Titolo: Shadow Tactics: Blades of the Shogun
Genere: Stealth tattico hardcore
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Mimimi Productions
Produttore: Daedalic Entertainment
Data di uscita: 31 Luglio 2017
Siamo abituati a vedere questo genere di giochi per PC, vista la complessità dei comandi che mal si adattano ad un pad per console. Eppure, i ragazzi del team Mimimi Productions tentano di far approdare questo titolo, che ha già riscosso notevole successo sulla piattaforma Steam, sulle console casalinghe. Shadow Tactics: Blades of the Shogun, è un titolo stealth tattico, con visuale isometrica ed elementi in tempo reale, godibile con tastiera e mouse, ma adattato perfettamente su questo porting per PS4. Impossibile non citare titoli come Commandos e Desperados, che hanno spianato la strada per quello che è un genere sicuramente particolare, dedicato agli amanti dello strategico.
Siamo in Giappone, precisamente nel periodo Edo, l'epoca in cui Ninja e Samurai combattono per il proprio onore, e dove affascinanti miti sono nati proprio grazie alla lunga storia nipponica.
Lo scopo del giocatore è quello di guidare uno Shogun che, dopo aver unificato il paese, e dopo una breve tregua dalla guerra, viene a conoscenza di una cospirazione contro l'impero: sarà proprio lui a dover scovare e placare l'incombente macchinazione. La trama non è delle più intricate ma lo stile narrativo è perfettamente in sincrono con un sistema di gioco che, per la maggiore, è incentrato sul gameplay.
I personaggi giocabili sono cinque, ognuno dotato di una buona caratterizzazione e discreto carisma: Hayato, ninja che combatte in solitaria, Takuma, vecchio saggio all'apparenza innocuo che però nasconde doti da abile tiratore scelto, Yuki, ladruncola che sogna di diventare una ninja, Mugen un samurai esperto maestro della lama e Aiko, maestra dei travestimenti. Questi sono i nomi dei protagonisti che, usati e intercambiati a dovere, si faranno spazio in quello che è un mondo di gioco dall'elevata difficoltà, anche a bassi livelli.
La caratteristica di questo genere di giochi è la quantità immensa di nemici che si possono incontrare, avendo invece a disposizione un solo personaggio o anche l'intero party composto dai cinque membri. Nel corso delle missioni ci si trova di fronte a nemici volubili, scaltri, dotati di ottima IA, potendo contare inizialmente su una scarsa dotazione di equipaggiamenti che è opportuno gestire al meglio per evitare di andare incontro a morte certa.
Alleata del player è l'ombra; muoversi nell'oscurità evita di farsi scovare e rappresenta la soluzione ottimale per avanzare nel gioco, basato proprio sulle meccaniche stealth. Il campo visivo del nemico viene visualizzato grazie ad una proiezione di forma conica e consente di studiare il campo di gioco sia per attaccare da un punto nascosto sia per evitare di allertare le guardie in grado di chiamare i riforzi, fatto che renderebbe la situazione ancora più difficile. Muovendosi tra strade e tetti si ha la possibilità di nascondere le vittime così da evitare sospetti tra i personaggi gestiti dall'intelligenza artificiale. Di fatti, anche gli abitanti del villaggio possono rappresentare un intralcio, in quanto avvisano le guardie al minimo sentore di allarme.
La fatica del team di sviluppo, sta proprio nell'aver studiato un ampio ventaglio di stili di gioco: non vi è, infatti, un vero e proprio percorso da seguire, ma tutto sta all'abilità e all'acume del giocatore nel trovare il modo di superare certi ostacoli usando la strategia e l'ingegno. L'interessante modalità “ombra” permette di impostare varie azioni e, con un tocco, usarle tutte insieme: se studiata nella giusta maniera è proprio questa la formula vincente per farsi strada nel gioco.
I profani del genere non devono essere intimoriti: l'ottimo tutorial ad inizio facilita la presa di confidenza, graduale, con le meccaniche di gioco e aiuta a sfruttarle al meglio. Insomma, col giusto mix di astuzia e inventiva, e automatizzando i comandi, si riesce a superare situazioni sempre abbastanza rischiose che caratterizzano un titolo sicuramente non semplicissimo. La complessità è aumentata da una gestione della telecamera che, in certi momenti, può dare noia: è necessario spostarla spesso manualmente per avere una più ampia visuale, cosa che può far perdere del tempo prezioso e lasciare il giocatore impreparato di fronte alle situazioni che si stanno verificando, nel frattempo, nello svolgimento dell'azione.
Non bisogna, perciò, lasciare nulla al caso, e il minimo errore lo si paga a caro prezzo.
Ad ovviare a questa elevata difficoltà e a rendere il gameplay più scorrevole sono i salvataggi rapidi: con un leggero tocco sul touchpad si effettua il salvataggio dei progressi, "approdo" sicuro da cui ricominciare in caso di morte.
Dal punto di vista grafico è apprezzabile il garbo estetico che caratterizza ogni schermata di gioco, e ci si trova ad ammirarla, quasi fosse un quadro.
I tantissimi piccoli particolari nel loro insieme, danno sfoggio ad un realismo incredibile: si spazia da vie cittadine, gremite di mercanti e civili che passeggiano in tranquillità, a meravigliose foreste e zone innevate, teatro di combattimenti all'ultimo sangue. Sono presenti alcune cut-scenes, in computer grafica, che danno ancor di più l'idea di avere davanti agli occhi un quadro dell'epoca.
Ottimo il sonoro: il gioco offre una variegata playlist di musiche soft, in perfetto stile orientale, che immergono ancor più il destinatario del media nel mondo di gioco. È presente il doppiaggio in due lingue: inglese e giapponese, entrambi buoni, calcolando anche il budget non esagerato con cui è stato realizzato il titolo.
Shadow Tactics: Blades of the Shogun è un ottimo gioco tattico vista anche la scarna rosa dei concorrenti su console, e rappresenta un titolo strategico da possedere nella propria libreria (sicuramente per gli amanti del genere). Il team di sviluppo ha voluto coraggiosamente portare su console una tipologia di game che di solito resta confinata in ambito PC, riuscendoci più che bene. L'alta rigiocabilità e la longevità del titolo (circa 20 ore) garantisce divertimento e anche parecchi grattacapi. Se una telecamera scomoda e un'elevata difficoltà non vi spaventano sarete a cavallo.
La recensione di Shadow Tactics: Blades of the Shogun è stata scritta e curata da Morgana90 per GameStorm.it, pubblicata il 14-08-2017
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