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Recensione di Onechanbara Z2: Chaos

Titolo: Onechanbara Z2: Chaos
Genere: Sparatutto
Console: PlayStation 4
Sviluppatore: Tamsoftware
Publisher: NIS America
Data di uscita: 28 agosto 2015

Onechanbara è una serie piuttosto longeva, se si pensa che la sua prima apparizione fu nel 2000 su quella che all’epoca era considerata la console di punta, ovvero la PS2.

A sorprendere è come tale serie sia stata capace di ritagliarsi una fetta di pubblico nonostante si tratti di titoli dichiaratamente a ridotto budget, e che puntano gran parte del proprio appeal sulla sensualità delle protagoniste, tralasciando quindi “dettagli” come la realizzazione tecnica degli elementi di contorno, la narrativa, la giocabilità, l’innovazione e così via.

Non fa eccezione questo Onechanbara Z2: Chaos (OZ2C da qui in poi), che si ripropone al pubblico PS4 con poche innovazioni degne di nota.

Scontro tra clan

Il gioco narra delle vicende di Aya e Saki, due prosperose ragazzine appartenenti al clan dei Vampiric, le quali all’inizio dovranno vedersela con altre due avvenenti ragazze, Kagura e Saaya, la cui colpa è quella di appartenere ai Baneful. Ne consegue uno scontro all’ultimo sangue, ma che per loro fortuna dovranno interrompere a causa dell’invasione dei classici non morti che le due coppie di fanciulle dovranno contrastare unendo le forze.

Questa è la trama che accompagna il gioco, anche se sembra essere davvero poco più di una semplice scusa per menare fendenti a destra e manca e per affrontare le classiche orde di zombie. Il problema è piuttosto rappresentato da come il gioco creda nell’utilità e nella qualità della narrativa, in quanto spesso e volentieri il gioco sarà interrotto da lunghi spezzoni di filmati che definire prolissi è quanto meno un eufemismo.

Combo alternate

Ma veniamo al gameplay. La particolarità dei personaggi è ovviamente rappresentata dalle armi in dotazione, due ciascuna, che rendono piuttosto varia l’esperienza di gioco. Basti pensare alla katane di Aya, alla motosega di Saaya, alla spada di Kagura piuttosto che all’abilità nel corpo a corpo di Saki.

Un’altra peculiarità risiede nella possibilità di passare rapidamente a comandare un’altra ragazza con la semplice pressione di un tasto, operazione che sarà possibile anche durante i combattimenti. Vi sarà quindi consentito di inanellare spettacolari combo con alternanza di personaggi, ad esempio cominciando con una capace di scagliare in aria i nemici per poi continuare con un’altra in grado di colpire a distanza e così via. Se ci pensate, questa possibilità apre a una notevole varietà nella costruzione di combo e si rivela piuttosto divertente da portare a termine.

A donare ulteriore varietà ci pensa la possibilità delle protagoniste di trasformarsi, per un periodo limitato, in demoni dalla notevole capacità di attacco, al prezzo di consumare però parte della vostra energia vitale.

Confermata infine la caratteristica della serie,  rappresentata dal fatto che le armi, con l’uso, si sporcheranno di sangue perdendo così di efficacia. Dovrete, quindi, di tanto in tanto ripulirle per ripristinarne la loro iniziale utilità.

Guastafeste

Peccato solo che a rovinare l’esperienza di gioco ci penserà l’intelligenza artificiale dei nemici, che mai come in questo caso si può definire rasente lo zero. I nemici sono caratterizzati da strategie di attacco talmente ripetitive che è davvero difficile definirle strategie e nemmeno i boss riescono ad elevare l’esperienza ludica.

Per quanto riguarda le ambientazioni, anch’esse si rivelano ripetitive, prive di zone da esplorare, e spesso le missioni si riducono a procedere fino a giungere a una zona da disinfestare. Sarete prigionieri della zona grazie a invisibili muri, che si dissolveranno una volta che avrete portato a termine il compito.

Nemmeno il comparto tecnico riesce a risollevare le sorti di questo OZ2C: se è vero che le protagoniste sono ben realizzate nelle loro rotondità, con tanto di maliziosi ondeggiamenti ad ogni movimento, il resto dello schermo è popolato da pochi agglomerati di poligoni e terribili textures, tanto povere da porvi il dubbio se la console a cui state giocando sia davvero una PS4.

Un’ultima nota per la longevità, davvero insufficiente: potrete finire la campagna in una decina di ore, dopo di che vengono sbloccate delle missioni con modificatori (come la necessità di usare armi solo perfettamente pulite piuttosto che mettere insieme un certo numero di combo e così via). 

in conclusione

Onechanbara Z2: Chaos punta tutto sull’appeal delle protagoniste, sensuali e ben caratterizzate. Il resto è poco o nulla: un gameplay con spunti interessanti ma con un’AI rasente lo zero, una grafica generale e dei nemici quanto meno scarsa, una narrativa non pervenuta, senza dimenticare la scarsa longevità.

Pregi

  • Protagoniste ben caratterizzate
  • Gameplay con spunti interessanti…

Difetti

  • …ma guastato dall’AI dei nemici
  • Ripetitivo e poco longevo
  • Tecnicamente datato

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 5

La recensione di Onechanbara Z2: Chaos è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 10-10-2015

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Onechanbara Z2: Chaos

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