui le software house preferivano di gran lunga sviluppare su Xbox 360 e dovevano ancora ingegnarsi per trovar modo di ovviare alle limitazioni imposte dalla complicatissima PlayStation 3. Forte di una componente artistica di tutto rispetto, Darksiders resiste al peso degli anni e, complici texture ed effettistica di buona fattura, pur se visibilmente compromesse rispetto alle versioni per console maggiori e PC, restituisce un colpo d’occhio piuttosto convincente. Ciò non significa che il titolo riesca a tener testa alle produzioni più recenti, però: Darksiders: Warmastered Edition è (e resta) figlio di una generazione passata.

Passando in modalità Docked, il titolo viene renderizzato ad una risoluzione leggermente più alta rispetto a quella impiegata in modalità portatile, al netto di un frame-rate leggermente più ballerino. Fortunatamente, nelle opzioni di gioco, gli sviluppatori hanno ben pensato di implementare un’opzione che permette al giocatore di scegliere se sacrificare le performance piuttosto che la qualità visiva. In modalità performance, rinunciando a diversi effetti visivi (tra cui l’occlusione ambientale e il bloom, ad esempio), il titolo riesce a mantenere una certa fluidità anche quando collegato al televisore. Duole segnalarlo ma, in diversi scontri con nemici di un certo calibro, potrebbero verificarsi dei rari freeze della durata di un paio di secondi. Si tratta di momenti che non inficiano terribilmente l’esperienza di gioco (in quanto l’azione riprenderà esattamente da dove si era interrotta, senza frame-skip di alcun genere), ma possono indubbiamente infastidire più di un giocatore.

In Sintesi:

E alla fine è successo: Darksiders: Warmastered Edition approda anche su Nintendo Switch, rendendosi il primo capitolo della saga ad apparire anche su una console portatile. Il titolo, spiccatamente single-player, narra le gesta di Guerra, risvegliatosi nel bel mezzo di un enorme conflitto tra angeli e demoni, a scapito degli umani, col preciso compito di ristabilire l’equilibrio tra i due regni di Inferno e Paradiso.

L’avventura di Guerra segue delle meccaniche “prese in prestito” da diversi franchise e mescolate sapientemente per offrire al giocatore un’esperienza solida e consistente, dall’inizio alla fine, forte di una buona componente narrativa e di un gameplay solido e (superate le prime fasi) piuttosto variegato. Dal punto di vista tecnico, pur non eguagliando le versioni riproposte su console Sony e Microsoft di ultima generazione o su PC, la versione per Nintendo Switch offre la possibilità di giocare Darksiders: Warmastered Edition comodamente sdraiati sul letto, o magari seduti in treno. In modalità portatile il gioco si comporta decisamente bene, mantenendo un frame-rate solido e una pulizia visiva discreta. In modalità Docked, nonostante alcune incertezze, il titolo riesce comunque a farsi rispettare.

Darksiders: Warmastered Edition si rivela un titolo fortemente consigliato a chiunque si sia perso le avventure di Guerra la scorsa generazione e, magari, non ha a disposizione altre piattaforme su cui goderselo al massimo della forma. Resta altrettanto suggerito a chiunque sia disposto a fare dei piccoli sacrifici pur di avvalersi della comodità offerta da Nintendo Switch in modalità portatile e di godersi un altro titolo tripla A della passata generazione ovunque e in qualsiasi momento.

Pregi:

  • Trama e narrazione di alto livello.
  • Gameplay che diviene sempre più variegato man mano che si progredisce nell’avventura.
  • Fattore Switch: è possibile giocare a Darksiders dove e quando si desidera.
  • Comparto tecnico di discreta fattura.

Difetti:

  • Per godere delle fasi migliori del gioco, bisogna attendere un bel po’.
  • Alcune incertezze in modalità Docked.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8

La recensione di Darksiders: Warmastered Edition è stata scritta e curata da KentuckyFriedG per GameStorm.it, pubblicata il 02-04-2019

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