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Recensione di Ride 3

Titolo: Ride 3
Genere: Racing Motociclistico
Piattaforma: PlayStation 4 (testata), Xbox One, PC
Sviluppatore: Milestone
Data di uscita: 30 novembre 2018

Ride bene chi RIDE 3

Se i giochi racing di stampo automobilistico sono particolarmente diffusi sulle console di tutto il mondo, con miriade di titoli a contendersi l’ambito primato di titolo più arcade, più simulativo, il real-driving simulator e così via, lo stesso non accade, curiosamente, per quanto riguarda le due ruote, settore in cui le serie di successo si contano sulle dita di una sola mano. Negli ultimi anni Milestone, azienda milanese capace di ritagliarsi uno spazio nell’agguerritissimo campo dei racing, sta sfidando il mondo con le serie Moto GP e MXGP, a cui da qualche anno si è anche aggiunto Ride che, sin dall’esordio (avvenuto tre anni fa), ha manifestato l’ambizione di voler rappresentare per le motociclette ciò che Gran Turismo rappresenta per le automobili, tentando di riuscire laddove la stessa Polyphony non aveva convinto con il suo Tourist Tropht, risalente ad una dozzina di anni fa.

Se il successo dei titoli a due ruote è estremamente più risicato rispetto a quello dei giochi automobilistici il problema risiede nella fisica: mentre proiettare l’utente a bordo di un’autovettura è piuttosto semplice, in quanto la periferica rispecchia piuttosto fedelmente la controparte reale (i volanti odierni, specialmente se provvisti di force feedback, sono capaci di regalare emozioni e sensazioni davvero assimilabili alla realtà, ma anche il semplice pad fa il suo dovere), il problema per i videogiochi di moto è che non esiste un'interfaccia adatta a rappresentare la fisica della moto, relegando al dualshock l’arduo compito di fare da intermediario, con però scarso successo. Nella realtà, infatti, la periferica è rappresentata dalla moto stessa, quindi cambiare direzione a una moto significa sollevare e inclinare dall’altro lato una moto di 200 o 300 kg, cosa che è molto diverso dall’inclinare da un lato all’altro la levetta analogica del pad. Da qui si intuisce come lo stick rappresenti di fatto l’intenzione del pilota di inclinare la moto, ma l’inerzia del veicolo comporta un lag nella risposta che potrebbe causare al giocatore inesperto (o non particolarmente avvezzo al mondo delle due ruote) una sensazione strana con feeling e feedback non ottimali.

Adatto a tutti

Per quanto chi non conosce la difficoltà (e il fascino) della guida di una moto potrebbe non apprezzare la risposta ritardata del gioco che costringe a dover pensare in anticipo alla prossima curva, va tuttavia riconosciuto a Milestone l’ottimo lavoro portato avanti nel ricostruire la fisica di un mezzo complesso quanto appagante: il mondo delle motociclette ha un fascino sempre e comunque indiscutibile. Nell’ultimo episodio di Ride, infatti, il modello di guida è stato ulteriormente affinato, arrivando a un livello di simulazione convincente, pur vendendosi a tutti, a partire dagli smaliziati smanettoni senza dimenticare i neofiti, grazie a una serie di aiuti alla guida che rendono la padronanza del racing scalabile e adatta a tutti.

Ma è soprattutto a livello grafico che questo Ride 3 si distacca dal predecessore, grazie all’implementazione (finalmente!) dell’Unreal Engine 4, motore grafico già rodato su MXGP e MotoGP 18, capace qui di far compiere finalmente quel balzo in avanti che il pubblico si attendeva nella realizzazione tecnica di moto, circuiti, ambientazioni, effetti particellari e sistema di illuminazione naturale; permane qualche piccolo difetto collaterale come la mancanza delle ombre proiettate dai fari nelle gare in notturna e l’effetto dell’illuminazione nelle gallerie, dove ci si aspetterebbe un’atmosfera più buia e tenebrosa. Tuttavia stiamo parlando di dettagli incapaci di rovinare l’esperienza di gioco.

Contenuti illustri

La carriera include una miriade di volumi, i quali rappresentano una tematica che accomuna le gare racchiuse in ciascun raccoglitore, alle quali potrete accedere se possedete quel particolare modello di moto oppure se la potenza erogata dal vostro cavallo meccanico sarà inferiore a quanto definito dal regolamento, o se la data di produzione coinciderà con quanto prestabilito. Le tipologie di gare sono pochine e includono le gare normali, il time attack, le drag race (gare di accelerazione in cui dovrete solo preoccuparvi di ingranare tempestivamente la prima e gestire al meglio i cambi di marcia) e niente più. Il numero di corse possibili è esorbitante, ma è la varietà generale a latitare.

Dove tuttavia questo Ride 3 eccelle è nei contenuti: 230 sono le moto incluse nel gioco, divise tra sette differenti categorie (tra cui supersportive, supermoto, naked, cafè racer…) appartenenti a 26 marchi e prodotte nell’arco degli ultimi 50 anni: insomma, c'è la storia delle due ruote, a partire dalle gloriose 500 due tempi da competizione fino ad arrivare agli avveniristici modelli elettrici che si stanno affacciando di recente sul mercato.

Anche i circuiti riescono a convincere: 30 tracciati complessivi che includono Laguna Seca, Imola, Monza, Donington, Macau, per poi continuare con tracciati stradali che contemplano strade californiane, finlandesi e le splendidi curve che si districano sulle rive del lago di Garda.

Anche se manca ancora il meteo dinamico, di alcuni dei circuiti disponibili è disponibile la versione del tracciato in notturna piuttosto che sotto la pioggia, anche se va detto che tali combinazioni non sono disponibili per tutte le piste.

Personalizzazione estrema

Un altro aspetto su cui gli sviluppatori milanesi hanno lavorato parecchio è la possibilità di personalizzare la propria moto: grazie a un editor funzionale ed efficace sarà possibile verniciare la vostra moto preferita, applicare decalcomanie modificandone le dimensioni, orientazione e proporzioni a piacimento, senza dimenticare la possibilità di sostituire 500 accessori realmente prodotti e capaci di modificare le prestazioni della vostra moto, (tra scarichi, sistemi frenanti, sistemi di raffreddamento, pedane alleggerite e così via). Vi accorgerete di come alcuni di tali accessori portino a variazioni di prestazioni (prontamente evidenziate dal gioco in termini di accelerazione, forza frenante, velocità massima…), del timbro del ruggito della moto come nel caso della sostituzione del sistema di scarico, capace di trasformare letteralmente la voce della vostra amata compagna di viaggio. Possedere tanti modelli di moto vi porterà inevitabilmente a trascurare la parte di customizzazione, che sarebbe maggiormente enfatizzato qualora possedeste un solo modello.

AI AI... l'IA

Purtroppo dobbiamo ancora recriminare alcuni piccoli difetti riguardanti l’intelligenza artificiale degli opponenti, migliorata sensibilmente rispetto al prequel, ma che ancora mostra tutti i suoi limiti nel momento in cui vi troverete sul loro tragitto, circostanze in cui dimostreranno quanto sono incuranti della vostra presenza.

Un’altra nota dolente è rappresentata dai contatti e dalle compenetrazioni dei modelli, che meriterebbero un tantino di attenzione in più.

Infine, i caricamenti sono estenuanti vista la loro durata (con anche la distorsione della musica che accompagna l’attesa), per fortuna non capita troppo spesso di imbattervisi, ma si potrebbe davvero fare meglio.

In sintesi:

Ride 3 rappresenta un netto passo avanti per una serie che finalmente si proietta in questa generazione di console grazie all’impiego dell’Unreal Engine 4, capace di rendere la grafica davvero apprezzabile e in linea con lo stato dell’arte.

Un gameplay affinato e convincente, sempre scalabile a piacimento, capace di adattarsi sia al neofita sia allo smanettane, un nuovo sistema di personalizzazione delle moto e una carriera rivista sono le caratteristiche principali di questo Ride 3. Non si può sorvolare, però, su un'intelligenza artificiale ancora limitata, su un sistema di collisioni da rivedere e su una scarsa varietà delle gare.

In definitiva, un titolo impedibile per gli appassionati di moto, raccomandabile per gli appassionati, in generale, dei racing.

Pregi

  • Modello di guida raffinato.
  • Contenuti di tutto rispetto.
  • Comparto tecnico notevole.

Difetti

  • Caricamenti lunghi.
  • AI e collisioni da affinare.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8,5

La recensione di Ride 3 è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 17-12-2018

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