Titolo: Wipeout Pulse
Genere: Racing
Console: PSP
Sviluppatore: SCEE
Publisher: SCEE
data di uscita: 14 dicembre 2007
L’esordio della PSP fu accompagnato, all’epoca, dall’uscita di un prodotto che prometteva di essere la classica killer application, Wipeout Pure. E non è un caso che sia stato scelto proprio uno dei maggiori esponenti della longevità videoludica, forte di oltre un decennio di storia iniziato sulla ormai trapassata PsOne, per accompagnare il lancio della console tascabile. Il primo episodio portatile del racing futuristico, tuttavia, non ha convinto più di tanto gli appassionati, soprattutto per la fretta con cui è stato portato avanti il suo sviluppo (per farsi trovare pronto all’uscita della PSP) e del sistema di controllo, tutt’altro che impeccabile.
Dopo un po’ di tempo, ma soprattutto con adeguati tempi di sviluppo, è finalmente uscito il sequel di Pure, per l’occasione battezzato Wipeout Pulse, che non mira a strabiliare per l’inclusione di innovazione, bensì per la cura con cui viene arricchita l’esperienza di gioco e con l'aggiunta di alcuni dettagli che a volte si traducono in vere e proprie chicche. Ma andiamo con ordine.
Il gioco, per chi non lo sapesse, è un racing con delle navicelle futuristiche come protagoniste, suddivise in quattro categoria a seconda di quella che potrebbe essere l’equivalente della cilindrata del motore. In particolare le navicelle sono classificate come Venom, Flash, Rapier e Phantom, che sono contraddistinte da una velocità massima che va dai 450 km/h per i veicoli più lenti (!), fino ad arrivare a sfiorare i 1400 km/h con la classe più performante.
Ciascuna categoria di velivoli è inoltre suddivisa in squadre, ciascuna delle quali identificate da particolari bilanci di accelerazione, velocità massima, resistenza e manovrabilità. Giusto per fare alcuni nomi, la Feisar si distingue per la sua manovrabilità, la Assegai è piuttosto veloce e scattante, e così via. Tutti questi nomi suoneranno tutt’altro che nuovi agli appassionati della serie, tranne la esordiente EG-X.
Tali bolidi si trovano a sfrecciare in circuiti quanto meno contorti, caratterizzati da salti, loops, tratti verticali, vorticose curve, tratti a testa in giù e così via, attraverso ambientazioni desertiche, industriali, residenziali senza dimenticare una foresta con tanto di cascate. Tutti i circuiti (in totale dodici, percorribili in entrambi i sensi di marcia e contraddistinti da due varianti, white e black, che si differenziano per una parte del tracciato) sono disegnati apposta per enfatizzare le doti velocistiche delle “vetture”, e sono caratterizzati da un buon numero di dettagli, come impianti di ventilazione, tunnel, edifici esterni alla pista, navicelle civili, senza dimenticare i riflessi e gli effetti particellari del vapore che si solleva dalla cascata e delle gocce che si posano sullo schermo.
In ogni circuito vi sarà concesso di partecipare a sette differenti tipologie di gare: si va dalla Gara Singola che consiste nel percorrere 3 giri con l’obbligo di conquistare il podio, il Trofeo che è un insieme di gare in cui fa fede la classifica finale, il Giro Veloce che si compone di 7 giri per scendere sotto il muro di un tempo prestabilito, la Prova a Tempo che altro non è che compiere 3 giri entro un tempo limite, il Testa a Testa che consiste nel classico duello senza armi a disposizione, senza dimenticare l’Eliminazione, in cui vince chi abbatte 10 avversari, e la Zone, la new entry. Merita una nota a parte quest’ultima, che consiste in una gara in cui dovrete effettuare un numero di giri stabilito, con una velocità via via crescente man mano che percorrerete le zone. Qui il difficile è non spalmare la vostra navicella sulle sponde della pista.
I più attenti di voi non si saranno lasciati sfuggire un dettaglio, la presenza di armi. Ebbene si: in questo Wipeout il fair play è cosa poco nota, e quindi vi sarà concesso di abbattere (poco) sportivamente chi vi sta davanti per aggiudicarvi la vetta del podio, oppure danneggiare gli inseguitori al fine di poter finalmente tirare il fiato. Avrete a disposizione varie tipologie di armi, che vanno dai missili al cannone per le armi frontali, le mine da dedicare agli inseguitori, l’energia per lo scudo protettivo, senza dimenticare la Sanguisuga, che preleva energia dagli scudi avversari, il Shuriken, che si compone di 2 dischi energetici che rimbalzano su pareti fino a colpire qualcuno e così via. Il denominatore comune di questi power-up è il tempismo con cui devono essere azionati al fine di ottenere il massimo risultato. Le armi le troverete lungo il tracciato, sotto forme di strisce rosse a forma di X. Una volta passatici sopra potrete decidere se sfruttare l’arma oppure se assorbire la sua energia per andare a rinvigorire il vostro scudo energetico, evitando quindi di dover passare dai box per le riparazioni (come avveniva nei vecchi Wipeout). Oltre alle strisce rosse troverete anche quelle gialle (a forma di freccia) che servono a regalarvi un po’ di spinta in più, senza dimenticare il Mag Strip, una striscia magnetica capace di donare maggiore manovrabilità alla vostra monoposto e quindi agevolarvi nei tratti tortuosi (a scapito, però, dei dritti). Alla fine di ogni gara vi saranno attribuiti dei punti sulla base dei giri perfetti conclusi, dei record abbattuti, dei nemici eliminati e così via. Tali punti saranno utilizzabili per acquistare nuove vesti grafiche della vostra astronave.
Il tutto sarà godibile in modalità campagna, in cui dovrete affrontare sedici eventi (alcuni in alternativa, al fine di scongiurare frustranti blocchi nella vostra carriera) con tre livelli di difficoltà dell’AI impostabili, piuttosto ben calibrati. Una volta sbloccati taluni eventi nella campagna potrete ripercorrerli nella modalità Racebox, in cui sarete voi a ideare la serie di eventi da affrontare impostando circuito, difficoltà avversari e così via.
Insomma, di carne al fuoco ce n’è parecchia, ma ciò che più di ogni altra cosa convince è il gameplay frenetico e divertente, coadiuvato da un controllo quanto meno adeguato, capace di non far rimpiangere il Dualshock.
Oltre a tutto ciò vi sarà data la possibilità di scaricare dal sito www.wipeout-game.com extra come nuovi percorsi, nuovi vesti grafiche e addirittura un editor per il vostro PC, utile per personalizzare a vostro piacimento la carrozzeria della vostra astronave.
Ma non solo: chiude il quadro online l’ottima implementazione del multiplayer, anche via Game sharing (un solo UMD per due giocatori) per il wi-fi, ma soprattutto fino a 8 giocatori via online, dove è stata creata una vera e propria comunità in cui vi sarà consentito di scambiare dati, utilizzare skin e Racebox personalizzati e così via.
Chiude il quadro il photo mode (ormai un must dopo l’esordio su GT4) e la possibilità di personalizzare la playlist durante le partite utilizzando gli mp3 salvati sulla vostra scheda di memoria.
Per la conclusione non perdetevi il commento finale
Ottimo il gameplay, adeguatamente coadiuvato da un sistema di controllo che si rivela davvero preciso e ben calibrato. La varietà delle gare è un vero toccasana.
Ottimo il sonoro, con la playlist originale di Mason, Loco Dice, Stanton Warriors, Dopamine, DJ Fresh e così via, ma nel caso vi siano indigesti potrete personalizzarla con gli mp3 salvati sulla vostra scheda
Ottima davvero la grafica, ricca di dettagli, effetti particellari, luci e ombre, ma capace di non risentire mai della ricchezza mostrata sullo schermo, mantenendo un framerate sempre adeguato
Wipeout Pulse cancella ogni ombra che aveva lasciato il predecessore Pure, con un titolo contraddistinto da uno spessore notevole e una cura nei dettagli quasi maniacale. Un must per tutti gli amanti dei racing possessori della PSP.
La recensione di Wipeout Pulse è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 10-03-2008
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