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Recensione di Senko no Ronde 2

Titolo: Senko no Ronde 2
Genere: Sparatutto/Picchiaduro
Piattaforme: Playstation 4 (versione testata) PC
Sviluppatore: G.rev
Publisher: Degica Games/Kadokawa Games
Data di uscita: 6 Settembre 2017

 

Verso l’infinito, e oltre!

Correva l’anno 2007, quando nelle console Occidentali fece il suo debutto la saga Senko no Ronde presentandosi, e tutt’oggi mantenendo questa caratteristica, come un mix tra uno sparatutto e un picchiaduro. Il franchise è nato nel 2005 da un’idea dello studio G.rev per l’hardware SEGA NAOMI, ed esportato due anni dopo su Xbox 360 da Ubisoft.

WarTech: Senko no Ronde vide un sequel, rilasciato esclusivamente in Giappone, che si chiamava Senko no Ronde: Dis-United Order, di cui, il 6 settembre 2017, è stato rilasciato un remake per PlayStation 4 e PC, sviluppato dai nipponici di G.rev, e pubblicato internazionalmente da Degica Games. Il titolo è disponibile sia su Steam che sul PlayStation Store al prezzo di 39,99€.

Il gioco che vi andiamo a presentare è Senko no Ronde 2 che, come i suoi predecessori, è ambientato nello spazio, luogo in cui si è dovuta rifugiare l’umanità per scampare alla misteriosa catastrofe nota come il Grande Disastro che avrebbe portato all’estinzione di tutto il genere umano. Per distinguere questo nuovo periodo temporale della storia dell’umanità, inizia l’era nota come Calendario Spaziale(S.D.), un’epoca di ricostruzione, di scoperte scientifiche e tecnologia avanzata. Tutto cambiò, però, a partire dall’anno 1484.

Quando tutto sembrava andare per il meglio, una serie di attacchi ed incidenti ha portato ad uno squilibrio di forze che ha dato vita ad una successione di episodi di violenza. Un uomo si erge a leader, Luchino Narukami, accollandosi il fardello di risolvere la situazione e di promettere un nuovo inizio per Arria. Ed è lui stesso che, più tardi, sarà l’artefice di numerosi atti di violenza che portano scompiglio all’interno della comunità di Harmonia, una colonia su Marte.

Due anni dopo, sta ai nostri eroi e ai loro Rounder, dei mech che utilizzano durante i combattimenti, risolvere la situazione.

 

Questa storia l’ho già sentita

Il gioco si presenta con una varietà di modalità: Arcade, Multiplayer Online e Locale, Score Attack, Storia e Pratica. Per chi si avvicinasse per la prima volta a questa serie, nella sottosezione Miscellaneous della categoria Galleria, è presente un “riassunto degli episodi precedenti”, che offre al giocatore la possibilità di scoprire qualche curiosità sull’universo della saga e sui fatti avvenuti nel prequel.

Il multiplayer online presenta la pecca di essere poco bazzicato, per cui la presenza di quello locale è sicuramente un ottimo punto a favore del gioco.

La modalità Arcade, che rende il gioco longevo, permette di scegliere un personaggio e livellarlo ad ogni incontro, fino ad arrivare al boss finale.

A proposito della Story-Mode, invece, la trama è la stessa vista in Senko no Ronde DUO, che essendo un’esclusiva del mercato nipponico, risulta assolutamente nuova per i giocatori Occidentali. L’intreccio narrativo è articolato su una sorta di mappa che si dirama per tutto lo schermo (man mano che si procede con lo sbloccare i vari blocchi) e viene raccontato come una visual novel, con diversi capitoli ambientati nell’Harmonia Volounteer Force, e altri che invece si concentrano su tutti i personaggi, permettendoci di conoscerli meglio.

Il protagonista è Lev LeFanu, un pilota di Rounder che ha perso la famiglia, ma anche la memoria. Il giovane fa parte dell’Harmonia Volounteer Force, un esercito di difesa fondato dal movimento pro-indipendenza della regione autonoma di Harmonia.

Da qui iniziano una serie di clip che presentano nel dettaglio i personaggi, e raccontano gli avvenimenti, con qualche interludio sotto forma di battaglia, che consente al giocatore di mettere alla prova le sue abilità di pilota.

Per gli appassionati di bozzetti e quant’altro, questa feature permette di sbloccare le immagini dei personaggi nella galleria presente nel menù principale.

 

Sembra facile, e invece…

Come capita in tutti i browler-shooter di tale tipologia, gli approcci al combat system sono due: premere pulsanti a caso e sperare di vincere, o seguire il tutorial per iniziare a farsi le ossa con i comandi. Dato che le combo più forti sono abbastanza difficili da imparare, ovviamente la strada da percorrere è per forza la seconda.

L’approfondito Tutorial aiuta ad apprendere un sistema di combattimento che, almeno all’inizio, risulta un po’ macchinoso e difficile da ricordare, soprattutto per quanto riguarda le combo più potenti.

Ma partiamo dall’interfaccia, che presenta in alto la barra di salute del nostro Rounder, in questo caso chiamato “Armor Gauge”, e che ovviamente diminuirà man mano che si subiscono danni. Sotto questa si trova la “Charge Gauge”, necessaria per i Barrage Attack e per mantenere attiva la barriera. Ci sono due modi per riempire questa barra: attendere che si riempia in automatico durante l’incontro, o raccogliere gli oggetti che cadono al nemico dopo certi attacchi.

Per quanto riguarda i comandi base, l’arma principale è comandata dal pulsante X e quella secondaria è attivabile con il tasto cerchio. I Barrage Attack sono dei potenti attacchi con proiettili che vengono innescati cliccando quadrato. Infine le Abilità Speciali del Rounder, diverse a seconda del mech, sono talmente utili in battaglia da poterne addirittura cambiare le sorti.

L’attacco più potente a disposizione è la B.O.S.S. Mode, che permette di invocare un’unità B.O.S.S., un bestione meccanico che ha gli stessi comandi base, ma più potenti. Vista la potenza, ovviamente, è possibile sfruttarle per un numero ristretto di volte, che ci viene indicato in basso, alla sinistra dello schermo. Così come le Abilità, anche i poteri di questo asso nella manica cambiano da un’unità all’altra, e solo con l’esperienza si potranno gestire al meglio.

Passiamo ora alla difesa, che include la possibilità di alzare una barriera, che però consumerà la barra Armor Gauge, e il Dash, con cui schivare alcuni attacchi, e avvicinarsi al nemico per effettuare un affondo corpo a corpo. Quando la barra dell’Armor Gauge raggiungerà lo zero, si entrerà in modalità Vanish, che porterà alla sconfitta dopo un solo colpo ricevuto.

 

A me gli occhi e le orecchie

Uno dei tasti dolenti, se siete di quei giocatori che mettono la grafica al primo posto, è sicuramente l’estetica del gioco, che si presenta come molto semplice e quasi obsoleta, se ci passate il termine. L’indole da visual novel della modalità Storia permette di utilizzare modelli statici in 2D, che coi personaggi funziona benissimo, grazie anche allo stile da manga utilizzato per disegnarli.

Un elemento più che fastidioso durante il gioco riguarda le battaglie, con lo schermo che si trasforma nel cielo del 15 agosto, con un abuso di giochi di luce, tra laser e bombe, che tende ad infastidire ed affaticare la vista, talvolta confondendo il giocatore.

Le ambientazioni artisticamente buone peccano in qualità di definizione e dettagli.

Si possono notare anche un aliasing a tratti molto marcato e un frame-rate non sempre stabile.

Per quanto riguarda le musiche, ad occuparsene è stato Yasuhisa Watanabe, già a capo della colonna sonora dei primi due capitoli. Alcuni dei brani si sposano egregiamente con l’arco narrativo della storia, e le melodie più allegre riescono a dare un entusiasmo extra durante le battaglie.

Concludiamo con un fattore che dovrebbe essere ormai noto agli amanti dei giochi made in Japan, ossia l’assenza più totale di localizzazione italiana, con un audio esclusivamente giapponese, e i testi in inglese. C’è da dire che il linguaggio utilizzato è abbastanza basico, e non richiede quindi una conoscenza estesa della lingua (una magra consolazione per chi non mastica l’inglese).

In sintesi:

Questo remake presenta una grafica migliorata rispetto alla controparte rilasciata in esclusiva in Giappone, ma resta comunque un po’ antiquata e semplice. La storia raccontata dà spessore ai personaggi coinvolti in questo titolo, soffermandosi sul passato di ognuno di loro, risultando intrigante anche per chi non ha mai giocato al prequel.

Le musiche sono uno dei punti forti, grazie al lavoro svolto egregiamente da Yasuhisa Watanabe, ma non tutti potrebbero essere in grado di apprezzarle.

Il prezzo è decisamente esagerato per un remake del genere, col difetto di una community ristretta e una modalità Storia poco longeva. Consigliamo di attendere l’occasione giusta per averlo sfruttando un adeguato rapporto qualità/prezzo.

Pregi:

  • Alta rigiocabilità della modalità Arcade.
  • Trama interessante che non aliena chi non ha giocato i capitoli precedenti.
  • Location e personaggi variegati, con questi ultimi quasi tutti ben caratterizzati

Difetti:

  • Comandi difficili e poco immediati.
  • Gioco di nicchia con conseguente poca utenza nel multiplayer.
  • Grafica che sa di Old Gen.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA 5,5

CONTENUTI: 6 / 10

GAMEPLAY: 5 / 10

COMPARTO TECNICO: 6 / 10

La recensione di Senko no Ronde 2 è stata scritta e curata da dryily per GameStorm.it, pubblicata il 26-09-2017

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Senko no Ronde 2

  • Immagine della copertina del gioco Senko no Ronde 2 per PlayStation 4
  • Data di uscita:
    06-09-2017
  • Categoria:
    sparatutto
  • Disponibilità per:
    PS4
  • Popolarità:
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