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Recensione di Transformers: Rise of the Dark Spark

Titolo: Transformers: Rise of The Dark Spark
Genere: Action / Shooter / Tie-In
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Edge of Reality
Publisher: Activision
Data di uscita: 27 giugno 2014

Cambia il team ma la trasformazione non è in positivo: un’altra delusione tie-in

In tanti hanno provato a sviluppare un buon videogame tratto da un’opera cinematografica, da una serie televisiva, da un cartone animato o simili, ma i risultati sono stati altalenanti. Spesso, inoltre, ci si è imbattuti in delusioni per quello che poteva essere e che quasi mai è stato, a causa di un prodotto che poteva cavalcare l’entusiasmo per un brand e invece ne ha rovinato l’immagine. In questo caso stiamo parlando dei robottoni Hasbro e in particolare Transformers: Rise of The Dark Spark, lanciato qualche giorno prima di Transformers: Age of Extinction, quarto capitolo dei film sui Transformers targati Michael Bay. La missione tie-in è stata questa volta intrapresa dal team Edge of Reality che ha raccolto l’eredita di High Moon Studios, autore delle trasposizioni videoludiche di Dark of The Moon e dei due capitoli della serie Cybertron. Soprattutto questi ultimi due furono accolti bene dalla critica e ottimamente dai fan, e mantenere questo trend positivo non è stato un compito semplice per Edge of Reality, soprattutto quando, per esigenze e tempistiche di marketing, si è costretti a pubblicare un lavoro incompiuto.

Un minestrone di Transformers

I videogame sui Transformers lanciati in occasione dei primi tre film di Michael Bay erano, in un modo o nell’altro, veri e propri tie-in e la loro trama era strettamente legata alle vicende dell’opera cinematografica. Rise of The Dark Spark invece, sembra fin da subito prendere vita autonoma rispetto a Age of Extinction, nonostante i dovuti riferimenti (la presenza di Grimlock ad esempio), ed estende il proprio campo di esistenza nelle diverse “epoche” dei robottoni Hasbro, come se il filone Cybertron e quello dei film si fossero inspiegabilmente intrecciati.

La storyline è incentrata sul ritrovamento, da parte dei decepticon, del “Dark Spark”, la controparte “malvagia” della matrice del comando. Ovviamente questo comporta una nuova minaccia per l’intera galassia e il compito di Optimus e dei suoi alleati è, ancora una volta, quello di riportare la pace. 

La campagna, articolata in 15 capitoli (e che richiama anche la prima serie animata) permette l’utilizzo alternato di Autobot e Decepticon, come già avvenuto nei precedenti titoli e la longevità si attesta intorno alle 7 ore.

Questo mix narrativo è un’arma a doppio taglio. E’ affascinante perché costituisce un pretesto per inserire tipologie di Transformers che non si erano ancore viste in un game, come ad esempio gli Insepticon e il Dinobot Grimlock ma allo stesso tempo è deludente vedere come i diversi robot siano stati realizzati in modo totalmente diverso, alcuni dettagliati e precisi, altri veramente approssimativi. In quest’ottica ci sembra assolutamente poco sensato l’inserimento tanti personaggi giocabili.

Meccaniche collaudate per Robot senza intelligenza artificiale

Il gameplay di Transformers: Rise of The Dark Spark prosegue sulla scia dei predecessori. Le meccaniche restano in sostanza invariate: si tratta, infatti, di un action shooter in terza persona, con combattimenti corpo a corpo che si alternano a fasi di sparatutto. Ogni Transformers avrà la possibilità di cambiare la propria forma, in un veicolo, in un insetto e in un dinosauro (nel caso di Grimlock), di colpire i nemici con l’arma da fuoco principale e quella secondaria, di sferrare una serie di attacchi fisici consecutivi e di utilizzare la propria abilità caratteristica. Il tutto rende il sistema di gioco del tutto simile a quanto visto, ad esempio, nei capitoli ambientati su Cybertron, non eccezionale è vero, ma comunque buono. Quello che non convince assolutamente è la gestione dell’intelligenza artificiale: approssimativa e a tratti ridicola. Questa propone nemici che continuano a sparare i propri colpi contro i ripari dietro ai quali sono maldestramente nascosti, avversari che vi perderanno di vista e rimarranno bloccati e imboscati anche se fate capriole e salti a poca distanza da loro. Anche i robot alleati in alcune circostanze sono fonte di malumore e frustrazione, specie nei casi in cui il player si trova la strada “bloccata” dalla loro ingombrante presenza.

Per quanto riguarda il gioco in multiplayer, ci troviamo davanti ad un passo indietro. E’ presente, infatti, la sola modalità Escalation in cui quattro giocatori hanno il compito di difendere la propria base dall'incursione di quindici ondate di nemici, accumulando punti necessari per fornirsi di difese e di torrette di attacco. Niente versus competitivo quindi, e conseguente divertimento “castrato”.

Si viaggia nel tempo: il comparto tecnico viene direttamente dal passato

Se fino ad ora sugli aspetti negativi del game, riguardanti trama e gameplay, si poteva sorvolare (con tanta pazienza), lo stesso non si può fare quando si analizza il lavoro sul comparto tecnico fatto dal team Edge of Reality. La versione PlayStation 4 da noi provata ci ha subito fatto esclamare:

“Allora PS4 permette la retro compatibilità e stiamo provando un gioco old-gen”.

In realtà, con le dovute verifiche, abbiamo appurato che era, a tutti gli effetti, un gioco di nuova generazione. Ad essere sinceri qualcosa di positivo s’intravede, ma è veramente troppo poco. I personaggi principali sono realizzati bene, con un mix colori, texture e animazioni buono. Questo però mette ancora più in risalto, nel confronto con il resto, un comparto tecnico inspiegabilmente povero: aliasing evidentissimo, animazioni improbabili, texture non curate, ambientazioni che soffrono di scarsa caratterizzazione e colori spesso piatti. Le interazioni con l’ambiente, in particolar modo le esplosioni (dei veicoli etc.), sono di una bruttezza terrificante. Come se non bastasse a questo si aggiungono cali di framerate, anche se per fortuna sono sporadici. Anche le cut-scenes non sono per nulla eccezionali.

Il comparto audio invece è buono, la soundtrack è bella, adeguata e coinvolgente e anche il doppiaggio in inglese è ben sopra la sufficienza.

In definitiva le critiche sarebbero state numerose anche se avessimo avuto tra le mani un gioco di qualche anno fa, ma è abbastanza vergognoso vedere tutto questo sulla nuova generazione di console.

In sintesi

Transformers: Rise of The Dark Spark è forse il peggior titolo tie-in riguardante i celebri robottoni Hasbro. Nonostante qualche elemento positivo si tratta di un gioco assolutamente insufficiente che mostra difetti sotto tutti i punti di vista. Fallisce sia dove tenta di essere originale, ovvero mixando la serie Cybertron a quella “cinematografica”, sia dove ricalca i predecessori ovvero in un gameplay che non offre niente di veramente nuovo. I fan più accaniti dei Transformers probabilmente lo acquisteranno ma ci sentiamo di avvisarli che il rischio delusione è enorme, grande quasi come….un Dinobot.

 Pregi: 

  • Un fan dei Tansformers potrebbe comunque apprezzarlo.
  • Alcuni personaggi principali sono ben realizzati.
  • Soundtrack molto bella.
  • Tanti personaggi giocabili.
  • Trama carina ma ...

Difetti:

  • Comparto tecnico pessimo.
  • L’intelligenza artificiale lascia molto a desiderare.
  • ... sembra quasi un minestrone di Transformers.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 5

La recensione di Transformers: Rise of the Dark Spark è stata scritta e curata da Gabriele.Eltrudis per GameStorm.it, pubblicata il 14-07-2014

Commenti sulla recensione (2)

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Commenti
avatar di bin laden
31-07-2014
bin laden

Non so a me il film , almeno il primo chiariamo, piacque tantissimo, poi bo gli altri film si vedeva che erano stati fatti solo per fare cassa, ma purtroppo funziona cosi il mondo del cinema, il regista è un grande regista ma come tutti gli altri è troppo attratto dai soldi, infatti l'ultimo film che è uscito al cinema neanche lo vado a vedere, per il gioco invece proprio non ci perdo tempo l'ho provato una volta enon mi piace.

-1
avatar di exten
14-07-2014
exten

i tie-in ,a eccezzione di qualcuno, sono sempre una delusione

1
Messaggio non inserito o troppo corto.
 
 

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Transformers: Rise of the Dark Spark

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Valutazione del gioco 3.4

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