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Recensione di Monster Truck Championship

Titolo: Monster Truck Championship 
Genere: Racing 
Piattaforma: PlayStation 5 
Sviluppatore: Teyon 
Publisher: Nacon 
Data di uscita: 11 marzo 2021 

Qualche mese fa avevamo recensito Monster Truck Championship per PS4, racing game dedicato a quei bestioni a 4 ruote giganti che da sempre vivono nella nostra fantasia per il loro essere potentissimi e mastodontici, capaci di passare sopra le vetture dei comuni mortali, riducendole a un ammasso di rottami dalla forma pari a quella delle sottilette.  

Il recente avvento delle console next generation, tra cui la PS5, ha fornito agli sviluppatori di Teyon di proporre quel qualcosa in più sfruttando l’incrementata potenza di calcolo. Vediamo se il salto generazionale ha effettivamente donato una dimensione aggiuntiva al titolo. Vediamo come se la sono cavata in questo caso. 

Simulazione fisica 

Si parte con il più classico dei tutorial, che diventa un obbligo per prendere dimestichezza con questi bestioni dalle quattro ruote motrici e sterzanti, con i quali imparerete a compiere acrobazie degne del più famoso motocrossista, a partire dai giri della morte senza dimenticare i donut e le biciclettate su due ruote (trick dai nomi curiosi che imparerete a conoscere) alla ricerca di un equilibrio piuttosto ben ricreato, il tutto supportato da un modello di guida che si basa sulla simulazione della fisica a partire dal trasferimento dei pesi, dall’aderenza in funzione della conformazione del terreno e quanto altro faccia parte della pista, il tutto simulato in modo rigoroso sfruttando le potenzialità di un Unreal Engine ormai collaudato. 

Il risultato è un sistema di guida che ha indubbi pregi, ma anche vari difetti come una marcata leggerezza dei veicoli, una aderenza estremamente ridotta e la spiccata tendenza a sovrasterzare dei mezzi a vostra disposizione, tanto da renderne particolarmente difficile la guida. C’è una ulteriore particolarità che rende curioso il titolo, ovvero una marcata assenza di gravità che vi consentirà di eseguire salti praticamente lunari, peculiarità atta a spettacolarizzare ulteriormente il gameplay, ma che stacca un tantino dalla realtà oggettiva della fisica terrestre. 

Avversari aggressivi 

Data la difficoltà del titolo, accentuata da una notevole aggressività degli avversari, dovrete porre non poca attenzione a raddrizzare lo sterzo poco prima di spiccare un salto piuttosto che dosare con cura lo sterzo in curva, pena il ritrovarsi con il muso rivolto nella direzione sbagliata nel bel mezzo di una gara. 

Particolare attenzione va rivolta inoltre nella fase di partenza delle gare ma soprattutto dei duelli, ove oltre a tenere d’occhio il countdown dovrete gestire accuratamente la lancetta dei giri del motore, la quale deve rimanere entro una stretta finestra al fine di approfittare di un importante boost in partenza per giovarsi di uno spunto nelle gare, che diventa fondamentale nei duelli dove il traguardo si colloca dopo un breve rettilineo e un paio di curve. 

In ogni caso condurre questi bestioni virtuali si rivela divertente fintanto che non sarete costretti a vedervela in pista ad alta velocità (istante in cui si fa sentire una marcata instabilità del mezzo), con il meglio che viene proposto in quelle fasi in cui dovrete compiere acrobazie e distruggere gli oggetti racchiusi nell’area. 

Chi parte bene è a metà dell’opera 

La carriera riveste la parte principale del gioco, suddivisa tra Lega Nazionale, Professionale e infine la Major League, attraverso cui dovrete districarvi tra eventi Freestyle, Distruzione, Gara e Duello. Mentre si vede poca differenza tra le prime due tipologie, le quali premiano i trick ma soprattutto le combo e la devastazione degli elementi di contorno, in gara dovrete vedervela contro sette concorrenti che non ci penseranno due volte prima di tentare di buttarvi fuori strada, salvo poi sbagliare collettivamente quella particolare curva anticipando troppo la sterzata e compromettendo così la loro gara. 

Discorso a parte per i Duelli, una serie di tre sfide (per chi si colloca tra i primi due) per aggiudicarsi una sorta di torneo dove partire bene consegna metà delle probabilità di vittoria. 

Dietro una apparente varietà di gare e di gameplay si nasconde tuttavia una monotonia di fondo che affiorerà dopo poche ore portandosi dietro anche un tantino di noia. 

Il tutto arricchito da una discreta personalizzazione della non abbondante schiera di veicoli, che potranno anche evolvere con pacchetti che ne miglioreranno le prestazioni, senza dimenticare un sistema di gestione dei danni semplificato che degraderà le prestazioni del veicolo, oltre che pregiudicarne l’aspetto, anche se questo ultimo avviene tramite un troppo semplificato distacco di parti della carrozzeria che, una volta toccato il terreno, spariranno senza lasciare traccia. Peccato, perché se tali lamiere rimanessero sulla pista potrebbero rappresentare una ulteriore variabile nell’economia generale del gioco aggiungendo spessore al gameplay. 

Parte gestionale 

Va aggiunta anche la parte gestionale, meno marcata rispetto ad altri titoli contemporanei, che vi vedrà impegnati nella selezione di sponsor e del personale che curerà la messa a punto del vostro veicolo, una piccola aggiunta dal piccolo valore aggiunto, ma nulla più. 

Tecnicamente il gioco si staglierebbe su buoni livelli qualora parlassimo della vecchia PS4. Peccato che l’hardware di cui stiamo parlando sia la neonata PS5, dove si vede un livello grafico generale migliorato e un frame rate stabile, anche se spiccano agli occhi esempi negativi come i dettagli delle textures del terreno che appaiono in colpevole ritardo mentre aspettate la luce verde del semaforo, come se per rimarcare la velocità di caricamento della gara ci si fosse dimenticato qualche dettaglio per strada. 

Il DualSense, infine, non vede un supporto particolare se non l’implementazione di un livello di vibrazione un po’ accentuato rispetto alla versione PS4, ma purtroppo il feedback dei grilletti è stato dimenticato. 

Chiudiamo con una nota positiva riguardante le gare online che vi permetteranno di sfidare sette amici tra gare e duelli, dimenticandosi peraltro le altre modalità che avrebbero potuto donare ulteriore varietà al gioco. 

In conclusione 

Monster Truck Challenge esordisce sulla PS5 con un porting che se da un lato riesce ad elevare il comparto tecnico, rispetto a quanto visto sulla versione PS4 recensita qualche mese fa, a un livello finalmente accettabile, ma dall’altro fallisce l’obiettivo di fare quel passo in più che il DualSense consentirebbe di compiere viste le sue potenzialità espresse in titoli concorrenti, evidentemente dimenticate in questo caso. 

Ne risulta una versione abbellita e affinata sfruttando la notevole potenza di calcolo a disposizione, ma incapace di fare quel passo in più che ci si sarebbe aspettati. Peccato 

Pregi 

  • Discreto modello di guida 
  • Comparto tecnico migliorato… 

Difetti 

  • …ma comunque non all’altezza della PS5 
  • DualSense non implementato se non per vibrazioni potenziate 
  • Monotono e poco vario 

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6,5

La recensione di Monster Truck Championship è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 11-04-2021

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