Titolo: Dissidia: Final Fantasy
Genere: Fighting
Console: PSP
Sviluppatore: Square Enix
Publisher: Square Enix
Data di pubblicazione: 4 settembre 2009
Sono ormai passati più di 20 anni dalla prima apparizione su uno schermo del nome Final Fantasy, un nome, in simbolo che è entrato nella storia videoludica, capace non solo di sopravvivere all’evoluzione delle console (ormai giunte alla terza generazione) e al quelle del mercato (che si è evoluto in modo drastico da dieci anni a questa parte), ma è anche stato capace di rimanere sulla cresta dell’onda sfornando sempre titoli di indubbia qualità.
Dopo una serie di titoli RPG, regala una strana sensazione il ricevere tra le mani un picchiaduro che richiama i protagonisti (e le loro nemesi) dei primi dieci capitoli della saga. È lecito quindi l’insinuarsi dell’atroce dubbio nella nostra mente che si tratti della classica operazione commerciale mirata a sfruttare la popolarità e il carisma di personaggi tanto amati, proponendo un gameplay scontato e poco sviluppato al fine di massimizzare gli introiti con il minimo sforzo. Purtroppo di questi tempi titoli del genere si vedono davvero a bizzeffe, giustificando la nostra diffidenza. Ma per fortuna, come vedremo in questa pagina, Square Enix non è uno sviluppatore comune.
Già il tutorial fa apprezzare appieno una delle caratteristiche peculiari del gioco: la grafica dei filmati davvero non ha eguali su PSP. La realizzazione dei personaggi, le loro animazioni e gli effetti ambientali sono davvero uno spettacolo per i vostri occhi, il tutto per merito della sapiente mano del charater designer Tetsuya Nomura.
Di contro, la trama che vi verrà propinata non sarà un granchè: il solito scontro tra Chaos (divinità della discordia) e Cosmos (quello dell’armonia) richiama due plotoni di vari personaggi, tra cui gli appassionati della serie riconosceranno facilmente i protagonisti dei vari episodi. Tra i tanti ritroveremo Cloud Strife, Cecil, The Onion Knight, Bartz, Squall Leonhart, Tidus, i quali dovranno affrontare Garland, Golbez, Exdeath, Kefka, Jecht e altri., per un totale di dieci buoni contro dieci cattivi, più due ulteriori personaggi rappresentati proprio dai due dei autori dello spiegamento di forze.
La modalità storia è sicuramente la più interessante, e riprende in parte quanto proposto da Crisis Core. Per ciascuno dei personaggi presenti dovrete intraprendere un’odissea che vi porterà ad affrontare la rispettiva nemesi. Inizialmente verrete posizionati su una sorta di scacchiera (che ricorda Final Fantasy Tactics), su cui potrete muovervi avendo a disposizione i Destiny Points, da utilizzare con parsimonia per non incappare in penalizzazioni. Sulla griglia, oltre al punto di arrivo, vedrete anche caselle occupate da bonus (tipo bauli, pozioni...) e nemici, che rappresenteranno gli incontri casuali a cui i fan della serie saranno familiari.
Conclusa una scacchiera passerete di livello. Alla fine del quinto livello, infine, ci sarà lo scontro finale che vi permetterà di completare l’odissea. Ma veniamo ora alla descrizione degli scontri.
Si inizia con una sorta di briefing, in cui potrete personalizzare l’equipaggiamento del vostro personaggio, il quale influenzerà ovviamente le sue statistiche durante la lotta. Quindi completerete la fase preparatoria con la scelta delle abilità, di cui usufruirete durante l’azione.
E veniamo infine alla fase di combattimento. Chi ha giocato alla serie rimarrà immediatamente colpito dalle arene in cui vi dovrete battere, che sono ispirate dalle principali locations della saga. Ben fatte per realizzazione, un po’ scarne di dettagli a dire il vero. Con il prosieguo vi accorgerete inoltre che le arene concedono un tantino di interazione e nascondono inoltre aree segrete in cui trovare bonus e oggetti nascosti.
Il gioco è di fatto un picchiaduro tridimensionale con telecamera alle spalle. A garantire il corretto focus sul vostro antagonista ci pensa un sistema di lock on che dirigerà l’occhio elettronico verso il nemico, impedendovi di essere colti alla sprovvista.
Salta all’occhio la presenza di due barre energetica: oltre alla barra della vita, infatti, dovrete tenere d’occhio anche quella dei Punti Audacia, che rappresentano il livello di difesa. Per dirla in parole semplici, un attacco qualunque sarà tanto efficace quanto il vostro avversario avrà un basso livello di Punti Audacia. Per sottrarre i Punti Audacia (e quindi debilitare il vostro opponente) dovrete premere il tasto Cerchio. All’azzeramento dei Punti Audacia precipiteremo nella modalità Crollo, dove un singolo attacco subito può rivelarsi letale. Il tasto degli attacchi tradizionali, invece, è il Quadrato. La duplicazione dei tasti (e la loro differente funzione) rende sufficientemente tecnico e tattico, scongiurando il pericolo di trasformazione in una sorta di frenetico button smashing.
Ad arricchire ulteriormente il gameplay ci pensano le vocazioni (tra cui Carbuncle e le sorelle Megas), capaci di aggiungere varietà al gioco, senza contare l’Ex Mode, che consiste nella classica modalità furia a cui si accompagna un breve Quick Time Event che, se completato con successo, scatenerà una delle più famose mosse dei personaggi, come Sephirot o Buster Sword di Cloud, senza dimenticare Renzokuken e Blitz Ball. Tali mosse si rivelano particolarmente potenti, tali da capovolgere l’esito di uno scontro.
Dopo aver terminato un’odissea avrete inoltre la possibilità di scegliere tra due differenti modalità: il controllo diretto (come appena finito di descrivere) e la modalità comandi, in cui si danno ordini (tipo linee guida) al personaggio, che reagirà grazie a una AI propria. Per chi è familiare con GT4, una sorta di B-Spec.
Man mano che accumulerete vittorie vi verranno assegnati Punti Giocatore, che potranno essere spesi nel negozio, al fine di far evolvere il vostro personaggio, oppure per acquistare contenuti aggiuntivi (come armi e armature, costumi alternativi, nuovi personaggi eccetera). L’effetto dell’evoluzione del personaggio è davvero percepibile sul gameplay, regalando ulteriore varietà alle vostre partite. Se poi aggiungete la presenza di ben dieci giocatori con cui poter affrontare altrettante odissee, vi sarà chiara la longevità intrinseca in questo Dissidia: Final Fantasy.
A completare il gameplay ci pensano la modalità arcade (la classica schermaglia) in cui potrete affrontare un’AI adeguata (di diversa tipologia, come tattico, valoroso, calmo, eroico...), scegliendo tra il roster di personaggi sbloccati, compresi i loro cloni per non far pesare troppo la una limitatezza nella possibilità di scelta.
Va menzionata la modalità ad hoc che vi consentirà di affrontare i vostri amici utilizzando i personaggi, compresa la loro evoluzione e il loro equipaggiamento, così come vi siete faticosamente conquistati. In mancanza di amici nei dintorni potrete usufruire di una modalità ghost, che tenterà di mimare l’AI dei giocatori precedentemente affrontati.
In conclusione della sezione gameplay, bisogna dire come quanto proposto sia quanto meno ben architettato e particolarmente godibile, scongiurando quindi il dubbio iniziale di essere di fronte alla classica operazione commerciale.
Se a tutto ciò aggiungiamo un comparto grafico di altissimo livello, capace di sfoggiare una grafica quanto meno splendida (al top di quanto visto sinora su PSP) coronata da modellazioni dei personaggi, animazioni ed effetti luminosi davvero splendidi, si capisce come questo Dissidia: Final Fantasy non sia solo bello da giocare, ma anche bello da vedere. Le espressioni facciali dei personaggi e un frame rate sempre solido ne completano i lati positivi che permettono agevolmente di tollerare le arene un tantino scarne, come già precedentemente menzionato.
Il sonoro si eleva allo stesso livello, con brani che riprendono la colonna sonora già assaporata e apprezzata durante la saga, accompagnata da voci di ottima recitazione, purtroppo in lingua inglese.
Va menzionata infine la serie di filmati d’intermezzo, capaci di meravigliare per bellezza artistica e capaci sicuramente di commuovere chi è stato appassionato della serie, regalando un pizzico di nostalgia.
Purtroppo, come spesso succede, anche le migliori produzioni sono afflitte da alcune pecche, anche se non sempre sono in grado di cambiare l’esito finale. In questo caso i difetti veri e propri sono rappresentati dall’eccessivo tatticismo di alcuni scontri, che si protrarranno anche per diversi minuti, nella loro monotonia (sarete chiamati a fare sempre le solite cose) e nella telecamera, che di tanto in tanto tenderà a piazzarsi in angoli angusti, impedendovi di vedere il nemico piombarvi addosso.
Per concludere, questo Dissidia: Final Fantasy rappresenta sicuramente un must have per gli appassionati della serie FF, mentre chi apprezza i picchiaduro farebbe bene a farci comunque un pensierino: nonostante i non appassionati della serie non abbiano la possibilità di cogliere tutti i richiami alla saga presenti nei vari filmati, si tratta comunque di un ottimo picchiaduro capace di appassionare i giocatori occasionali.
- La saga Final Fantasy
- Gameplay profondo e ben fatto
- Grafica generale di primissimo ordine...
- ...eccetto le arene, un tantino scarne
- qualche difetto nelle telecamere
- scontri ripetitivi
Dissidia: Final Fantasy si rivela un picchiaduro davvero ben fatto, capace di sfoggiare un gameplay profondo e coinvolgente, una longevità notevole che vi spingerà a far evolvere tutti i vostri personaggi, una grafica davvero al top e una colonna sonora d’eccezione, basata sui brani più famosi della serie.
Tanta qualità si fa perdonare alcune piccole pecche, come le arene un tantino scarne e una monotonia dell’azione un tantino accentuata.
In ogni caso siamo di fronte a una perla vera e propria, che non dovrete farvi sfuggire.
La recensione di Dissidia: Final Fantasy è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 26-10-2009
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