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Recensione di NiOh 2

Titolo: Nioh 2
Genere: Avventura
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: ‎Team Ninja
Publisher: Tecmo Koei
Data di uscita: 13 marzo 2020

La letteratura italiana è prodiga di casi in cui l’autore ha sfruttato un contesto storico ben preciso per localizzare le vicende inventate dalla propria fervida fantasia. Un esempio particolarmente famoso è quello dei Promessi Sposi, opera letteraria scritta da un ispiratissimo Alessandro Manzoni che non ebbe difficoltà a collocare nei meandri di un contesto storico reale le vicende inventate di Renzo e Lucia, due protagonisti puramente inventati come gran parte delle vicende raccontate.

Allo stesso modo le vicende di questo Nioh 2 si posizionano nel Giappone dell’era Sengoku, periodo storico in cui Oda Nobunaga tentava di unificare sotto un unico regno le principali isole dell’arcipelago del Sol Levante. Ed è in questa ambientazione che si colloca il protagonista, il silenzioso Hide, frutto dell’unione tra un umano e un essere yokai, il quale porterà avanti la sua personalissima battaglia contro le forze del male.

Editor profondo

Si comincia con un editor capace di plasmare davvero a vostro piacimento il personaggio che vi rappresenterà sullo schermo, grazie a una moltitudine di opzioni capaci di modellare ogni singolo dettaglio inerente l’aspetto fisico del guerriero.

Quindi verrete buttati nel mezzo dell’azione mediante una fase preliminare scandita da vari tutorial che vi introdurranno alle varie meccaniche di combattimento, le quali di lì a poco si riveleranno particolarmente preziose. Si comincia con la pratica delle varie armi disponibili, le quali si distinguono per potenza degli attacchi e per la velocità con cui vengono maneggiate, per poi proseguire con le varie tecniche di attacco, tra parate, schivate, combo e fendenti praticamente imparabili e così via. Ma non è finita, in quanto un altro aspetto particolarmente importante è rappresentato dalla postura durante le fasi di combattimento: quella alta è la più potente, ma anche la più complicata da padroneggiare e per questo la più lenta, mentre quella bassa si rivela la più rapida ma meno potente ed efficace nell’infliggere danni ai nemici. Quella intermedia è il giusto compromesso tra le due rivelandosi una valida via di mezzo.

Infine a mezzo dei tutorial avrete anche modo di interagire con la parte yokai di Hide, ovvero una controparte mostruosa dotata di una notevole potenza e della capacità di non soffrire dei colpi ricevuti dai nemici. Si tratta di una importante novità spetto al prequel, la quale introduce meccaniche inedite.

Nella mischia

Già dalla fase dei tutorial si percepisce lo spessore tattico che risiede dietro questo Nioh 2, il quale viene esaltato sin dalle prime fasi dell’avventura in cui verrete letteralmente gettati nella mischia con l’arduo compito di imparare a sopravvivere. I nemici infatti si rivelano ostici da affrontare e ciascuna tipologia di mostro ha modo di rendersi pericoloso, anche perché basta incassare tre o quattro fendenti per farvi arrivare al game over

Sin dalle primissime battute vi potrete rendere conto di quanto il livello di sfida si riveli impegnativo, ostico, a tratti frustrante, anche a mezzo di una gestione dei Ki (la stamina di questo titolo) capace di esporvi in ogni momento al rischio di essere abbattuti. Da qui la necessità di padroneggiare al più presto la tecnica del Ritmo Ki, ovvero la possibilità di recuperare una porzione della stamina consumata al fine di non rimanere inermi subendo il contrattacco dell’avversario. Questa tecnica consiste nel premere con il dovuto tempismo il tasto R1 a valle dell’attacco inferto dal vostro protagonista.

Il combat system conferma tutti i pregi già visti tre anni fa nel prequel, forte di un buon equilibrio tra velocità, precisione e profondità, con anche alcune apprezzabili aggiunte come quelle di poter impersonare un demone grazie alla natura mezzosangue del protagonista.

Tecnica & affini

Graficamente il gioco si assesta su livelli apprezzabili, anche se lo stato dell’arte si trova qualche gradino più in alto. Belli gli effetti luminosi e l’atmosfera tipicamente medioevale giapponese, che però lascia l’amaro in bocca a causa della tendenza al riciclo degli elementi già mostrati nel prequel.

Al giocatore inoltre viene lasciata la facoltà di scegliere tra l’opzione che massimizza la resa sullo schermo a discapito della fluidità, oppure l’opzione che garantisce stabilità nel frame rate, rinunciando in parte alla conta di poligoni sullo schermo.

Peccato infine per la costruzione estremamente lineare dei livelli che fa storcere il naso. Proseguendo all’interno del livello si potranno aprire dei varchi che danno accesso a scorciatoie capaci di rendere meno impervio il tragitto fino checkpoint successivo, utili per ridurre il senso di frustrazione del giocatore.

Il sonoro dal canto suo riesce nell’intento di coinvolgere il giocatore nell’azione, con un doppiaggio in lingua giapponese e inglese, anche se i sottotitoli non mancano di localizzare i dialoghi in italiano.

Longevo

Per quanto l’anima del titolo sia dichiaratamente single player, Nioh 2 offre la possibilità di giocare alcune fasi insieme a un amico in co-op mediante l’evocazione dell’aiuto, per poi affrontare quella particolare porzione di missione. In alternativa potrete evocare anche un personaggio dotato di AI, la quale però non si rivela particolarmente brillante, specialmente se confrontata con la spietata aggressività e capacità di mietere vittime dei nemici.

Chiudiamo con la longevità del gioco, capace di impegnarvi per una quarantina di ore, durata che può dilatarsi ulteriormente grazie alle complicatissime alle missioni crepuscolari, che altro non sono che varianti ulteriormente ostiche (come se ce ne fosse davvero bisogno) delle stesse missioni già affrontate.

In conclusione

Nioh 2 riprende quanto di buono proposto dal prequel, cioè un sistema di combattimento profondo, tecnico, complesso, preciso e davvero capace di donare soddisfazioni, aggiungendo qualche piccola novità come le meccaniche di combattimento nei panni dei demoni yokai sfruttando la natura mezzosangue del personaggio.

Per il resto, però, si nota un ulteriore inasprimento del livello di difficoltà generale del gioco e quella sensazione di dèja vù e di ripetitività che rende il gioco un buon titolo ma non quel capolavoro che avremmo voluto

Pregi

  • Sistema di combattimento tecnico e di notevole spessore
  • Stilisticamente convincente
  • Complesso e appagante…

Difetti

  • …ma a tratti frustrante
  • Poche novità di rilievo

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7,5

La recensione di NiOh 2 è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 24-03-2020

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