GameStorm

Recensione di MotoGP 19

Titolo: MotoGP 19
Genere: Racing Simulativo
Piattaforma: PlayStation 4 (testata), Xbox One, PC, Nintendo Switch.
Sviluppatore: Milestone
Produttore: Milestone
Data di uscita: 6 giugno 2019

“Oioioi, tutti in piedi sul divano” … con il pad in mano

L’anno scorso avevamo apprezzato MotoGP 18, l’episodio della serie con licenza ufficiale del Campionato Mondiale di Moto che, per la prima volta, si è fatto animare dal motore Unreal Engine 4. L’impressione è stata molto positiva, con un comparto tecnico che finalmente era riuscito a fare quel salto di qualità che ci si aspettava da tempo, unito a un ulteriore affinamento della fisica generale del gioco.

Ciò che non era riuscito a convincere, tuttavia, era il solito difetto di fabbrica rappresentato dall’intelligenza artificiale (che poi tanto intelligente non si mostrava proprio) in quanto spesso e volentieri si rendeva incapace di discostarsi dalla traiettoria ideale per causare spiacevoli collisioni (soprattutto a danno dei piloti umani) con conseguenti ruzzoloni nella sabbia delle vie di fuga.

Come ogni anno, puntuale, arriva la nuova release del franchise che quest’anno si rivela essere particolarmente interessante per contenuti, affinamenti del gameplay ma non solo, come vedrete continuando a leggere la nostra recensione.

Esordio dalla MotoGP

Si comincia, al solito, con la scelta dell'avatar tra una dozzina di volti disponibili (non molti, a dire il vero, ma comunque sufficienti ad offrire un minimo di personalizzazione al giocatore). Si prosegue con l'impostazione di nome, nazionalità e stile di guida dell’avatar (con il gomito a terra piuttosto che lo stile standard) e altri dettagli minori utili a plasmare a vostra immagine e somiglianza colui che vi rappresenterà sui circuiti di mezzo mondo.

Sin dall’inizio vi sarà richiesto di verificare il vostro stile di guida, per poi giovare di una sorta di messa a punto standard personalizzata su di voi, anche se, ovviamente, i più smanettoni potranno andare ad affinarene ogni minimo dettaglio, anche interpellando l’ingegnere di pista che, a mezzo di alcune semplici domande, vi elargirà consigli utili per rendere la vostra moto perfetta per ogni evenienza.

La prima novità di rilievo risiede nella scelta iniziale della Carriera, che in questo caso non vi imporrà di partire dalla Red Bull Rookies Cup, bensì vi permetterà di scegliere una qualsiasi tra le categorie presenti nel gioco, consentendovi quindi di sfidare immediatamente Rossi e compagnia bella.

MotoE, Sfide Storiche e tanto altro

Ma è una volta scesi in pista che vi accorgerete degli affinamenti al gameplay che quest’anno introducono una gestione avanzata delle gomme (con tanto di modello che ne simula temperatura ed usura), senza contare il numero limitato di treni di pneumatici che dovrete centellinare al fine di non dover affrontare la gara con delle coperture già a fine vita. Tutto ciò aggiunge realismo al gioco, senza contare che i più abili, spremendo a fondo la loro compagna di viaggio e completando il classico giro perfetto, si accorgeranno di come il tempo staccato si avvicini ai tempi registrati dalle controparti reali, a dimostrazione di un notevole lavoro compiuto verso il realismo.

Tra le novità figura una nuova categoria, la MotoE, notevolmente differente per risposta del propulsore (non lo chiamerei motore, quello) e per pesantezza della ciclistica e che, tuttavia, non potrete selezionarla in modalità Carriera.

Tornano infine le Sfide Storiche, suddivise tra “Eroi della 500cc”, “Alba della MotoGP”, “Grandi Rivalità” ed “Era Moderna”, una serie di oltre 50 sfide che ripercorrono i momenti storici della vecchia 500 e della più o meno recente MotoGP, permettendo ai giocatori di impersonare piloti storici e contemporanei come Stoner, Doohan, Rainey, Rossi, Hayden, Gibernau, Biaggi, Simoncelli e tanti altri. Ciascuna sfida è ben introdotta da un filmato che contestualizza l’episodio, un vero valore aggiunto per gli appassionati nostalgici.

Online aggiornato

Un’altra novità riguarda l’esperienza online, con l’impiego dei server Amazon AWS, i quali donano stabilità e prestazioni al top, introducendo la possibilità di creare stanze pubbliche e private (personalizzabili per lunghezza della gara e condizioni meteo), con anche la modalità Direttore di Gara, ove potrete dedicarvi alla regia della corsa ed eventualmente affibbiare le penalizzazioni di rito a coloro che si sono esibiti in scorrettezze.

Anche il sistema di guida è stato ulteriormente migliorato, partendo dall’ottimo livello esibito l’anno scorso, con piccoli affinamenti che lo rendono il perfetto equilibrio tra simulazione e arcade, con sempre la possibilità di propendere verso la prima piuttosto che la seconda a mezzo della personalizzazione  e della scalabilità degli aiuti alla guida.

Nuovo, per la serie, l’editor che vi consente di personalizzare (anche se in modo marginale) l’estetica del vostro pilota agendo sulla livrea del casco, della scritta sul fondoschiena e del numero di gara. Una versione in scala dell’immenso editor visto in Ride 3.

Anche il comparto grafico, infine, giova di perfezionamenti che riguardano soprattutto animazioni, sistema di illuminazione, gestione delle ombre, riflessi, effetti particellari e resa dell’asfalto, donando un feeling generale davvero splendido, anche se permangono alcuni difetti riguardanti la piattezza degli spalti, la rappresentazione dei danni alle moto e il frame-rate, che al contrario di quanto visto in Ride 3, non propone la possibilità di scegliere l’opzione a 60 fps imponendo una frequenza dimezzata.

Duclis in fundo

Ma la novità più appetibile l’abbiamo lasciata al fondo di questa recensione: si tratta di A.N.N.A., acronimo che significa Artificial Neutral Network Agent, e che altro non è che il frutto di un progetto biennale portato avanti insieme a un’azienda specializzata nelle soluzioni di intelligenza artificiale. Si tratta della prima volta che una intelligenza artificiale basata sulle reti neurali viene applicata a un videogioco racing, nel tentativo di risolvere quello che per la serie (e forse anche per i racing in generale) rappresenta uno dei talloni d’Achille. Gli algoritmi basati sulle reti neurali, infatti, non necessitano più di complessi script per prevedere ogni evenienza e per definire le reazioni dei personaggi governati dalla CPU, bensì si basano sulla loro esperienza cumulata attraverso migliaia di tornate, che ne rappresentano un vero e proprio addestramento, il quale viene giudicato a fronte di parametri come il tempo sul giro e il rispetto del regolamento. Ne consegue un modo apparentemente più snello per programmare l’intelligenza artificiale, che si basa sulla capacità del personaggio stesso di sfruttare la fisica ricreata nel gioco e sull’esperienza accumulata che gli permetterà di affiancare la situazione che sta vivendo a un’altra già vissuta in passato, così come avviene nella mente umana.

Ma in soldoni, qual è la percezione del giocatore? Il risultato è molto promettente: soprattutto se confrontato con la versione dell’anno scorso, si ha di fronte un prodotto molto diverso capace di cancellare i classici trenini, esibendosi in situazioni ogni volta nuove. Come detto siamo all’inizio del progetto e i risultati stanno arrivando timidamente, ma si tratta di un primo assaggio più che promettente, probabilmente in grado di segnare un sentiero che molti altri sviluppatori percorreranno in futuro.

In sintesi:

MotoGP 19 si rinnova con l’aggiornamento al roster della stagione in corso, ma soprattutto grazie a una serie di affinamenti e aggiunte capaci di rendere questo titolo davvero molto appetibile, come la modalità Sfide Storiche, l’inedita classe MotoE, un sisema multiplayer basato sull’infrastruttura dei server di Amazon, senza contare gli affinamenti al gameplay e al comparto grafico (incapace però di discostarsi dai canonici 30 fps).

Ma la vera rivoluzione risiede nell’AI, che finalmente fa quel passo avanti che per tanti anni non era mai stato fatto. Si tratta di un approccio innovativo che ci riempie di orgoglio nel constatare che sia stata proprio l’italianissima Milestone a rivoluzionare il genere.

Pregi:

  • Sistema di AI innovativo.
  • Contenuti notevoli.
  • Gameplay e comparto tecnico affinati…

Difetti:

  • …ma la grafica rimane ancorata sui 30 fps.
  • Alcuni difetti minori del comparto grafico.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8,5

La recensione di MotoGP 19 è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 19-06-2019

Commenti sulla recensione (0)

Ultimi commenti degli utenti

lascia un tuo commento


Scrivi un commento

Commenti
Messaggio non inserito o troppo corto.
 
 

×

MotoGP 19

  • Immagine della copertina del gioco MotoGP 19 per PlayStation 4

Per effettuare questa azione occorre essere registrati.

×

Valutazione del gioco 8

L'ultimo voto è stato 8 dato da G-PqV

Valutazione personale N/D

Dai la tua valutazione a MotoGP 19
 

Elenco degli utenti collegati in questo momento su gamestorm

×