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Recensione di Thief

Titolo: Thief
Piattaforma: PlayStation 4
Genere: Action - Stealth
Sviluppatore: Eidos Montreal
Publisher: Square Enix
Data di uscita: 28 febbraio 2014

Eidos Montreal tenta di rubare il carisma del passato.

Ormai sembra piuttosto chiara la modalità con cui gli sviluppatori stanno tentando di guadagnare tempo in questo salto generazionale videoludico: porting in alta definizione, remake, reboot e cross-gen sono il diversivo scelto per ingannare l’attesa in vista di veri e propri titoli next-gen. Uno dei publisher maggiormente coinvolti da questo trend è Square Enix che, oltre ad aver proposto la “versione definitiva” della Lara Croft di Crystal Dynamics, ha scelto di rubare il carisma di Garrett e di una saga nata per PC nel lontano 1998 e di puntare su un suo “riavvio” per le attuali console.

Sicuramente non si è trattato di un compito semplice. Se, infatti, l’eco di Tomb Raider è rimasto forte nonostante il passare degli anni (e della bellezza decrescente dei titoli), lo stesso non si può dire per Thief. Dopo il grande successo dei primi due capitoli Thief: The Dark Project e Thief II: The Metal Age, sviluppati da Looking Glass Studios, ci fu il terzo episodio ovvero Thief: Deadly Shadows di ION Storm, che, seppur apprezzato dalla critica, deluse i fan più affezionati dando origine ad un notevole calo di hype per la serie, finita così nel dimenticatoio. Saranno riusciti i ragazzi di Eidos Montreal a restituire a Garrett il suo fascino perduto?

Garrett ladro per passione: un Robin Hood in versione antieroe.

Le avventure si svolgono in una città in rovina. “The City”, che unisce qualche elemento steampunk dei vecchi capitoli al fascino dell’architettura vittoriana, è devastata dalla malattia, dalla contrapposizione sociale tra ricchi e poveri e dalla tirannia del Barone Northcrest. 

La trama, fin dai primi momenti di gioco, offre una chiara idea di chi stiamo impersonando: un ladro antieroe che ha nell’oscurità la sua più grande alleata. Nel prologo il protagonista, assieme alla propria allieva Erin, si trova nel mezzo di una missione per derubare l’odiato sovrano della città alle prese con un misterioso rituale magico. Tutto però si complica, il piano non va a buon fine, i due vengono separati e Garrett tornerà in scena dopo un anno di assenza e una forte amnesia. Nella “città senza nome” ora vigono la legge marziale e la quarantena: chiunque violi il coprifuoco deve vedersela con la guardia del Barone. 

In questo contesto decolla l’anima stealth del titolo, e prende vita una successione di eventi piuttosto lineare e buona ma mai troppo coinvolgente da un punto di vista emotivo (ovviamente il gusto personale influenza il modo di percepire la story-line). Senza volervi rivelare altri dettagli, ci sentiamo solo di dire che, scelte più coraggiose in fase di sviluppo, avrebbero dato origine a vicende narrate più coinvolgenti e accattivanti.

Stealth puro, forse un po’ troppo.

Per quanto riguarda il gameplay il tutto è ovviamente impostato sullo stealth e i comandi, dopo un tutorial iniziale, sono sufficientemente pratici e abbastanza immediati. Un player paziente non avrà troppe difficoltà a rimanere celato nell’ombra e a muoversi rapidamente tra i nascondigli grazie alla corsa e alla scivolata. E’ invece assente il salto, e Garrett, se necessario, balza automaticamente da una zona utile ad un’altra e si arrampica grazie al tasto azione. Il titolo permette di sfruttare muri e ostacoli di grandi dimensioni come riparo dal quale sporgersi per dare uno sguardo all’ambiente circostante. Oltre a luci e ombre è necessario stare attenti ad agire nel massimo silenzio evitando, per esempio, di attirare l’attenzione camminando sopra un vetro rotto, su una superficie bagnata, vicino ad animali o di far cadere oggetti mandandoli in frantumi.

Se le fasi “in incognito” risultano soddisfacenti, sono invece poco piacevoli quelle di combattimento che, nel corpo a corpo, si limitano ad un banale susseguirsi di affondi con una mazza e di schivate. Per creare invece danni sulla distanza il nostro ladro è dotato di un arco. Questo gli permette di utilizzare oltre alle frecce normali, quelle stordenti, incendiare, d’acqua, asfissianti, esplosive e altre che permettono di far calare delle corde.

Nelle fasi più avanzate del gioco, con l’aumentare della difficoltà, venire scoperti può essere frustrante, proprio per via di una gestione degli scontri che appare incompleta e troppo sbilanciata in favore dello stealth.

Il gioco è organizzato in un susseguirsi di missioni che sviluppano la main quest, intervallate da attività secondarie e da sub-missions che si addicono al massimo al ruolo di un ladro. Ci sentiamo però di segnalare in quest’ottica, una scarsa libertà di approccio alle situazioni, che porta a fasi di gameplay troppo scriptate e forzate.

La città in cui ci muoviamo non è un open-world ma è divisa in quartieri, con i relativi punti di accesso. I preziosi collezionabili sono numerosi, permettono di accumulare denaro da spendere in potenziamenti ed armi e contribuiscono ad aumentare la longevità del gioco che, seguendo quasi esclusivamente la trama principale, si attesta intorno alle nove ore. Gli oggetti interattivi possono essere evidenziati tramite la modalità concentrazione, che può però essere disattivata dai giocatori in cerca di un livello di sfida maggiore. E’ proprio la personalizzazione totale della difficoltà a rappresentare un punto forte del titolo e a rendere Thief adatto sia agli stealth-gamers di vecchia data sia ai novellini. 

L’intelligenza artificiale si mantiene su buoni livelli, fatta eccezione per qualche bug che strappa qualche sorriso ma che comunque non compromette l’esperienza di gioco.

Una gemma che luccica ma non abbastanza. 

Da un punto di vista tecnico la versione PS4 da noi testata raggiunge un livello decisamente buono, ma non impeccabile. Riteniamo fantastica la gestione delle particelle e quella dinamica di luci ed ombre (che influisce anche sul gameplay); le ambientazioni sono dettagliate e realizzate con un ottimo lavoro sulle texture. D’altro canto però siamo ben lontani dalla perfezione: spesso e volentieri si ha la sensazione di osservare qualcosa d’incompiuto, per via di bug più o meno evidenti e di animazioni di transizione troppo ripetitive. Per quanto riguarda i personaggi vi è il consueto stacco netto tra la forte caratterizzazione dei principali e quella assolutamente piatta dei secondari. A questo si uniscono cali di framerate che, per fortuna, non sono troppo frequenti. 

Il comparto audio è buono nel complesso: le musiche e i doppiaggi in lingua inglese sono più che piacevoli e si sposano perfettamente con le situazioni di gioco. Purtroppo bisogna sottolineare come, per l’ennesima volta, la controparte italiana non sia assolutamente all’altezza e rasenti l’irritante.

In sintesi.

Thief si dimostra un buonissimo titolo cross-gen, ben lontano da quello che ci si aspetta però dalla nuova generazione di console. La trama non decolla mai e il gameplay si fa apprezzare ma in mondo molto soggettivo. Gli amanti dello stealth puro non potranno evitarne l’acquisto mentre non ci sentiamo di consigliarlo a chi è più interessato all’azione. In alternativa, per stare in tema, potreste sempre immedesimarvi in Garret e rubarlo (si scherza ovviamente).

Pro:

  • Riporta in vita un marchio di grande carisma.
  • Fasi stealth ben realizzate.
  • Atmosfere affascinanti in un mix steampunk-vittoriano.
  • Personalizzazione totale del livello di difficoltà.

Contro:

  • Una trama che non lascia il segno e con pochi colpi di scena.
  • Gameplay troppo sbilanciato in favore delle fasi stealth.
  • Qualche bug grafico e di intelligenza artificiale.
  • La main quest è molto lineare, forse troppo.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7

La recensione di Thief è stata scritta e curata da Gabriele.Eltrudis per GameStorm.it, pubblicata il 04-05-2014

Commenti sulla recensione (5)

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Commenti
avatar di bin laden
31-07-2014
bin laden

ricordo quando usci questo gioco anni fa, fu apprezzato da molte persone, io ci giocai un po ed era veramente bello, c'era innovazione belle idee e buona fantasia, però aimè da quello che ho potuto vedere è stato solo ripescato dal passato cosi, aggiungendo un po di grafica di nuova generazione, ma ormai tutti i giochi remake vengono remixati solo per far grafica nuova, idee di gioco zero.

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avatar di G-PqV
06-05-2014
G-PqV

*stata

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avatar di G-PqV
05-05-2014
G-PqV

C'è stato molta attenzione per il ritorno del brand che ha fatto troppo fumo per pochissimo arrosto.

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avatar di anddbgt
05-05-2014
anddbgt

Eccooo!!! io pensavo fosse un titolone :( e vabbè quando costerà meno lo prenderò!!!

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avatar di Jhonny Cooper
04-05-2014
Jhonny Cooper

Grazie mille, questa recensione mi è stata d'aiuto, ora ho la certezza che non lo comprerò, perlomeno non subito, forse quando lo troverò a 10€ giusto per curiosità

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Valutazione del gioco 7.3

L'ultimo voto è stato 7 dato da Maiik

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